Come fare la disdetta del contratto della luce?

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Sommario: Disdire contratto luce e gas è un’attività che senza dubbio capiterà di effettuare nella propria vita energetica. Per questa ragione, è utile avere una panoramica chiara e completa delle modalità attraverso le quali è possibile realizzare la disdetta di una fornitura energetica.

Grazie a questa procedura, sarai in grado di comunicare al tuo provider la volontà di procedere all’interruzione dell’apporto di luce e gas presso la tua utenze. Continua la lettura per saperne di più!

Le ragioni che spingono un cliente a disdire contratto luce o gas possono essere diverse. Ad ogni modo, qualsiasi esse siano, l’obiettivo è sempre il medesimo: interrompere la fornitura energetica di un’utenza. A tal proposito, è bene sapere che per concludere questo genere di attività, è necessario seguire una serie di passaggi che troverai descritti in seguito.

Infatti, in questo articolo, hai a disposizione la spiegazione dettagliata della procedura per disdire il contratto luce, come comunicarla al fornitore e di quali informazioni e documenti avrai bisogno. In più, consoci tutti i costi e le tempistiche, i casi in cui è possibile riattivare la luce dopo la disdetta e cosa fare in caso di ritardo. Infine, viene presentata la fattispecie della disdetta in caso di morosità.

La procedura per disdire il contratto luce

Disdire il contratto della luce rappresenta l’azione con la quale si chiude un’utenza presso un determinato immobile. Essa può avvenire per varie ragioni, tra cui il trasferimento dell’intestatario in un’altra abitazione o il decesso del detentore della fornitura.

Ad ogni modo, la proceduta di disdetta luce si compone di una serie di step. Essi sono più o meno conformi per tutti i fornitori energetici. Tuttavia, il consiglio è quello di prestare attenzione alle specifiche imposte dal proprio provider e seguire le sue indicazioni.

Ecco le fasi che portano alla disdetta contratto fornitura energia elettrica:

  1. invia la richiesta al tuo provider: devi inoltrare la domanda di disdetta all’azienda con cui hai sottoscritto il contratto. Il preavviso necessario, in genere, è di 30 giorni. Puoi farlo attraverso i canonici contatti o numeri verdi, per e-mail o mediante la compilazione di eventuali moduli appositi messi a disposizione della compagnia;
  2. fornisci tutta la documentazione: a questo punto, sarai chiamato a far pervenire una serie di documenti per finalizzare l’operazione. Trovi l’elenco completo del necessario di seguito in questo articolo;
  3. il fornitore inoltra la domanda al distributore: entro due giorni lavorativi, la compagnia energetica deve far pervenire al distributore locale la comunicazione contenente tale richiesta;
  4. il distributore disattiva il contatore: dopo esserne venuto a conoscenza, il gestore della rete energetica disabilita il contatore entro un massimo di cinque giorni lavorativi.


Ricorda che, prima di procedere alla richiesta di disdetta del contratto della luce, è bene verificare i termini e le condizioni contenuti nel contratto. In tal modo, sei certo di avviare l’iter in totale sicurezza e realizzare qualsiasi tipo di disdetta contratto luce e gas.

Come comunicare la disdetta al fornitore?

Comunicare la disdetta utenze al tuo fornitore non è un’operazione complessa. Infatti, basta conoscere le modalità con le quali l’azienda energetica processa le richieste e scegliere quella che fa più al caso tuo.

Un consiglio è quello di visionare nei siti ufficiali della compagnia, quali sono i contatti messi a disposizione e se ne esistono alcuni dedicati in modo esclusivo a questo genere di procedure.

Ad ogni modo, per disdire contratto luce puoi:

  • chiamare i numeri di telefono: ti basterà cercare nella pagina ufficiale e nelle apposite sezioni i canali predisposti. Ad esempio, trovi senza difficoltà i numeri per procedere ad una disdetta contratto luce A2A;
  • scrivere agli indirizzi e-mail: la posta elettronica è un’altra soluzione valida. Infatti, puoi allegare la documentazione e i moduli di disdetta – qualora richiesti – per avviare la procedura in completa autonomia;
  • completare i form online: molte aziende dispongono di moduli virtuali grazie ai quali inoltrare le proprie richieste;
  • recarti presso gli sportelli del tuo provider: un metodo classico ma sempre efficace è quello di parlare direttamente con un operatore energetico per provvedere alla disdetta contratto energia elettrica. Ad esempio, sarà sufficiente portare la documentazione necessaria, compilare i moduli richiesti e sarai in grado di finalizzare una disdetta con Iren;
  • usare la chat online: sempre più utilizzato, questo strumento consente di prendere i primi contatti con gli operatori ed essere indirizzati verso i canali più giusti in base alle proprie esigenze.

