Bolletta non pagata: come cambiare gestore

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Cosa succede se non pago una bolletta e cambio gestore?

Esistono circostanze in cui capita di chiedersi come due aspetti quali il non pagare la bolletta e cambiare gestore possano accordarsi. Ad esempio, se stai valutando di cambiare gestore luce e non pagare il vecchio, un motivo potrebbe essere la volontà di ottenere tariffe più favorevoli o un servizio migliore. Oppure, è possibile che nel momento in cui ti trasferisci in una nuova casa, il precedente inquilino non abbia saldato tutte le sue fatture e quindi tu voglia cambiare gestore gas senza pagare il vecchio.

Cambiare gestore luce e non pagare il vecchio: scopri se è possibile

Non pagare la bolletta e cambiare gestore: le due casistiche

Quando si tratta contemporaneamente di non pagare la bolletta e cambiare gestore, per esempio nella situazione di cambiare gestore luce e non pagare il vecchio, puoi trovarti in due principali casistiche:

Casistica 1: Il cambio fornitore quando sei in morosità.

Casistica 2: Il cambio di intestatario quando il precedente titolare del contratto non ha pagato.

Per entrambe le circostanze, noi di Energia-luce.it ti spiegheremo passo passo come agire.

Cambio fornitore in caso di morosità

Quando vuoi effettuare un cambio fornitore, ma sei in morosità, esiste un solo possibile scenario: non è possibile farlo: la legge vieta a un cliente che non ha saldato tutte le bollette di interrompere il rapporto contrattuale prima di aver pagato. Noi del team Energia-Luce ti suggeriamo di risolvere prima i debiti pendenti per evitare complicazioni.

Inoltre, anche l’eventuale nuovo gestore per tutelare sé stesso è libero di non attivare un’offerta a una persona inadempiente.

Cambio di intestatario con morosità

Quando traslochi in una nuova abitazione e devi eseguire il cambio di intestatario delle utenze, ma il precedente titolare non ha saldato tutte le bollette, le operazioni di subentro o voltura si complicano.

Questo perché, se il fornitore dovesse cambiare intestatario del contatore, non potrebbe più rifarsi su chi effettivamente è stato inadempiente. Quindi non potrà né sospendere la fornitura di energia elettrica e/o gas né richiedere la riscossione dei debiti.

Vediamo insieme cosa puoi fare, quando ti trovi in situazioni simili, per effettuare:

  1. il subentro
  2. la voltura

Subentro in caso di morosità

Il subentro è la soluzione più pratica in caso di morosità del precedente intestatario.

Infatti, attraverso questa procedura potrai:

  • Ottenere che il vecchio titolare receda dal contratto
  • Rendere chiaro al fornitore che da questo momento ha attivato un’altra utenza, del tutto indipendente dalla precedente
  • Richiedere una nuova attivazione con qualsiasi ente proponga l’offerta più adatta alle tue esigenze di consumo

Voltura in caso di morosità

In caso di voltura con morosità, l’operazione è più complicata. Infatti, questa procedura non interrompe la fornitura di luce e/o gas e sarà più difficile dimostrare che le due utenze sono separate.

Il consiglio dei nostri esperti è quello di farti rilasciare un documento di estraneità dal fornitore, in modo tale da certificare che non hai nulla a che fare con il precedente intestatario moroso. Tuttavia, devi tenere presente che l’ente non è obbligato ad eseguire la voltura se non ha ricevuto il saldo di tutte le fatture precedenti. In questo caso, l’unica cosa da fare è rivolgerti a un gestore diverso.

Quando non ti spetta saldare le fatture non pagate?

L’unico caso in cui il fornitore può obbligarti a saldare le fatture non pagate, è quando tu sei un familiare o l’erede del precedente titolare. In tutte le altre circostanze, non può esserti richiesto alcun tipo di pagamento non dovuto.

Cambiare gestore luce e non pagare il vecchio: Sistema Informativo Integrato SII

La legge 129 del 2010 ha introdotto il Sistema Informativo Integrato SII, un sistema centrale che raccoglie e registra la situazione di tutti i contatori attivi.

Questo sistema permette ai fornitori di accedere a:

  1. I dati di ogni contratto sottoscritto
  2. Dettagli tecnici sulle forniture in essere
  3. I dati anagrafici degli intestatari delle utenze

Grazie al SII, i fornitori possono verificare la condotta dei clienti e assicurarsi che non ci siano debiti pendenti prima di attivare una nuova offerta. Questo strumento serve anche a prevenire l’abuso delle pratiche di cambio fornitore per evitare il pagamento dei debiti. Se tenti di cambiare gestore luce e non pagare il vecchio, il SII gioca un ruolo cruciale nel bloccare queste azioni. Quanto affermato, ovviamente, non vale solo per la luce ma è analogo anche nel momento in cui tu intenda cambiare gestore gas e non pagare il vecchio fornitore.

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Info

Cosa succede se non pago una bolletta e cambio gestore? Il corrispettivo di morosità CMOR

Il corrispettivo di morosità (CMOR) è una procedura introdotta per tutelare i fornitori che si trovano in difficoltà nel recupero dei crediti.

