Furto energia elettrica: conseguenze, come denunciare e come difendersi
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Sommario: Scopri nel nostro articolo cos’è la lista nera dei fornitori energia elettrica e gas. Con il ddl Concorrenza infatti è sorta l’idea di creare la Lista Nera anche nel mercato dell’energia come era già stato fatto nel mercato bancario e della telefonia.
Il furto di energia elettrica è uno dei reati più comuni nel nostro Paese. In particolare, la sua frequenza è di gran lunga maggiore nelle zone della penisola economicamente più svantaggiate.
Secondo la dottrina giuridica, l’energia elettrica viene considerata un bene mobile a tutti gli effetti. Tuttavia, il furto di energia elettrica nel Codice Penale non esiste, in quanto non è un reato specifico. Dunque, non c’è un articolo dedicato a questa circostanza poiché il furto di corrente elettrica viene assimilato a:
- furto comune
- furto aggravato
Ciò significa che non è necessario che intervenga la persona fisica o giuridica offesa. In altre parole, il furto di corrente elettrica è tale ogniqualvolta si verifichi una sottrazione del bene materiale, mobile e con valore economico, dal legittimo proprietario.
In questa pagina troverai una guida sul furto energia elettrica, nello specifico ti illustreremo:
- come accorgersi di una sottrazione di energia elettrica
- i modi in cui può avvenire il furto e cosa fare
- quali possono essere le conseguenze e le pene per chi mette in atto la truffa
- come difendersi e come denunciare l’accaduto
Come accorgersi di una sottrazione di energia elettrica?
La sottrazione dell’energia elettrica rappresenta un tema molto delicato e purtroppo, si verifica frequentemente. Tuttavia, esistono alcuni metodi per accorgersi di essere vittime di una truffa di corrente. Nello specifico, per capire se stai subendo un furto, ti consigliamo di:
- verificare la tua bolletta e l’andamento dei tuoi consumi nel tempo
- fare attenzione agli aumenti consistenti e ingiustificati dei consumi
- controllare il costo della bolletta e verificare che rientri nella media mensile
- porre attenzione alla potenza dell’energia elettrica. In particolare, le utenze domestiche hanno un massimo di potenza elettrica erogata che è pari a 3kW. Non a caso talvolta potresti udire il tuo contatore “scattare”, ciò significa c’è stato un overload di energia. Di solito questo accade quando si azionano contemporaneamente più elettrodomestici che hanno un consumo consistente. In questo caso specifico non c’è motivo di preoccuparsi. Se dovesse però accadere la stessa cosa più volte e senza un apparente motivo, è bene chiedere una verifica all’ente erogatore della corrente elettrica.
Scopri qui sotto le nostre guide che potrebbero tornarti utili:
- attivare la luce
- riattivazione del contatore dopo distacco
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Info
Quali sono i modi in cui può avvenire un furto di energia elettrica?
Esistono vari modi attraverso cui è possibile mettere in atto una truffa di energia elettrica. È molto importante essere a conoscenza di essi al fine di prevenirli o per prendere provvedimenti così da evitare di pagare la corrente elettrica usata abusivamente. Ecco tutte le modalità di furto:
- allacciamento abusivo direttamente ai cavi della rete
- allacciamento abusivo di utenza distaccata
- collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente
- rottura del sigillo del distributore
- manomissione del contatore tramite un magnete: quest’ultimo viene applicato vicino al contatore e va a rallentare il conteggio dei consumi interferendo sul trasformatore
- manomissione del contatore tramite software per fare in modo che questo misuri una quantità di energia utilizzata minore di quella realmente erogata
Il furto può avvenire a danno di:
- un privato, se è realizzato alla rete elettrica privata
- un distributore, nel caso in cui l’allacciamento sia alla rete nazionale
Tra le tecniche appena elencate la manomissione del contatore tramite una calamita è quella messa in atto più di frequente. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Manomissione del contatore tramite una calamita: furto energia elettrica
La tecnica di manomissione del contatore tramite una calamita o un magnete è una tecnica di furto energia elettrica molto diffusa.
In questo caso, il truffatore “frena” il contatore e rallenta quindi i consumi. Per fare ciò, è necessario utilizzare un magnete molto potente e di forma opportuna che porti alla saturazione del nucleo del trasformatore. La calamita viene posizionata sopra al contatore dell’energia elettrica, in questo modo i consumi registrati sono inferiori a quelli realmente effettuati e la bolletta mensile risulta più “leggera”.