Informazioni e documenti necessari per la disdetta di un contratto luce

Per disdire un contratto luce e gas, è necessario fornire al provider una serie di documenti e di informazioni al fine di concludere la pratica con successo. Ecco l’elenco dettagliato di ciò che sarà necessario per realizzare questa operazione:

  • dati anagrafici: ovvero un documento di identità in corso di validità (passaporto, carta d’identità) e il codice fiscale;
  • codice cliente: rappresentato da una sequenza di numeri che usualmente si trova sulla bolletta. In alcuni casi viene richiesto anche il codice del contratto per identificare in modo lampante le caratteristiche della fornitura;
  • codice POD: si tratta dell’identificazione univoca del tuo contatore per la luce;
  • autolettura recente del contatore;
  • indirizzo del punto di fornitura: cioè il luogo esatto in cui è situato l’immobile interessato;
  • indirizzo di recapito: è il riferimento a cui poter inviare eventuali comunicazioni e la fattura di conguaglio finale;
  • data di effetto della disdetta luce: cioè il giorno nel quale in linea di massima, desideri che la tua utenza sia disattivata;
  • modulo di disdetta: per tutte le compagnie che lo necessitano, dovrai allegare alla domanda il modulo di disdetta compilato e firmato.

Ovviamente, in base all’azienda energetica in questione, è possibile che vengano richiesti dei dati e ignorati degli altri. L’importante, è sincerarsi di avere tutto l’occorrente previsto dalla singola compagnia, affinché si possa concludere la procedura con successo. Pertanto, il consiglio è quello di cercare sempre tutto l’occorrente online, ad esempio digitando cosa serve per effettuare una disdetta contratto luce e gas Enel Energia.

Costi e tempistiche per disattivare una fornitura luce

I costi e le tempistiche per disattivare una fornitura luce sono molto variabili e dipendono da diversi fattori. Per quanto riguarda gli esborsi economici, essi non sono uniformi per tutte le compagnie. Infatti, esiste una differenza tra i clienti del Mercato Libero e quelli serviti in Maggior Tutela.

Per i primi, sono i fornitori che si riservano di scegliere il costo della procedura in modo libero e senza vincoli. Dunque, per conoscerlo è bene affidarsi ad uno degli operatori dell’azienda o leggere attentamente le specifiche nel contratto. I secondi, invece, devono versare un contributo pari a 23 euro al venditore per coprire gli oneri amministrativi.

Dall’altro lato, le tempistiche sono piuttosto rapide. Difatti, la fornitura di energia elettrica viene solitamente interrotta da remoto. Questo è possibile grazie alla centralina e ai contatori che al giorno d’oggi sono quasi tutti elettronici. Dunque, il tempo massimo per l’espletamento della procedura corrisponde a cinque giorni lavorativi. Ovviamente, si tratta di un tempo inferiore rispetto a quello impiegato per la disdetta fornitura gas.

Riattivazione dopo la disdetta: è possibile? In quali casi?

Dopo aver concluso le pratiche per disdire contratto luce o gas, in seguito, è comunque possibile riattivare una fornitura con il medesimo provider. Ecco alcune circostanze in cui si può abilitare nuovamente l’utenza dopo averla interrotta, come nel caso di una disdetta contratto luce Edison:

  1. hai cambiato idea: se dopo aver concluso le pratiche per la disdetta pensi di aver commesso un errore, puoi sempre contattare il provider per discutere delle possibili alternative per redigere un altro contratto o ripristinare il precedente con alcune modifiche;
  2. ti sei trasferito: in questo caso, potrebbe essere necessario volturare o interrompere la fornitura nella vecchia abitazione e attivarne un’altra in quella nuova. Chiamando il fornitore e descrivendo la tua situazione, verrai indirizzato verso l’operazione più opportuna;
  3. hai scelto un’offerta più conveniente: se hai disdetto il tuo contratto della luce con un’azienda energetica che di recente ha elaborato un piano tariffario conveniente e allettante, puoi sempre decidere di tornare ad utilizzare i suoi servizi richiedendo una nuova attivazione di fornitura.


In sostanza, è possibile disdire un contratto luce e successivamente scegliere di realizzarne un altro con la stessa compagnia in molti casi.

Ritardo in caso di disdetta della fornitura: cosa fare?

Se la tua pratica di disdetta della fornitura subisce un ritardo, puoi agire effettuando i dovuti controlli e in seguito chiedendo un rimborso. In prima istanza, è sempre utile contattare il Servizio Clienti per conoscere lo stato della pratica.

Se la tua fornitura energetica viene disattivata con un consistente ritardo, puoi domandare di essere rimborsato. Questo indennizzo varia in base al tempo impiegato dal distributore a concludere l’interruzione.

Se, ad esempio, per disdire un contratto Repower, l’azienda ritarda di 5 giorni lavorativi, l’utente percepisce 35 euro, che diventano 70 per un ritardo fino a 15 giorni lavorativi, e 105 euro per un’attesa superiore ai 15 giorni.

Disdetta in caso di morosità: cosa è importante sapere?

Un’altra possibilità che può venirsi a creare è quella di effettuare una disdetta in caso di morosità. Tale è la circostanza in cui l’inquilino di un immobile non ha corrisposto il regolare ammontare delle bollette con il conseguente inadempimento degli obblighi economici verso il fornitore. In questo caso, l’utente può:

  1. estinguere il debito corrispondendo anche le cosiddette “more”
  2. disdire il contratto di fornitura.


Se l’utente continua a non pagare le fatture senza effettuare una disdetta, è il fornitore a realizzare la Cessazione Amministrativa, interrompendo la fornitura in modo autonomo.

Per conoscere altre informazioni sulla disdetta luce e gas e su cosa fare nelle varie circostanze specifiche, ti consigliamo di visitare questa pagina.

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Aggiornato su 14 Nov, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Piero Battistel