Aumento del costo delle Bollette 2023 per Luce e Gas: come risparmiare

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Sommario: La stangata dell’aumento bollette non ha risparmiato nessuno, andando a colpire famiglie, privati, attività commerciali, aziende e realtà industriali. Così mentre qualcuno si interroga ancora sulle cause del rialzo dei costi energetici, altri si domandano quanto durerà questo fenomeno, auspicando di tornare presto ad una situazione “normale” ed economicamente più sostenibile per tutti.

Difatti, le ripercussioni dell’aumento bollette luce e gas 2022 hanno messo in gravissima difficoltà il budget familiare di tanti nuclei, così come il business delle numerose piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto economico e produttivo del nostro Paese. L’intervento del Governo e le misure regolatorie dell’ARERA hanno parzialmente mitigato gli effetti del caro energia.

Aumento Bollette Risparmiare

Ma qual è la tendenza per il 2023? Cosa dobbiamo aspettarci?  Ma soprattutto è possibile risparmiare? Per rispondere a questi e ad altri quesiti, in questo articolo approfondiremo i seguenti aspetti:

  • a cosa è dovuto l’aumento bollette luce gas
  • gli aumenti della spesa energetica nel 2023
  • il costo della bolletta nel mercato tutelato e libero
  • in che modo verificare che la fattura sia corretta

Come mai le bollette aumentano?

Per capire il fenomeno che stiamo vivendo non si può che partire dall’argomento “aumento bollette cause“. Utilizziamo il plurale proprio perché parliamo di una serie di motivi che insieme hanno concorso al rialzo dei prezzi all’ingrosso delle materie prime energetiche ed in particolare del gas.

Tra la clientela più penalizzata figura quella del mercato tutelato e tutti coloro che avevano sottoscritto offerte variabili allineate agli indici di borsa. Qui avviene la compravendita tra produttori, fornitori e operatori del settore, secondo il classico meccanismo dell’incontro tra domanda e offerta che delinea il prezzo della componente energetica. Ed è proprio la crescita della domanda nella fase di ripresa economica post pandemia che inizialmente fa salire la quotazione del gas.

Un’ulteriore spinta arriva con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e i precari equilibri geopolitici. I mercati in cui avvengono gli scambi di gas percepiscono la carenza, o il timore ad essa correlata, degli approvvigionamenti di cui l’Europa e soprattutto l’Italia è fortemente dipendente e i prezzi si impennano.

Tutto ciò è in stretta correlazione con l’aumento energia elettrica. Questo perché in Italia, circa il 50% della produzione di quest’ultima dipende dal gas. Di conseguenza, il prezzo del gas è connesso al Prezzo Unico Nazionale (PUN) ed incide anche sulla bolletta elettrica.

Per fronteggiare uno scenario così complesso e risolvere a monte la questione caro energia, ci si muove aumentando la quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico e fotovoltaico). Ciò consente di ridurre le importazioni dall’estero e l’impatto del prezzo del gas sul settore elettrico.

Ma i benefici di tale piano non sono solo di ordine economico. Difatti, puntare sull’elettrificazione dei consumi e sull’energia green significa:

  1. accelerare la transizione energetica, riducendo l’uso di combustibili fossili e le emissioni di CO2
  2. rispondere in maniera concreta agli effetti dei cambiamenti climatici
  3. promuovere un modello di sviluppo sostenibile
  4. fare un passo in avanti verso l’indipendenza energetica del nostro Paese.

I provider del mercato libero incentivano questo cambio di rotta, proponendo ai clienti finali non solo forniture di energia rinnovabile e certificata, ma anche impianti fotovoltaici e servizi di efficientamento energetico.

Gli aumenti delle bollette nel 2023

L’aumento bollette luce e gas si fa sentire anche nel 2023. Sebbene le quotazioni dei prodotti energetici all’ingrosso attualmente siano in calo, in termini assoluti i valori restano ancora elevati.

Nel dettaglio, l’aggiornamento ARERA del 2° trimestre per il mercato tutelato riporta una variazione al ribasso del 53% della spesa dell’energia elettrica rispetto al 1° trimestre dell’anno. Questo calcolo prende come riferimento una famiglia standard con un consumo annuo di 2.700 kWh e una potenza di 3kW. Invece, per ciò che concerne il gas naturale, la riduzione del prezzo nel Servizio di Maggior Tutela è meno significativa e a marzo 2023 registra un -13,4% sul mese precedente. Il dato è calcolato su una famiglia con un consumo medio di 1.400 metri cubi all’anno.