Per fortuna i contatori elettronici di ultima generazione sono in grado di segnalare automaticamente al gestore se è in atto una manomissione e se il contatore viene aperto. Tuttavia, purtroppo i trasgressori si impegnano a trovare nuovi modi per manomettere il contatore.
Pene e conseguenze per furto di energia elettrica
La truffa di energia elettrica è di frequente considerata come un furto aggravato e dunque punibile con reclusione da due a sei anni e con una multa che va da 927 euro a 1500 euro.
Il Codice Penale definisce il furto aggravato nel momento in cui il reato è commesso:
- con violenza sulle cose
- con mezzi fraudolenti
- da un gruppo di persone
- su beni necessariamente esposti alla pubblica fede
Il furto aggravato è procedibile d’ufficio e non a querela di parte. In generale, si va sempre incontro a:
- procedimenti penali
- problemi giudiziari
- risarcimenti salati
Vediamo nello specifico quando sono configurabili le aggravanti e quali sono le sanzioni e le conseguenze attuate in base alle differenti metodologie di truffa messe in atto dai trasgressori.
Allacciamento abusivo con collegamento diretto al contatore per furto di energia elettrica
Quali sono le conseguenze di una realizzazione di un allaccio abusivo mediante un collegamento diretto alla rete elettrica, da cui consegua la sottrazione di energia all’ente fornitore? Questa tecnica specifica comporta un necessario uso della violenza sulle cose, funzionalmente alla manomissione dell’impianto.
Il reato di furto di energia elettrica messo in atto mediante un allaccio diretto al contatore ricade nell’alveo normativo di un delitto con pena massima edittale di tre anni e il termine di prescrizione matura in sette anni e mezzo.
Allaccio abusivo a una fonte di energia elettrica pubblica o privata attraverso un cavo
C’è la possibilità che la truffa di energia elettrica sia messa in atto tramite un allaccio abusivo a una fonte di energia elettrica attraverso un cavo. Questo tipo di condotta costituisce un reato di furto ed è procedibile d’ufficio, dunque si può essere denunciati senza che la società se ne sia accorta.
Manomissione del contatore tramite magnete o software
La manomissione del contatore tramite magnete o software rientra nel codice penale, nella fattispecie del furto benché si tratti di un bene immateriale come l’energia. Non solo, siamo in presenza di un furto aggravato da mezzi fraudolenti.
La circostanza aggravante del mezzo fraudolento nel reato di truffa della corrente elettrica è configurabile anche nel caso in cui esso sia visibile. Questo avviene poiché si tratta sempre di un artificio idoneo a trarre in inganno l’ente erogatore.
Come accennato in precedenza, la pena per il furto aggravato prevede da due a sei anni di reclusione e una multa che va da 927 euro a 1500 euro. Non solo, il soggetto che compie l’illecito può subire:
- una denuncia penale di furto aggravato dall’uso del mezzo fraudolento
- una denuncia civile da parte del fornitore erogatore del servizio
Inoltre, la società elettrica può richiedere il pagamento per i consumi non registrati calcolabili nell’arco di un periodo di due anni e non più di cinque.
Consulta il nostro articolo sulla lista nera dei fornitori di energia elettrica.
Come denunciare un furto di energia elettrica e difendersi
Se stai subendo un furto di energia elettrica, non ti preoccupare: ti spieghiamo come denunciare la truffa e come difendersi da un eventuale furto.
Ecco che cosa dovresti fare una volta che ti sei reso conto di aver subito una truffa di energia per difenderti:
- verificare che il furto sia reale, staccando tutti gli interruttori del tuo quadro elettrico e andando quindi a controllare il contatore. Il display dell’apparecchio consente la visualizzazione della potenza istantanea, dato che indica se in quel momento si sta assorbendo potenza, quindi corrente elettrica. A questo punto controlla che la potenza assorbita sia nulla. Se così non fosse, significa che qualcuno si è collegato ai tuoi fili
- comunicare l’accaduto all’ente che eroga la corrente elettrica, il quale potrà effettuare una verifica del contatore
- far intervenire un elettricista di fiducia che possa verificare la modalità in cui è stato messo in atto il furto di energia.
Una volta fatti opportuni controlli e verifiche, è possibile denunciare il furto alle Autorità competenti. Questi si occuperanno di prendere i giusti provvedimenti nel rispetto alla normativa italiana
Per sapere come orientarti, consulta la nostra guida alle pratiche di energia.
Se volessi reperire maggiori informazioni, puoi visitare il sito ufficiale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che trovi a questa pagina.
Trovi maggiori informazioni sul monde dell’energia, nelle guide di seguito elencate: