Distributore vs Fornitore: quali sono le differenze?

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Sommario: La differenza fornitori distributori si inserisce nel panorama variegato che caratterizza il fondamentale e complesso mondo energetico. Infatti, nel settore dell’approvvigionamento dell’energia, esistono dei soggetti attivi che giocano dei ruoli importanti. Alcuni di essi presentano delle differenze marcate che assumono un significato di spicco nell’esecuzione delle varie attività sulla propria utenza.

D’altronde, la differenza fornitore e distributore si riflette anche sulla necessità di rivolgersi all’uno o all’altro di fronte al bisogno di realizzare determinate azioni energetiche.

Entrambi, si occupano di fasi, attività e compiti completamente diversi, la cui conoscenza semplifica di molto l’arduo compito della gestione energetica della propria abitazione. Sapere se e quando occorre riferirsi ad un provider energetico o a un distributore locale, riduce i tempi di esecuzione delle tue pratiche.

Se vuoi conoscere ogni singola differenza tra distributore e fornitore di energia elettrica e gas, sei nel posto giusto. In questo articolo, leggi tutte le informazioni su:

  • come è organizzato il mercato dell’energia in Italia
  • la differenza fornitori distributori
  • in quali casi contattare il provider e in quali l’azienda di distribuzione
  • i principali fornitori in Italia
  • i distributori più  importanti
  • la distinzione tra Mercato Libero e Mercato Tutelato

Come è organizzato il mercato dell’energia in Italia?

La filiera del mercato energetico italiano si compone di una moltitudine di passaggi realizzati da vari protagonisti. Ognuno di essi, presenta e risponde a ruoli e funzionalità molto differenti. Nel vasto universo delle compagnie energetiche, come non citare alcuni colossi come EniIren, che si occupano di andare incontro alle richieste degli utenti fornendo servizi di elevata qualità a basso costo.

La cooperazione di tutti, consente ogni giorno all’energia di qualsiasi tipo, di entrare direttamente nelle abitazioni degli italiani. Benché, talvolta, si tende ad ignorare completamente la parte nascosta del mercato energetico, è possibile riassumere la sua organizzazione in alcuni step ordinati cronologicamente.

Per l’energia elettrica si parla di:

  • produzione: che si realizza a partire dalle materie prime, che vengono trasformate in energia primaria e poi in energia elettrica. Una volta immessa nella rete, la componente deve viaggiare in specifici impianti per arrivare alla fase successiva;
  • vendita all’ingrosso: qui, l’energia è protagonista di un processo che vede la sua compravendita all’ingrosso;
  • trasmissione: l’energia elettrica viene trasportata dalle società produttrici. Attraverso la rete nazionale, il gestore della rete di trasmissione si occupa di consegnare l’energia presso i distributori locali, cioè i protagonisti della fase successiva;
  • distribuzione: ha come obiettivo finale quello appunto di distribuire l’energia al cliente finale, domestico o aziendale. I distributori sono coloro i quali trasformano la componente energetica in media e bassa tensione rendendola adatta per essere consegnata ed impiegata nelle case degli italiani;
  • vendita al dettaglio: in questa attività, assumono un compito fondamentale i fornitori, i quali sono chiamati a vendere l’energia elettrica direttamente ai consumatori, secondo contratti e tariffe stabilite dagli stessi.

In maniera del tutto analoga, anche il mercato del gas naturale si articola nelle seguenti fasi:

  • produzione: che coincide con l’estrazione della materia prima ma più comunemente con l’importazione del gas da Paesi esteri mediante gasdotti o attraverso navi una volta liquefatto;
  • stoccaggio: una volta comprato, le aziende energetiche si occupano di gestire in modo funzionale le scorte acquistate. Difatti, la richiesta della materia sarà più copiosa in alcuni periodi dell’anno rispetto ad altri;
  • dispacciamento: che prevede una corretta gestione e organizzazione del sistema gas sul territorio nazionale;
  • distribuzione: esattamente come accade per l’energia elettrica, il player fondamentale per l’attività distributiva, nonché il servizio di misura, è il distributore locale territorialmente competente;
  • commercializzazione: l’iter previsto concerne dapprima la vendita all’ingrosso e solo in un secondo momento quella al dettaglio, destinata all’utilizzatore finale e di competenza del fornitore.

