Penale recesso anticipato del contratto di energia elettrica: la guida completa

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Sommario: Esistono diverse motivazioni per cui potresti decidere di recedere dal tuo contratto della luce prima della scadenza, ad esempio un trasloco o perché non sei soddisfatto. A questo punto, la domanda che ti porrai è senza dubbio se è presente o meno una penale per recesso anticipato energia elettrica.

La buona notizia è che, pur muovendosi in un mercato liberalizzato, i fornitori di energia elettrica devono attenersi a un Codice comportamentale emanato da ARERA, l’Autorità in materia.

Penale recesso anticipato contratto energia elettrica

In questo articolo cercheremo di rispondere alle tue domande riguardo la recessione dal contratto della luce e analizzeremo i diversi casi in cui ciò è possibile. Inoltre, ti spiegheremo come fare a disdire il tuo attuale contratto e sottoscrivere una tariffa con un nuovo fornitore. Non solo, ti forniremo anche alcuni suggerimenti per selezionare l’offerta che fa per te e che meglio si adatta alle tue esigenze. Infine, ti informeremo riguardo le tempistiche per il recesso anticipato del contratto dell’energia elettrica.

C’è una penale in caso di recesso anticipato del contratto di energia elettrica?

Se devi disdire la tua utenza della luce e ti stai chiedendo se c’è una penale in caso di recesso anticipato del contratto di energia elettrica, la risposta è dipende. Infatti, nonostante i fornitori debbano attenersi al Codice comportamentale di ARERA, ogni singolo gestore può decidere di inserire una clausola riguardante la rescissione anticipata.

Fatta questa premessa, possiamo però affermare che non è prevista una penale cessazione contratto luce gas vera e propria, tutt’al più un rimborso spese. Ma procediamo con ordine e analizziamo i casi in cui potresti decidere di recedere dal tuo attuale contratto dell’energia elettrica.

Come funziona il recesso anticipato del contratto di energia elettrica?

Prima di spiegarti come funziona il recesso anticipato del contratto di energia elettrica, analizziamo i casi in cui potresti decidere di esercitarlo. I principali sono tre:

  • ripensamento: ossia se hai sottoscritto un contratto ma dopo poco tempo noti dei disservizi o riscontri problemi con la bolletta luce che non rispecchiano gli accordi presi;
  • cambio fornitore: se hai trovato una tariffa più conveniente di quella attuale o se semplicemente vuoi provare un altro fornitore di energia elettrica per godere di alcuni benefit offerti;
  • trasloco: quando decidi di trasferirti, una delle tante cose a cui devi pensare è disattivare le utenze della tua vecchia casa, a meno che non sia in arrivo un nuovo inquilino che prenderà il tuo posto. In questo caso, potresti valutare, di comune accordo con il nuovo inquilino, di effettuare una voltura a suo nome. Così facendo quest’ultimo godrebbe delle stesse condizioni che tu avevi sottoscritto ed evitereste i costi previsti per il recesso.

Recesso per ripensamento

Il recesso per ripensamento si concretizza quando tu hai sottoscritto un’offerta ma poco tempo dopo ti accorgi che le condizioni economiche non sono quelle previste e allora decidi di annullare il contratto. La prima cosa che devi sapere è che tale richiesta deve essere inviata in forma scritta, secondo le procedure indicate, al tuo fornitore di energia elettrica.

Per evitare di pagare penali, devi esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dal ricevimento del contratto, inviato dal gestore per posta tradizionale o via mail. Se la richiesta viene presentata in ritardo il fornitore richiederà il pagamento dei costi amministrativi pari a 25,88 € sostenuti per l’attivazione della fornitura. 

Cambio fornitore

Se dopo aver letto alcune fra le offerte luce gas presenti sul mercato decidi di cambiare provider, allora sappi che non dovrai pagare alcuna penale cambio fornitore energia.

Inoltre, non dovrai nemmeno preoccuparti di inviare la disdetta al tuo gestore della luce ma ti basterà solamente contattare il nuovo operatore individuato. Quest’ultimo prenderà in carico la tua richiesta e la inoltrerà al tuo vecchio fornitore, che provvederà alla cessazione della tua utenza.

Per effettuare tale operazione il tuo nuovo provider ha tre settimane di tempo, ma se non le rispetta sono previste sanzioni che ricadono sul precedente fornitore. Quest’ultimo si potrebbe rivalere su di te, cliente finale, addebitandoti in bolletta la penale riservata ai contratti cessati per scippo. Tale penale viene applicata a quei contratti che vengono disdetti tardivamente, senza permettere alla vecchia società di vendita di proporre un’offerta per cercare di trattenere il cliente.

Disdetta per trasloco

Quando cambi casa non puoi trasferire anche il contratto dell’energia elettrica, per cui sei costretto ad intraprendere l’iter previsto per la disdetta per trasloco. In questo caso, i gestori energia elettrica prevedono un contributo da versare per gli oneri amministrativi, a cui potrebbe aggiungersi un’eventuale penale prevista dal fornitore.