Come funziona? Quando un utente cambia fornitore senza aver saldato le fatture precedenti, il vecchio fornitore può addebitare la morosità sulle nuove fatture emesse dal nuovo fornitore. Questo evita la perdita definitiva delle somme dovute. Il CMOR può essere inserito nella bolletta dal nuovo fornitore come un’indennità per coprire il debito preesistente.

Come si calcola il CMOR

Per calcolare il corrispettivo di morosità, ti basterà consultare la bolletta e cercare la voce specifica sotto “Altre voci non comprese nella bolletta elettrica”. Questa somma è una stima basata sul consumo medio degli ultimi tre mesi di rapporto. Puoi consultare guide sui prezzi del gas e sul costo kWh per ulteriori dettagli.

Quando puoi essere richiesto il CMOR

Il corrispettivo di morosità CMOR può essere richiesto solo in presenza di alcuni requisiti specifici:
Requisiti per richiedere corrispettivo di morosità

  • L’utente inadempiente deve ricevere una fornitura a bassa tensione
  • Deve essergli stata notificata la morosità e, nella comunicazione, deve essere indicato l’indennizzo
  • Il valore del corrispettivo di morosità deve essere di minimo €15 e massimo €150

Il CMOR in caso di voltura

Quando avviene una voltura, il corrispettivo di morosità può essere:

Caso 1: Determinato dal vecchio fornitore

Caso 2: Non applicabile se non viene inserito nella nuova fattura

Cambiare gestore luce e non pagare il vecchio: la richiesta del saldo per pagamenti in ritardo

Se hai dei pagamenti in ritardo, è importante agire prontamente per evitare ulteriori complicazioni. In aggiunta al recupero del debito tramite il CMOR, il fornitore ha il diritto di richiedere il saldo immediato delle bollette non pagate. Inoltre, possono essere applicati interessi di mora o penali per i ritardi.

Fai attenzione!

Viste le testimonianze ricevute dai nostri esperti circa utenti in queste situazioni, il mio consiglio è mantenere una comunicazione costante con il fornitore per evitare malintesi e per cercare di negoziare eventuali piani di pagamento. In caso tu abbia intrapreso l’azione di cambiare gestore luce e non pagare il vecchio o quella di cambiare gestore gas e non pagare il vecchio, il fornitore potrebbe avviare azioni legali. A quel punto, potresti incorrere in costi aggiuntivi e in un possibile danno alla tua reputazione creditizia. Valuta la possibilità di consultare un esperto legale per capire i tuoi diritti e le migliori strategie di pagamento.

Quando un cliente è in morosità, il fornitore deve inviare una comunicazione per richiedere il saldo dei pagamenti. L’avvertimento viene inoltrato a distanza di qualche giorno dalla scadenza della bolletta della luce o della bolletta del gas.

Tuttavia, qualora l’utente non provvedesse a sanare il suo debito anche dopo la lettera, l’ente dovrà inviare una nuova comunicazione con raccomandata con notifica di ricevimento. Questa deve riportare le seguenti informazioni:

  1. i recapiti da contattare nel momento in cui viene effettuato il pagamento:
    • Numero di telefono
    • Fax
    • Indirizzo e-mail
    • PEC aziendale
  2. La data di scadenza estrema, dopo la quale la fornitura verrà interrotta.
Data di scadenza: cosa dice la legge?

Per legge, il termine deve essere maggiore di 20 giorni rispetto alla data di emissione della comunicazione. Inoltre, deve scadere dopo oltre 15 giorni dalla data di invio.

 

Tuttavia, a sua discrezione il fornitore può anche prevedere una riduzione fino al 15% della potenza della fornitura. Anche in questo caso, se entro 15 giorni non vengono saldati i debiti, l’ente smetterà di fornire energia elettrica e/o gas.

Cosa fare se si ricevono bollette alte e come chiedere il rimborso

Se ricevi bollette particolarmente alte, è importante contestare l’importo se ritieni che ci siano stati errori di fatturazione. Puoi richiedere un rimborso se hai pagato in eccesso o se ci sono state anomalie. Noi del team di Energia-luce.it ti consigliamo di contattare il fornitore per richiedere una revisione della fattura e, se necessario, utilizzare le vie legali o le autorità competenti per ottenere il rimborso.

Assicurati di conservare tutte le comunicazioni e le prove di pagamento per supportare la tua richiesta. Se non paghi le bollette e cambi gestore, è possibile che il tuo vecchio fornitore cerchi di recuperare il debito attraverso il nuovo gestore.

Ultima modifica il 4 novembre 2024 alle ore 15:02

Federica Ricciardelli

Redattrice SEO nel settore energia

Laureata in Economia gestione aziendale (Marketing) presso l'Università Cattolica di Milano, sta conseguendo la laurea magistrale in Management per l'impresa (Marketing) presso la medesima università, dopo un semestre di exchange presso la ESSCA Business School di Parigi. Oltre che di marketing, si interessa di sostenibilità e innovazione ed è membro di un network globale di giovani imprenditori e imprese sostenibili. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e redige articoli per Prontobolletta, studiando il mercato energetico italiano.

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