Energia Nucleare: tutte le info utili sull'argomento, come cos'è, come funziona, i benefici e la situazione in Italia e in Europa.

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Sommario: Oggi l’energia nucleare è al centro del dibattito di molti Paesi e operatori del settore energetico. Infatti gli obiettivi europei e internazionali puntano a investimenti in fonti energetiche rinnovabili e green, in grado di partecipare concretamente al processo di transizione energetica. Riducendo così i combustibili fossili e l’impatto sul pianeta.

Energia Nucleare Curiosità e Vantaggi

L’emergenza climatica ha portato molti Paesi a investire ad esempio in fonti rinnovabili come il fotovoltaico o l’eolico, comparandoli soprattutto con l’energia nucleare, ritenuta da alcuni un’opzione meno sostenibile.

Per poter confrontare con più attenzione e nel dettaglio queste fonti energetiche è fondamentale conoscerne tutte le caratteristiche. Ad esempio cos’è l’energia nucleare, come funziona, quali sono i benefici e le criticità di queste tecnologia sono solo alcune delle info utili. Ecco perciò tutte le informazioni sull’argomento, ad esempio qual è la situazione in Italia e in Europa.

Il funzionamento del Nucleare

Innanzitutto l’energia nucleare è un tipo di energia, liberata dalle reazioni di fissione e fusione nucleare, da cui appunto prende il nome. Ad esempio al momento nelle centrali nucleari operative nel mondo, si sfrutta la fissione nucleare controllata di atomi pesanti come l’uranio-235.

Capirne il meccanismo è fondamentale per confrontare questo tipo energia con altre, come l’

idroelettrico

. In generale, la fissione nucleare di un atomo di uranio-235 libera una grande quantità di energia sotto forma di calore, oltre a neutroni e nucleoni più leggeri.

I neutroni vengono poi impiegati per sostenere una reazione a catena controllata, in grado di rilasciare l’energia in maniera continua. Il calore prodotto viene utilizzato per surriscaldare l’acqua presente nel reattore in vapore, che poi aziona turbine a vapore e generatori elettrici.

Per controllare la reazione, si utilizzano barre di controllo presenti nel reattore. Ad esempio tirando le barre fuori si rallenta la reazione, invece inserendole si accelera. In questo modo è possibile regolare la potenza in base alle esigenze di energia. I reattori nucleari possono generare grandi quantità di energia elettrica giorno e notte, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e questo è uno dei principali vantaggi. Infatti la quantità di energia garantita è notevolmente superiore rispetto all’impiego di altre fonti energetiche.

Energia nucleare: Ne vale la pena?

La fissione nucleare presenta sicuramente dei vantaggi. Tuttavia sono più conosciuti gli svantaggi di questa tecnologia. Mentre i benefici sono riassumibili nella densità energetica elevata e nel basso impatto inquinante (non sempre riconosciuto, dal momento che non emette gas serra o altri contaminanti atmosferici) i contro riguardano i rischi connessi alla radioattività. Cioè alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi, ai possibili utilizzi a scopi militari e al rischio di gravi incidenti (l’esempio più esemplificativo è quello di Chernobyl).

In generale, l’energia nucleare ha contribuito in modo importante alla produzione mondiale di elettricità negli ultimi decenni, ma il suo uso è oggi in calo soprattutto a causa dei rischi e costi ad esso connessi. In aggiunta a questo l’avvento delle rinnovabili, come l’

eolico

, ha rappresentato l’alternativa più green del settore. Tuttavia continua a rivestire un ruolo importante nella generazione di energia pulita su vasta scala.

Energia Nucleare: cosa significa?

Come anticipato, l’energia nucleare si basa sulla liberazione dell’energia immagazzinata negli atomi attraverso le reazioni nucleari controllate. Le tecnologie nucleari più utilizzate sono la fissione e la fusione nucleare.

  • La fissione nucleare sfrutta l’energia rilasciata dalla scissione degli atomi di uranio o plutonio. Inoltre i reattori a fissione producono calore che viene utilizzato per produrre vapore e generare elettricità (la cui unità di misura in bolletta è il

    kWh o kW

    ). Sicuramente l’uranio-235 è il combustibile più utilizzato, anche se è vicino all’esaurimento. I reattori a fissione sono utilizzati nelle centrali nucleari commerciali.
  • In più la fusione nucleare unisce gli atomi di combustibili leggeri come deuterio e trizio, liberando enormi quantità di energia per l’

    impianto elettrico

    . I reattori a fusione emettono solo neutroni e non radioattività. Tuttavia, la fusione è ancora in fase di sviluppo tecnologico e non è utilizzata commercialmente.
  • Una centrale nucleare contiene uno o più reattori nucleari che producono il vapore acqueo ad alta pressione, il quale aziona turbine e generatori elettrici per produrre elettricità. Le scorie radioattive sono stoccate in appositi depositi.
  • I reattori nucleari di nuova generazione (Generazione IV) utilizzano nuovi moderatori, raffreddanti e combustibili più sicuri, che possono ridurre drasticamente gli scarti radioattivi e migliorare la sicurezza. Grazie a questa nuova tecnologia è possibile rendere l’energia nucleare più accettabile e meno inquinante.
  • L’energia nucleare ha alcuni vantaggi come la densità energetica elevata, il basso impatto ambientale e la sicurezza di approvvigionamento, in quanto a differenza di eolico o solare non dipende da fattori imprevedibili come il meteo. Certamente però presenta anche dei rischi, così come costi e problemi legati alle scorie radioattive.
  • L’utilizzo dell’energia nucleare è limitato a pochi Paesi nonostante il suo potenziale per la sostenibilità energetica. La gestione dei rifiuti radioattivi, gli incidenti e le percezioni negative del pubblico hanno rallentato la sua diffusione.

In conclusione, l’energia nucleare rappresenta una forma di generazione di energia sostenibile per alcuni aspetti, ma ancora molto controversa. Le motivazioni sono diverse e tra le principali ci sono le problematiche legate alla sicurezza, così come alla gestione dei rifiuti radioattivi e alla proliferazione nucleare.

Certamente le nuove tecnologie potrebbero mitigare alcuni rischi, ma è importante anche che il pubblico modifichi la propria percezione del nucleare, al fine consentirne una maggiore diffusione. Difatti oggi l’opinione pubblica è piuttosto divisa, ma molte persone si dichiarano contrarie visti i numerosi rischi.

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Info

Benefici e Svantaggi del Nucleare

Come anticipato, l’energia nucleare come tutte le fonti di energia presenta vantaggi e svantaggi. Soprattutto nel confronto con altri fonti energetiche, come il fotovoltaico o l’eolico, evidenziare questi aspetti consente di avere più chiari i punti di forza di ogni tipologia. Anche nel comparare i fornitori come

Engie

,

Plenitude

o

Eni

è fondamentale considerare più aspetti (ad esempio i canali dell’

autolettura del contatore

).

Senza dubbio i benefici dell’energia nucleare sono diversi, per questo motivo molti Paesi utilizzano ancora questo tipo di fonte energetica. Tra i principali vantaggi ci sono:

  • Elettricità a basso costo e continua. Le centrali nucleari producono elettricità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, rendendo anche il

    costo kWh

    più stabile perché non ci sono problematiche di approvvigionamento.
  • Vanta un impatto ambientale ridotto. Non produce gas serra o altre emissioni inquinanti.
  • Il combustibile nucleare è molto denso in termini di energia, ne basta poco per produrre molta elettricità.
  • Non brucia né carbone, né petrolio o gas naturale.
  • Anche se le riserve di uranio fossile sono limitate, nel complesso è però molto abbondante in natura.
  • Le moderne centrali nucleari sono dotate di sistemi di sicurezza molto sofisticati.
  • L’industria nucleare ha spinto a compiere progressi importanti nel campo della fisica e dell’ingegneria.

Tuttavia l’energia nucleare presenta anche molti svantaggi. Per questa ragione è spesso al centro del dibattito tra governi e principali operatori del settore energetico. Tra le criticità di questa fonte energetica ci sono:

  • Difficoltà della gestione dei rifiuti radioattivi. Cioè gli scarti restano radioattivi e tossici per migliaia di anni.
  • Rischi di incidenti, seppure rari.
  • Proliferazione di materiali nucleari. C’è il rischio che materiale nucleare possa essere utilizzato per costruire armi.
  • Costi iniziali molto alti. La costruzione di centrali nucleari richiede investimenti ingenti e tempi lunghi.
  • Le riserve di uranio fissile si stanno esaurendo.
  • C’è spesso opposizione da parte del pubblico all’installazione di centrali nucleari, per via dei rischi percepiti.
  • La tecnologia nucleare può essere utilizzata per costruire armi di distruzione di massa.

Il risparmio che si può avere con il Nucleare

Il principale vantaggio dell’energia nucleare è senza dubbio il risparmio economico che consente. La produzione di elettricità ad

alta tensione

da fusione è economicamente competitiva se confrontata con altre forme di generazione energetica. Alcuni dei motivi sono:

  • L’energia solare, eolica e geotermica, benché rinnovabili, hanno costi di generazione molto più alti dell’energia nucleare. La costruzione dei grandi impianti eolici e solari richiede investimenti ingenti, mentre una centrale nucleare, sebbene le spese iniziali siano anch’esse molto elevate, ha costi di esercizio molto bassi.
  • Poiché ottenere l’energia dai combustibili fossili è molto dispendioso, i prezzi dell’elettricità da carbone, gas naturale o petrolio risultano di gran lunga superiori a quelli dell’energia nucleare. Il costo del combustibile nucleare, inoltre, è irrisorio rispetto a quello dei combustibili fossili (che può influire sul costo del

    consumo medio di gas

    ).
  • L’estrazione e il trasporto dei combustibili fossili, così come la cattura e lo stoccaggio della CO2, richiedono un consumo energetico e risorse più alti rispetto al settore nucleare. L’uranio, sebbene non rinnovabile, può essere estratto ed arricchito con un impatto ambientale contenuto.
  • La maggiore densità energetica dell’uranio consente di trasportare una maggiore quantità di energia con un minore volume di materiale. Ciò semplifica notevolmente il trasporto, lo stoccaggio e la gestione dei rifornimenti.

Tutti questi fattori rendono l’energia nucleare una fonte molto economica sia in termini di costi di generazione sia dal punto di vista dei prezzi al pubblico (quindi previene un

aumento in bolletta

). Sebbene ci siano costi elevati connessi allo smantellamento delle centrali e alla gestione dei rifiuti, l’elettricità nucleare risulta ancora competitiva, rappresentando una delle forme di produzione energetica più economiche in assoluto.

Situazione italiana ed europea sul Nucleare

Attualmente, l’energia nucleare non ha un peso notevole nella produzione elettrica italiana ed europea. Infatti in Italia non ci sono centrali nucleari in esercizio, mentre in Europa solo 14 Paesi su 28 dispongono di impianti nucleari.

La situazione più comune è quella di Francia, Regno Unito, Belgio, Svizzera, Spagna e Slovacchia, che generano una parte importante dell’elettricità da nucleare. Ad esempio in Francia è il 70%, cioè è il secondo Paese al mondo per numero di centrali. In totale, in Europa ci sono 145 reattori nucleari operativi in 12 paesi, con una potenza netta di 129 gigawatt.

All’opposto, una parte considerevole del continente, tra cui tutti i paesi dell’Europa centro-orientale e meridionale, ha deciso di non utilizzare l’energia nucleare. Ad esempio la Germania, dopo l’incidente di Fukushima, ha deciso di abbandonare progressivamente il nucleare, chiudendo tutti gli 8 reattori entro il 2022.

Anche in Italia c’è sempre stata un’opposizione forte contro il nucleare dopo il referendum del 1987. Successivamente, la proposta di realizzare impianti nucleari per produrre energia ha incontrato resistenze e la linea governativa ha progressivamente abbandonato l’ipotesi dell’energia nucleare.

Nonostante il suo potenziale in termini di sostenibilità energetica, l’energia nucleare desta molte preoccupazioni per la sicurezza, le scorie radioattive, i rischi di incidenti e proliferazione. I costi di smantellamento e di messa in sicurezza degli impianti sono poi spesso sottovalutati. L’avvento delle fonti rinnovabili e le tecnologie di storage offrono ora solide alternative al nucleare.

In conclusione, l’energia nucleare ha un peso limitato in Europa e un futuro sempre più incerto, complice la progressiva chiusura degli impianti esistenti, parallelamente alla crescita delle rinnovabili. L’Italia e gran parte dell’Europa sembrano orientate verso un modello energetico “”post-nucleare“”.

Per maggiori informazioni e approfondimenti sul settore luce e gas può essere una buona idea consultare il sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, disponibile

a questo link

.

Ultima modifica il 4 novembre 2024 alle ore 15:45

Daniele Tarantino

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