Se nella casa che stai lasciando arriva un nuovo inquilino puoi pensare di effettuare una voltura in suo favore, ovviamente di comune accordo con quest’ultimo. Intestando il contratto di fornitura al nuovo inquilino, quest’ultimo potrà godere delle condizioni da te sottoscritte senza subire interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica.

Nel caso in cui tu non possa scegliere questa soluzione, dovrai procedere con l’invio della richiesta di disattivazione dell’utenza al tuo fornitore. Ogni gestore ha i propri metodi per la trasmissione, ma in generale il modulo di richiesta è disponibile sul web e dovrai compilarlo e inviarlo nei termini previsti. Sei tenuto a versare una quota a rimborso degli oneri di disattivazione della fornitura pari a:

  • 23 € per i clienti del mercato tutelato
  • contributo variabile se sei cliente del mercato libero. Sottolineiamo che qualora avessi sottoscritto un’offerta luce a prezzo fisso non sono previsti costi di disattivazione della fornitura.

Come cessare il contratto di luce e gas e cambiare fornitore?

Se stai pensando di cessare il contratto di luce e gas e cambiare fornitore ti diamo un suggerimento: compara le offerte luce e leggi attentamente prezzi e condizioni.

Dopo aver selezionato la tariffa più conveniente e adatta a te e ai tuoi consumi, dovrai contattare il tuo nuovo provider per ricevere tutte le informazioni del caso e farti inviare una copia del contratto da firmare.

Non dovrai neanche preoccuparti di cessare il tuo precedente contratto della luce perché si occuperà di tutto il nuovo gestore che hai scelto. Quest’ultimo dovrà far pervenire la richiesta al tuo vecchio fornitore tre settimane prima che avvenga il cambio effettivo, solitamente il 10 del mese precedente. Ad esempio, se la nuova fornitura deve essere attivata il 1° giugno, la richiesta dovrà pervenire al gestore uscente entro il 10 maggio.

Scegliere l’offerta giusta per cambiare fornitore

Nel caso in cui tu abbia intenzione di affidarti ad una nuova società di vendita devi, per prima cosa, accertarti di scegliere l’offerta giusta. Per questo vogliamo darti alcuni suggerimenti su come valutare le offerte luce gas per il cambio fornitore e selezionare la tariffa che meglio si adatta a te e alle tue abitudini di consumo. Prendere una decisione del genere significa studiare tutte le soluzioni e prestare particolare attenzione a parametri quali:

  • prezzo della materia prima energia: espresso in €/kWh, ti permette di valutare immediatamente la tariffa della luce. Sapere quanto spendi per ogni kW di energia elettrica ti consente di prevedere quanto pagherai ogni mese per la luce;
  • fasce orarie: devi considerare che esistono tariffe monorarie e biorarie. Con le prime pagherai la stessa tariffa €/kWh qualsiasi sia l’orario o il giorno, mentre con le seconde potrai usufruire di due tariffe differenti. Infatti, solitamente le biorarie prevedono un prezzo per l’energia consumata durante le ore diurne dei giorni feriali e l’atro per quella utilizzata in orario serale dei giorni feriali e nel weekend. Alla luce di questi dati, devi considerare le tue abitudini di consumo e valutare l’opzione più conveniente per te;
  • energia green: il tema della sostenibilità è sempre al centro dell’operato dei fornitori di energia elettrica, per questo molte offerte offrono bonus per chi decide di utilizzare energia verde o per chi sceglie di ricevere la bolletta online e optare per l’addebito bancario;
  • bonus e sconti: alcune tariffe prevedono bonus di benvenuto o scontistiche speciali relative a prodotti dedicati all’efficientamento energetico.

Quali sono le tempistiche per il recesso anticipato del contratto di energia elettrica?

Un’altra questione importante è quella relativa alle tempistiche per il recesso anticipato del contratto di energia elettrica.

Per prima cosa, devi considerare che solitamente il preavviso che devi dare al tuo fornitore è pari a 30 giorni. Dopodiché, a partire dalla data di ricezione della tua richiesta, il fornitore avrà 3 settimane di tempo per cessare definitivamente il tuo contratto.

Per concludere, dopo esserti informato sulla presenza di una penale per recesso anticipato energia elettrica puoi iniziare a pensare alle procedure per il cambio fornitore. Per aiutarti in questa operazione, ti suggeriamo di utilizzare il Portale Offerte, che puoi raggiungere visitando questa pagina. Qui troverai tutti gli strumenti per visualizzare e comparare tutte le offerte presenti sul mercato energetico italiano.

Ultima modifica il 4 novembre 2024 alle ore 15:46

Arianna Lampitiello

Arianna Lampitiello

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