Questa tendenza si osserva anche dando uno sguardo ai principali indicatori di prezzo all’ingrosso delle materie energetiche, ovvero il PUN e il PSV:

  • il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica è passato da 0,543150 €/kWh di agosto 2022 a 0,161070 €/kWh di febbraio 2023
  • il Punto di Scambio Virtuale del gas, che ad agosto 2022 ha toccato quota 2,471465 €/Smc, a febbraio 2023 è sceso fino a 0,602630 €/Smc.

Dunque c’è un clima di cauto ottimismo dopo i picchi dell’aumento bollette 2022, che però deve fare i conti con la volatilità del mercato e le oscillazioni legate alla stagionalità della domanda di gas.

Oltre a ciò, c’è preoccupazione per il ritorno degli oneri di sistema nella bolletta luce, che invece resteranno azzerati per la bolletta del gas. Inoltre, il governo con l’ultimo Decreto contro il caro energia per il 2° trimestre dell’anno ha dato via libera al prolungamento dell’IVA al 5% e ai Bonus e agevolazioni previste per famiglie e imprese.

Se desideri approfondire il tema delle imposte sul gas e capire come queste incidono sulla fattura di fine mese, ti consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

Costo bolletta: differenza tra mercato tutelato e libero

L’aumento delle bollette ha interessato il mercato tutelato e quello libero. Tuttavia, tra i due esiste una differenza che riguarda proprio la determinazione del costo finale da pagare. Approfondiamola di seguito.

I clienti del mercato tutelato usufruiscono della fornitura delle materie energetiche secondo le condizioni contrattuali ed economiche stabilite dall’ARERA. In concreto con il termine “Tutela” si fa riferimento alla condizione che assicura, a tutti gli utenti che non hanno ancora aderito al mercato libero, contratti energetici in cui il prezzo dell’energia elettrica e del gas è definito periodicamente dall’Autorità sulla base delle oscillazioni del valore delle materie prime sul mercato.

Va detto che il Servizio di Maggior Tutela, dopo diverse proroghe, terminerà definitivamente il 10 gennaio 2024. Tuttavia, gli utenti domestici possono effettuare gratuitamente il passaggio al mercato libero in qualunque momento, senza dover attendere questa scadenza.

Per mercato libero si intende quel regime che ha preso forma con il lungo processo di liberalizzazione avviato dal Decreto Bersani negli anni ’90. Qui, le società di vendita di luce e gas, in concorrenza tra loro, definiscono in totale autonomia la spesa per la materia energia e il PCV (Prezzo di Commercializzazione e Vendita) delle soluzioni di fornitura offerte ai clienti finali.

Però, in termini di proposta commerciale, in questo caso l’offerta risulta estremamente ricca e variegata, proprio come accade ad esempio per il settore della telefonia o degli Internet Service Provider. Dunque è possibile scegliere tra formule a prezzo variabile oppure bloccato, di norma per 12 o 24 mesi, così come di rate fisse in abbonamento.

Per ciò che riguarda le altre voci di costo che concorrono a delineare l’importo complessivo della bolletta, queste non differiscono tra le due tipologie di mercato. Pertanto, restano identiche:

Come risparmiare in caso di aumento?

Per fronteggiare l‘aumento bollette occorre mettere in campo una strategia a 360° gradi. Difatti, se i prezzi salgono, scegliere tariffe convenienti tarate sulle tue abitudini di consumo, potrebbe non bastare.

Fortunatamente, oggigiorno i prodotti e i servizi sul mercato per risparmiare in bolletta non mancano. Dai pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo ai vari bonus fino all’efficienza energetica, le soluzioni da adottare sono molteplici e variegate. Va da sé che la scelta delle misure più idonee deve essere valutata in base alla propria situazione e disponibilità finanziaria.

Riduttori di flusso per rubinetti, ciabatte multipresa per tagliare il consumo in stand-by e valvole termostatiche sono alla portata di tutti. Al contrario, la sostituzione di vecchi apparecchi con modelli ad alta classe energetica, l’acquisto di nuovi infissi o l’isolamento termico, nonostante le agevolazioni fiscali, comportano una spesa iniziale onerosa.

