Consumi Regioni Italiane: Quali sono le Regioni che consumano di più?
Per mitigare la crisi climatica in corso – che in Italia ha portato il 2022 ad essere l’anno più caldo mai registrato dal 1800 – diventa indispensabile effettuare la transizione a fonti rinnovabili ed investire in efficienza energetica, visto che l’unica energia realmente ad “impatto zero” è quella che non viene consumata.
In quest’ottica, il Ranking delle Regioni realizzato da Italy for Climate ci fornisce uno spaccato di consumi di energia pro capite, emissioni e utilizzo di fonti rinnovabili in ogni regione italiana. Campania, Calabria e Lazio sono le regioni che presentano i migliori valori sia per emissioni che per consumi di energia. Mentre, Umbria, Toscana e Molise seguono andamenti negativi per tutti gli indicatori analizzati.
Nonostante i cali dei consumi e delle emissioni registrati nel 2020 causa Covid, nessuna regione è in linea con gli obiettivi europei 2030 e la roadmap per raggiungere la neutralità climatica. Infatti, tutte le regioni sono chiamate a fare di più: senza un loro maggiore coinvolgimento l’Italia non riuscirà a rispettare l’impegno sottoscritto a Parigi nel 2015.
Quali regioni consumano più energia?
- Le peggiori: al centro-nord (ad eccezione della Liguria) si trovano tutte le regioni che registrano una performance peggiore della media nazionale.
- Le migliori: invece, le regioni del centro-sud e delle isole presentano una performance migliore della media.
In seguito il ranking dei consumi finali lordi di energia pro capite espressi in tonnellate equivalenti di petrolio per abitante residente (tep/ab) nel 2020.
RANKING CONSUMI REGIONI ITALIANE | |
---|---|
Campania | 1,0 tep/ab |
Sicilia | 1,1 tep/ab |
Calabria | 1,2 tep/ab |
Lazio | 1,4 tep/ab |
Sardegna | 1,5 tep/ab |
Marche | 1,5 tep/ab |
Liguria | 1,6 tep/ab |
Puglia | 1,7 tep/ab |
Basilicata | 1,7 tep/ab |
Molise | 1,7 tep/ab |
Abruzzo | 1,8 tep/ab |
MEDIA ITALIANA | 1,82 tep/ab |
Toscana | 1,9 tep/ab |
Lombardia | 2,2 tep/ab |
Piemonte | 2,2 tep/ab |
Veneto | 2,3 tep/ab |
Umbria | 2,3 tep/ab |
Trentino-Alto Adige | 2,4 tep/ab |
Friuli Venezia Giulia | 2,6 tep/ab |
Valle D’Aosta | 2,6 tep/ab |
Emilia Romagna | 2,7 tep/ab |
Da cosa è data questo divario nei consumi energetici?
Molti sono i fattori ma ad influenzare questa distribuzione sono soprattutto questioni strutturali e morfologiche:
- un maggiore fabbisogno termico per gli edifici (più alto al nord per via delle temperature più rigide),
- una maggiore dipendenza dai trasporti su strada e,
- ad una maggiore diffusione di processi produttivi più intensivi dal punto di vista dell’energia.
Nonostante ciò, questi fattori strutturali e territoriali non possono in alcun modo giustificare lo spreco energetico, anche perché le regioni più energivore sono anche le più ricche del Paese. Pertanto, sono proprio queste regioni in primis che hanno l’obbligo di guidare l’Italia verso un’economia a zero emissioni e più efficiente.
Invece, i consumi energetici pro capite nel periodo 2018-2020 seguono un trend negativo del -5% come media nazionale. Solo cinque Regioni hanno consumato meno della media: Lazio, Valle d’Aosta, Campania, Lombardia, Piemonte. Invece, Molise e Basilicata, sono le uniche due Regioni che non sono riuscite a ridurre i propri consumi nonostante gli effetti della pandemia. La vera sfida sarà riuscire a raggiungere risultati altrettanto significativi dal punto di vista del risparmio energetico, ma con un’economia prospera.
Consumi Italiani: Curiosità
- In Italia ci sono 5 Regioni – Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Basilicata, Calabria, Molise – con almeno il 40% di consumi coperti da rinnovabili.
- 7 Regioni – Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Molise, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta – hanno azzerato i loro consumi di carbone.
- 3 Regioni da sole – Puglia, Sardegna e Lazio – fanno quasi l’80% del consumo nazionale di carbone.
- Tutte le Regioni con meno di 1,5 milioni di abitanti – Basilicata, Molise, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta – presentano emissioni pro capite di CO2 sopra la media.
- l’Italia si conferma uno dei Paesi europei con la più alta concentrazione di automobili, la media nazionale è di 666 autovetture ogni mille abitanti. Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta hanno ben oltre un’auto per persona.