Oltre a questi soggetti rilevanti, si sottolinea la presenza di ulteriori figure che agiscono nella filiera energetica, come il gestore della rete di trasmissione (GRT) che si occupa del trasporto del gas attraverso i metanodotti.

Fornitore vs Distributore: quali sono le differenze?

Nonostante la fondamentale importanza di entrambi, esiste più d’una differenza tra fornitore e distributore energia. La prima discrepanza sostanziale riguarda il ruolo che giocano nella filiera energetica.

Infatti, se da un lato il distributore è l’intermediario grazie al quale l’energia passa dal produttore al cliente finale, il fornitore e colui che provvede all’arrivo della componente a casa dell’utente grazie alla sottoscrizione di contratti di vendita. In altre parole, i distributori trasportano fisicamente la corrente o il gas nelle vie cittadine mentre i fornitori sono quelli che li comprano all’ingrosso e definiscono i termini della loro vendita al dettaglio.

Poi, sono le loro attività a differire significativamente. Il fornitore si preoccupa di:

  • vendere l’energia al cliente finale;
  • redigere un contratto per gli utenti;
  • gestire la fatturazione e l’assistenza di ogni cliente.

Per rivolgersi al migliore della scena energica, ti consigliamo di visualizzare l’elenco dei fornitori aggiornato.

Al contrario, il distributore realizza:

  • la gestione della rete distributiva e dei contatori
  • le procedure di allacciamento;
  • la misurazione energetica;
  • le letture dei contatori;
  • le riparazioni dei guasti e le risoluzioni delle emergenze.

Anche in questo caso, attraverso l’elenco dei distributori operanti in Italia puoi visionare tutti quelli in attività.

In quali casi contattare il fornitore e in quali il distributore?

Ogni differenza tra distributore e fornitore di energia elettrica e gas naturale, consente di far comprendere in modo completo, quali siano i momenti in cui è necessario rivolgersi all’uno e quando, invece, è più opportuno richiedere i servizi dell’altro. Come già sottolineato, essi ricoprono funzioni diverse. Conoscerle, significa aiutare ogni cliente nella non sempre semplice gestione delle sue utenze.

Essendo il fornitore colui che acquista l’energia per rivenderla al dettaglio al cliente finale, si presentano alcune occasioni in cui risulta funzionale richiederne i servizi. Ecco quando:

  • per sottoscrivere un contratto di fornitura energetica: ogni nuovo inquilino o proprietario di un immobile, necessita di dotarlo di energia elettrica e gas naturale. Per tutte queste circostanze, devi chiamare un fornitore energetico che ti offra un contratto e una fornitura specifica;
  • per cambiare o modificare il piano tariffario: di conseguenza, ogni tipo di operazione che si desideri realizzare sulla tariffa sottoscritta – compresa la sua interruzione – necessita che ci si rivolga al proprio fornitore energetico.

Al contrario, il distributore è il proprietario dei contatori presenti negli immobili e si occupa di distribuire l’energia nelle abitazioni. Ecco alcuni casi in cui è necessario interpellarlo per ottenere i suoi servizi:

  • quando sono presenti problemi al contatore: essendone il proprietario, il distributore locale provvederà a sanare i guasti dei tuoi strumenti e a realizzare interventi di risoluzione estemporanei. In più, è il player adatto da avvisare nel caso di perdite o fughe di gas;
  • nell’ambito dell’allacciamento di un contatore: sebbene prima di provvedere all’allaccio è necessario firmare un contratto energetico scegliendo una tra le varie offerte luce e gas, è il distributore ad occuparsi della messa a terra del misuratore. Dopo un primo sopralluogo, è lui che si occupa di realizzare i lavori di implementazione.

