Matricola Contatore Gas: dove si trova e come leggerla
Trova la matricola del contatore gas! Chiama i nostri esperti e scopri le offerte del mese!
Servizio Gratuito: dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 20:00 ed il Sabato dalle 9:00 alle 17:00
Annuncio: Servizio Gratuito. 4,8/5 su Trustpilot ⭐⭐⭐⭐⭐
Annuncio: Servizio Gratuito. 4,8/5 su Trustpilot ⭐⭐⭐⭐⭐
Sommario: Vuoi sapere cos’è e dove trovare la matricola del tuo contatore gas? In questo articolo ti spiegheremo tutto sulla matricola del contatore gas, un codice che serve a identificare il tuo contatore e che può essere utile in diverse situazioni.
Il contatore del gas è un apparecchio che è presente in ogni abitazione e serve per farci arrivare in casa la fornitura di gas metano, grazie al quale possiamo accendere i riscaldamenti d’inverno. È quindi anche su questo che verranno effettuati gli interventi degli operatori o dei fornitori in caso di necessarie modifiche alla fornitura.
Andiamo ad analizzare insieme la sua funzionalità ma, soprattutto, vediamo come leggere i numerosi codici che vengono spesso richiesti prima degli interventi. Ad esempio, il “numero matricola contatore gas” che ci viene richiesto dall’operatore per intervenire sull’apparecchio.
Cos’è la matricola del contatore gas?
Il numero di matricola è un codice univoco che serve ad identificare il contatore gas, permettendo così la registrazione dell’apparecchio all’interno dei database degli operatori. Solo in questo modo, i fornitori e i distributori possono identificarli ed intervenire.
Il numero è solitamente composto da 8 cifre ed è generato direttamente dalla fabbrica produttrice. Vediamo adesso dove trovarlo nel caso ti venisse richiesto dall’operatore.
Dove si trova la matricola del contatore del gas?
Il numero di matricola si può trovare direttamente sull’apparecchio. Alcune volte, le 8 cifre numeriche possono essere precedute da una lettera maiuscola nei contatori elettronici. Tuttavia, non essendo l’unico numero identificativo è importante non confonderlo con gli altri presenti. Vediamoli insieme:
Codice Principale – È quello che presenta i numeri finali in rosso. Servirà per comunicare l’autolettura del gas poiché indica il consumo di gas che hai effettuato in un determinato periodo di tempo.
Codice PDR (o Punto Di Riconsegna) – Questo si riconosce perché è composto da 14 cifre, quindi più lungo della matricola, ed è una stringa numerica che serve ad identificare l’utenza stessa e non il contatore fisico.
Riconosciute tutte queste indicazioni, il codice matricola del contatore sarà ormai facile da individuare: si trova molto spesso sopra all’ indicatore del consumo ed è preceduto dalla dicitura “numero”, abbreviata in N, oppure No, a volte Nr a cui seguono gli 8 numeri identificativi.
Ma questo non è l’unico modo per ritrovare il numero di matrice di tale apparecchio.
Dove si trova il numero contatore sulla bolletta?
Il numero matricola del contatore del gas si può anche controllare in bolletta, in maniera molto più comoda. Aprendo la fattura, sia quella cartacea sia quella digitale, oltre ai costi derivanti dal consumo e i nostri dati domiciliari, troveremo anche altre voci seguite da codici.
Cercare la matricola dell’apparecchio relativo alla nostra abitazione in bolletta è quindi ormai veramente facile. Inoltre, con la bolletta elettronica c’è la possibilità di farlo in ogni istante. Infatti, quando capita di avere urgenza di comunicare il nostro numero identificativo all’operatore ma non si ha la possibilità di andare a controllarlo fisicamente, ci basterà andare sulle mail o sull’applicazione e recuperare una bolletta che ci sono state mandate.
Anche in questo caso, il codice matricola si presenta preceduto dall’abbreviazione di “numero”, N., Nr., oppure No. Esistono però delle eccezioni, come nella bolletta Enel: qui è presente proprio la voce “numero contatore”.
Uno dei nostri esperti ti aiuterà a risparmiare sulle utenze luce e gas! Che aspetti?
Info
Dove si trova la matricola del contatore elettrico?
Anche il contatore della fornitura luce ha un suo codice matricola che funziona esattamente come per quello del gas. Si tratta infatti di una successione di numeri che identificano uno specifico apparecchio, ed è necessario per ogni tipo di operazione e richiesta. Anche per la luce vale ciò che abbiamo spiegato per il dispositivo gas: il codice principale e più visibile è quello che detta i consumi della fornitura.
Inoltre, nel contatore è presente il codice POD (Point Of Delivery o, in italiano, Punto di Prelievo) con cui si può identificare l’utenza luce. Il numero matricola dell’apparecchio elettrico può essere in questo caso preceduto da una lettera in stampatello, ma il più delle volte è una stringa numerica di 8 cifre che si trova sotto la sequenza di numeri principale che segnala il consumo.
Tuttavia, per tutti quelli che preferiscono cercarlo in bolletta l’operazione è ancora più facile. Infatti, la maggior parte delle volte si trova infatti in prima pagina, insieme ai dati della fornitura. Non solo: è possibile trovarlo anche comodamente nella bolletta virtuale, così da poterlo comunicare in ogni momento anche quando si è lontani da casa.
