Tutto su condizionatore a split: consumi, costi e manutenzione

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Sommario:

I condizionatori sono probabilmente tra gli elettrodomestici che non devono mancare in un’abitazione e soprattutto negli uffici di lavoro. Infatti, consentono di raffrescare o riscaldare l’aria in base alla temperatura dell’ambiente e di renderlo ottimale per garantire la riduzione dell’umidità. Tra i vari modelli che è possibile scegliere uno dei più richiesti dalle utenze è lo split condizionatore.

Infatti, questo dispositivo è dotato di una pompa di calore grazie alla quale riesce a trasmettere i gradi di temperatura desiderata in tutto l’ambiente in cui è presente il condizionatore. Scopriamo di più su come funzionano i condizionatori a split e quali modelli esistono in commercio.

Che cos’è il condizionatore a split?

Partiamo con la domanda che cos’è split condizionatore? Si tratta di un impianto di climatizzazione finalizzato alla produzione di aria calda e fredda, per regolare la temperatura esterna. Affinché funzioni correttamente, il condizionatore split è munito di una pompa di calore composta da:

  1. Un compressore-scambiatore, per regolare la temperatura dell’aria. Qualora si necessiti di una temperatura alta, entrerà in azione il sistema di compressione del fluido, mentre per il raffreddamento si userà quello di espansione.
  2. Uno o più diffusori, gli split per l’appunto. Se possiedi un condizionatore dual split o multisplit ciò è un vantaggio, in quanto si collegano tutti ad un unico impianto esterno, mediante tubi in rame.
  3. Dissipatori e ventole, presenti nell’unità esterna che facilitano il passaggio da compressione ad espansione e viceversa.

Lo split condizionatore presenta il vantaggio, rispetto al dispositivo ad aria tradizionale, di non necessitare di canalizzazioni che consentano la diffusione dell’aria negli ambienti dove installate le unità. Infatti, sono sufficienti i due tubi in rame a garantire l’adeguamento della temperatura. Se vuoi evitare che il costo kWh impiegato risulti troppo alto, puoi valutare un modello di condizionatore a inverter, che regola automaticamente i gradi da raggiungere. Scopri di più anche su come leggere la bolletta cliccando sul link.

Come funziona il condizionatore a split?

Vediamo adesso come funziona il condizionatore split. Grazie al sistema di compressione ed espansione, questo impianto consente il cambiamento della temperatura dell’aria a seconda della stagione. Oltre al sistema di cambio della temperatura dell’aria, questi dispositivi sono anche dotati di split, dei diffusori che permettono la trasmissione dell’aria.

Esistono varie tipologie di condizionatori con split:

  • Modello monosplit, dotato di un solo collegamento tra l’impianto esterno e un unico diffusore.
  • Condizionatore trial split, dual split o multisplit. Si tratta di sistemi tramite i quali si possono ampliare gli ambienti da riscaldare o raffreddare mediante i soli diffusori, collegati appositamente all’unità esterna, senza doverne installare una nuova.

I sistemi multisplit sono solitamente più convenienti, sia perché occupano uno spazio minore, sia per la loro alta efficienza energetica, scongiurando l’aumento in bolletta. Infatti, in generale, nei sistemi a split del condizionatore non bisogna inserire il fluido intermedio (ovvero l’acqua) affinché avvenga lo scambio di temperatura.

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Quale modello scegliere?

Per quanto riguarda quale split condizionatore scegliere, per valutare il modello più adatto alle tue esigenze devi tenere conto soprattutto di due fattori:

  • Funzionalità.
  • Estetica.

Nel primo caso la scelta dipende soprattutto dalla quantità di ambienti da raffrescare e/o riscaldare. Per un’abitazione grande è consigliabile installare un condizionatore multisplit, ovvero l’impianto che prevede il collegamento di più dispositivi interni ad un’unica unità esterna. In caso contrario, un modello monosplit rappresenta una soluzione adatta, in quanto il consumo del condizionatore risulta adeguato alle necessità.

