La crisi climatica che sta affliggendo il nostro pianeta è un problema che negli ultimi anni è diventato sempre più visibile e incombente. Le persone hanno acquisito grande consapevolezza al riguardo, e il consumo consapevole di energia e risorse è diventato un tema centrale nelle nostre vite.

L’industria alimentare in questo senso è stata attaccata per l’alto consumo connesso agli allevamenti intensivi e in tanti hanno deciso di cambiare le proprie abitudini e il proprio stile di vita abbracciando opzioni più “green” come per esempio il vegetarianismo e il veganismo.
Ma c’è una novità ancora più sostenibile nel mondo dell’alimentazione: gli insetti.

Perché gli insetti sono il cibo del futuro?

Nei paesi dell’Occidente, come ad esempio l’Italia, mangiare insetti non è ancora una pratica che viene accolta positivamente dalla maggior parte della popolazione. Nei paesi dell’Asia, dell’Oceania e dell’Africa invece, il consumo di insetti è parte della cultura ormai da secoli.

Ma come mai negli ultimi anni si parla sempre di più dell’introduzione degli insetti nella nostra dieta?

Il motivo si ricollega a cambiamenti climatici che impattano il nostro pianeta.
Come già detto, gli allevamenti intensivi di carne sono estremamente dannosi per l’ambiente perché comportano un uso smisurato di acqua e di cibo per far crescere gli animali e richiedono molto più spazio dove farli crescere. Inoltre gli allevamenti intensivi di carne producono un enorme quantità di gas serra che inquina l’ambiente circostante.

Allevare insetti invece implica un uso minore di acqua e di energia elettrica e gli spazi necessari non devono necessariamente essere così grandi. Anche i tempi di crescita non sono gli stessi: gli insetti riescono a crescere molto più velocemente rispetto ad una mucca e sono altrettanto nutrienti.

Un’altro aspetto positivo è che a livello nutrizionale essi sono ricchi di proteine e quindi sarebbero perfetti per sfamare quantità elevate di persone. Considerato che nel 2050 pare che la popolazione aumenterà fino ad arrivare a 9 miliardi di persone, questo è decisamente un aspetto positivo.

La regolamentazione sugli insetti in Unione Europea

Il consumo di insetti come già precedentemente accennato, ha da poco iniziato a diventare una realtà in Europa, soprattutto in Italia dove ancora la popolazione è estremamente scettica al riguardo.

La normativa che controlla il consumo e la produzione di insetti in Europa si chiama “Novel Food” ovvero “Nuovo Alimento” ed è stata introdotta nel maggio del 1997.
Essa riguarda tutti quegli alimenti che non vengono consumati in Europa in maniera regolare e ordinaria a partire proprio da quell’anno.

Però solo dal 2021 è stata autorizzata la vendita di insetti che deve essere fatta seguendo particolari regole, proprio come se si stesse vendendo qualsiasi altro prodotto alimentare.
Infatti anche nel caso degli insetti, il prodotto deve essere commercializzato con un’etichetta che ne indichi gli allergeni così da poter informare i consumatori che li acquistano.

Alcuni paesi come Belgio e Olanda non hanno ancora autorizzato la vendita di insetti sul loro territorio. In Italia invece ancora l’introduzione di insetti nella propria dieta non è comune ma si tratta solamente di motivazioni culturali e di abitudine.

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