Come si fa a leggere il contatore del gas?
Saper leggere i codici del contatore è fondamentale per comunicare quello giusto quando il fornitore o l’operatore ce lo richiede. I codici più importanti e richiesti sono quello di matricola e il Punto di Riconsegna, mentre per l’autolettura serve quello relativo ai consumi. Andiamo a vedere come trovarli nei dispositivi.
Come prima cosa, bisogna fare una distinzione tra i diversi tipi di contatore. Per comodità, li possiamo raggruppare due categorie:
⚡ Contatori Classici – I vecchi apparecchi con un display non elettronico
⚡ Contatori Elettronici – I nuovi dispositivi con display digitale. Questi stanno sostituendo sin dal 2013 i modelli vecchi e obsoleti.
Per quanto riguarda i vari tipi di apparecchi classici, i codici numerici si riescono a trovare pressoché tutti nel solito modo.
Una volta aperto ti troverai davanti una stringa di colore nera, con gli ultimi numeri in rosso: questi sono i consumi da dichiarare tramite autolettura.
Oltre a ciò, sono presenti altre due successioni di caratteri:
- Quella più lunga, di 14 cifre è il Punto di Riconsegna, conosciuto come PDR, ed indica l’utenza.
- Il codice a 8 cifre è invece la matricola del contatore ed indica il dispositivo stesso.
Entrambi si trovano facilmente sopra o sotto la stringa principale.
Se invece apri un apparecchio elettronico, davanti a te ci sarà un display illuminato e digitale.
In questi contatori vi sono dei pulsanti che ti permettono di accedere ad un pratico menù scorrevole. Tramite questo menù puoi trovare tutti i codici sotto la loro dicitura.
La tipologia delle stringhe numeriche è la stessa che per i vecchi dispositivi, cambia solo il modo di reperirle.
Questi nuovi modelli possono presentare alcune differenze tra loro, ma in generale puoi trovare tutto comodamente tramite il menu principale.
Per maggiori informazioni, consulta la nostra guida sulla lettura del contatore gas.
Come si misura il gas metano nel contatore
Il gas metano che arriva al contatore determina il codice per l’autolettura che, una volta comunicato, ci farà arrivare la bolletta coi costi di consumo esatti e non solo stimati.
Come si può osservare nella bolletta, il gas metano utilizzato viene calcolato in Smc, ovvero Standard Metro Cubo. Questa misurazione è stata adottata poiché il gas al metro cubo varia sempre a seconda delle condizioni atmosferiche della zona geografica. La differenza di temperature o di pressione cambiano la quantità necessaria di gas metano per un determinato consumo.
Ma come si calcola allora il gas in Smc?
Quando si sanno i consumi in metri cubi, questi, vanno poi moltiplicati per il “Coefficiente C” che è un numero standard che varia a seconda della posizione geografica. Così con questa operazione si può misurare il consumo di gas metano precisamente anche nelle zone geografiche con caratteristiche differenti.
Differenza tra matricola e codice PDR del contatore gas
Sia il codice di matricola che quello del Punto di Riconsegna (PDR) sono fondamentali per riconoscere il cliente e non vanno mai confusi. Andiamo a vedere meglio quali sono le differenze e quando può esserci richiesto uno oppure l’altro.
Codice Matricola:
- Il codice matricola serve per identificare un preciso contatore gas, distinguendolo da tutti gli altri. Questo, è bene ricordarlo ancora una volta, è composto da 8 cifre e serve per non confondere tra loro gli apparecchi, in modo che l’operatore posso intervenire in modo corretto sul giusto dispositivo.
La stringa numerica viene generata direttamente dal produttore dell’apparecchio e non ha niente a che fare quindi con la fornitura di gas metano. Quando bisogna comunicare il codice matricola allora? Quando l’intervento deve essere compiuto sull’apparecchio, per un difetto o un malfunzionamento..
Codice PDR:
- Diverso è invece il codice PDR, che è composto da 14 cifre, e che questa volta indica l’utenza stessa. Una volta che viene effettuata l’allacciatura, all’utente viene associata questa stringa numerica che identifica il Punto di Riconsegna, ovvero dove sarà erogata la fornitura. Come è evidente, in questo caso non è più il produttore dell’apparecchio a generare l’insieme di numeri identificativi: lo fa direttamente il fornitore.
Quando serve comunicare tale stringa numerica? Per effettuare volture e subentri, come quando, ad esempio, si entra in case vuote da un bel po’ di anni e la fornitura è stata staccata. In questo caso per riallacciare l’utenza è necessario recuperare il vecchio numero identificativo, poiché solo con questo la fornitura può ripartire o essere cambiata.
Le stringhe numeriche riportate sul contatore hanno tutte un significato differente e tutte sono fondamentali per riuscire ad identificare le forniture o i singoli apparecchi. È quindi fondamentale saperle individuare tutte, poiché questo può portare a un grande risparmio di tempo. Per comodità, puoi anche pensare di segnarti il codice PDR e quello di matricola del dispositivo gas in una nota del cellulare o su un’agenda, stando però ben attento a non smarrirli.
Allo stesso modo, è opportuno tenere traccia del codice per l’autolettura per poter fare una stima dei propri consumi e, nel caso, cambiare le abitudini di consumo o l’offerta. Per imparare a comunicare l’autolettura si possono trovare qui tutte le precisazioni.