Per quanto riguarda il design del condizionatore split, sono diffusi soprattutto nel classico modello fisso a parete, composto da due unità:

  1. Interna, posizionata all’interno dell’ambiente entro il quale distribuisce l’aria.
  2. Esterna, collocata fuori dagli ambienti, costituita dal motore e dalla ventola che favorisce il cambio d’aria.

Oltre ai condizionatori split fissi, esistono anche condizionatori portatili, seppure dalle capacità ridotte e dai consumi maggiori rispetto a quelli a parete. Tuttavia, sono d’altra parte molto comodi sia per le dimensioni, in quanto modeste, sia per poterli spostare facilmente, riscaldando e/o raffreddando le zone di nostro interesse. Infatti, sono maggiormente indicati per piccoli spazi.

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Info

Quali sono le differenze principali con gli altri modelli?

Rispetto ai modelli tradizionali, lo split condizionatore ha il principale vantaggio di non avere i tubi di canalizzazione dell’aria, servendosi dei collegamenti in rame. Questi sono più efficienti in quanto riducono notevolmente le perdite e rendono quindi migliore il funzionamento dell’impianto. Altre due importanti differenze tra i condizionatori split a pompa di calore e quelli tradizionali consistono in:

  • Possibilità di riscaldare gli ambienti nei mesi invernali come raffreddarli nei periodi estivi, grazie al sistema di compressione ed espansione.
  • Vantaggio di aggiungere più split all’unica unità esterna (naturalmente se si è in possesso di un impianto multisplit), per riscaldare e/o raffreddare più luoghi dell’abitazione.

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Quanto costa e quanto consuma un condizionatore a split?

Vediamo ora maggiori dettagli sul prezzo del condizionatore split e su quanto consuma in media. Per quanto riguarda i costi essi variano dai 300€ fino ai 1800€ principalmente in base a questi fattori:

  • Classe energetica: più sarà alta (del tipo A), più il prodotto sarà costoso. Tuttavia, considera che questi strumenti sono ad alta efficienza energetica, procurando un grande risparmio di energia e quindi di costi sulla bolletta luce.
  • Modello: infatti un condizionatore monosplit costerà di meno di un multisplit, per la cui installazione sono richiesti lavori più complessi. Tuttavia, per ambienti grandi conviene questa seconda tipologia per risparmiare sugli spazi e i costi di manutenzione.

Per quanto riguarda i consumi, questi dipendono soprattutto da:

  • Classe energetica di appartenenza, che, come spiegato, più è alta, più l’impiego di energia sarà minore.
  • BTU del dispositivo, ovvero la potenza che il condizionatore impiega nel suo funzionamento.
  • Ampiezza dell’ambiente da climatizzare.
  • Dimensioni degli split e del motore del condizionatore: più saranno grandi, minore sarà la potenza utilizzata per raggiungere le temperature ottimali.

Manutenzione e pulizia del condizionatore a split

Vediamo adesso alcuni consigli su come pulire il condizionatore split ed effettuare una corretta manutenzione:

  1. Effettuare una pulizia dei filtri almeno una volta al mese, per mantenere la qualità dell’aria sempre alta. Immergili nell’acqua tiepida con del sapone neutro e asciugali bene prima di rimontarli.
  2. Pulire il motore esterno per garantire migliori prestazioni, soprattutto se spesso sottoposto all’azione di agenti atmosferici, come pioggia, vento e altro ancora. Per eseguire l’operazione al meglio puoi servirti di una scopa o di un aspirapolvere per rimuovere la polvere dalle grate. Il motore può essere lavato con un panno umido e uno sgrassatore.
  3. Fare il controllo del liquido refrigerante almeno una volta all’anno, affinché lo split condizionatore mantenga sempre la sua efficienza. Per fare ciò avrai bisogno dell’intervento di un tecnico professionista.

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Aggiornato su 7 Ago, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

mariannag