Però, questo non significa rassegnarsi agli aumenti luce e gas, anzi. Semplici accortezze sul lungo periodo possono fare la differenza. Ad esempio:

  1. la regolare manutenzione e la pulizia degli impianti e degli elettrodomestici di casa, oltre a garantire sicurezza, permette di consumare meno e usufruire delle massime prestazioni
  2. l’abbassamento della temperatura degli ambienti di un solo grado, assicura un risparmio che va dal 5% al 10% sul consumo di combustibile
  3. la domiciliazione bancaria, talvolta associata alla bolletta digitale, dà spesso diritto ad uno sconto
  4. i contratti Dual Fuel del mercato libero, ossia la fornitura congiunta di energia elettrica e gas, di norma offrono l’opportunità di usufruire di condizioni economiche piuttosto vantaggiose
  5. la selezione di una tariffa a fasce orarie per l’utenza elettrica, in linea con il proprio stile di vita e le proprie abitudini di consumo, consente di risparmiare concentrando il maggior dispendio energetico nei giorni e orari economicamente più favorevoli.

Insomma, gli strumenti per cercare di contenere gli aumenti bollette ci sono e vanno sfruttati appieno, per quanto nella disponibilità di ciascuno. Senza dimenticare gli aiuti statali per famiglie e imprese aventi diritto.

Hai mai sentito parlare di bollettino freccia? Scopri di più leggendo il nostro articolo. Invece, se abiti in un complesso condominiale, potrebbe esserti di aiuto il nostro approfondimento sulla bolletta luce per le scale del condominio e le parti comuni.

Controllo errori in bolletta: come verificare che il costo sia giusto?

L’aumento bollette luce e gas potrebbe essere dovuto anche ad eventuali errori di fatturazione. Pertanto il controllo della fattura si rivela necessario per verificare che il costo sia giusto, soprattutto quando noti che l’importo finale si discosta in modo significativo da quello che normalmente paghi.

Le casistiche più comuni che possono portare ad addebiti non dovuti sono:

  • l’attribuzione di consumi superiori a quelli effettivi
  • un conguaglio errato
  • i servizi a pagamento non richiesti
  • la richiesta di saldo di una bolletta già pagata
  • la doppia fatturazione in concomitanza con il cambio fornitore
  • il canore Rai per la seconda casa.

Prima di procedere con la trasmissione di un reclamo ufficiale o una richiesta di rimborso, occorre capire se l’anomalia riscontrata è realmente riconducibile ad un errore in bolletta. L’operazione, a seconda dei casi, può risultare più o meno semplice.

Ad esempio, una verifica puntuale ad ogni ricezione del documento ti permette di richiedere immediate delucidazioni al Servizio Clienti del tuo provider ed eventualmente contestare subito l’addebito. Quindi attraverso le applicazioni e le Aree riservate messe a disposizione dai diversi operatori, come ad esempio Plenitude o Enel, controlli agevolmente consumi, stato e notifiche dei pagamenti e le letture dei contatori.

Invece, se ti trovi a dover ricostruire lo storico dei kWh o degli Smc in seguito ad una fattura di chiusura che non ritieni corretta, allora la questione diventa più complicata. In questo caso potresti avvalerti di un aiuto, ad esempio rivolgendoti ad un’associazione dei consumatori.

Una volta appurata la causa dell’importo anomalo, potrai muoverti di conseguenza e far valere le tue ragioni. Ad esempio  presentando una domanda di rettifica o rimborso per recuperare la somma non dovuta. Per farlo, dovrai produrre la documentazione a supporto della tua segnalazione (come attestazione di versamenti, autoletture effettuate e comunicate ecc.) ed utilizzare le procedure e i canali predisposti dal tuo fornitore. Il tutto in forma scritta, così da tutelarti laddove il riscontro dell’operatore non fosse positivo o arrivasse in ritardo rispetto ai termini di legge.

Per approfondire ulteriormente l’argomento, ti invitiamo a visitare il sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) a questa pagina.

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Ultima modifica il 9 luglio 2024 alle ore 08:20

Marianna Giampani

Laureata in Msc Marketing al King's College London, con triennale in Economics & Management presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Attualmente lavora nel team SEO di Papernest, dedicandosi anche alla redazione di articoli per Prontobolletta.

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