I fornitori principali per l’energia in Italia

In Italia, sono moltissimi i fornitori a cui potersi rivolgere per sottoscrivere una delle offerte energetiche migliori. Ognuno di loro, lavora quotidianamente per servire i propri clienti con serietà e responsabilità.

In più, essendo presenti da tantissimo tempo sul mercato, hanno maturato un’esperienza tale poter comprendere appieno le necessità e i bisogni di ogni famiglia. Eccone alcuni tra i più importanti:

  • Eni Plenitude: è l’azienda che propone una vasta gamma di soluzioni energetiche tutte rivolte al tema della sostenibilità e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili. Tra le sue offerte migliori, si annoverano Trend Casa Luce e Fixa Time. Tuttavia, puoi sempre trovare online tutte le tariffe più convenienti del provider;
  • Enel: conosciuta in tutto il mondo, è una multinazionale italiana nonché una delle aziende energetiche più attive nel settore dell’energia. Con questo provider trovi la soluzione più adatta a te tra numerose tariffe facilmente sottoscrivibili online. Confrontane prezzi, vantaggi e servizi accessori per scoprire quella che fa più al caso tuo;
  • Iren: fortemente in crescita, questo provider catalizza oggi l’attenzione del mercato energetico proponendo alternative di spicco e competitive per le tariffe vantaggiose e le sue attività di supporto. Questa multiutility piemontese si differenzia per le sue offerte con prezzi indicizzati e sconti applicati direttamente in bolletta.

Non da meno, ovviamente, tra il novero dei grandi fornitori energetici, si registrano anche aziende come NeN o Sorgenia. Altro fornitore di utenze è Levigas.

Quali sono i distributori più importanti in Italia?

Anche per la categoria dei distributori energetici occorre specificare che in Italia ne operano molteplici e di grande rilievo. Tuttavia, essendo i fornitori coloro i quali intrattengono la maggioranza dei contatti con i clienti, accade che le aziende di distribuzione siano meno conosciute e note, nonostante svolgano un ruolo di fondamentale importanza.

Eccone alcuni esempi:

  • E-Distribuzione: è possessore del 90% delle reti funzionanti in Italia. Questi numeri, lo rendono il distributore più importante sul territorio nazionale;
  • Unareti: serve principalmente le province di Milano e Brescia ed è attivo in altri 59 Comuni. Si occupa della diramazione distributiva di gran parte del nord Italia;
  • Ireti: facente capo al Gruppo Iren, gestisce la distribuzione di energia elettrica, gas naturale e acqua;
  • Acea Distribuzione: è una società di servizi pubblici che opera prevalentemente nel territorio capitolino. In particolare, si occupa dell’energia elettrica dei territori di Roma e limitrofi;
  • Italgas: come suggerisce la sua etichetta, il focus è particolarmente rivolto all’attività distributiva di gas naturale. Gestisce la rete in molteplici regioni del Paese.
  • In modo analogo, si registra l’attività di Sorgenia Distribuzione, sempre rivolta alla componente energetica del gas.

Mercato Libero vs Mercato Tutelato: qual è la differenza?

Un’altra differenza di significativa importanza è quella tra Mercato Libero e Mercato Tutelato. Difatti, gli appellativi si riferiscono a due condizioni distinte ma di grande interesse per il consumatore che si trova a sottoscrivere un contratto di fornitura energetica nell’una o nell’altra modalità.

In particolare, ci si riferisce al Mercato Libero allorquando i clienti sono nella condizione di selezionare liberamente il proprio fornitore energetico – dunque colui che si occupa di vendere l’energia al dettaglio – senza nessun tipo di vincolo.

In quest’ottica, ogni utente confronta, sceglie e si rivolge ad un provider specifico che offre tariffe, piani di attivazione, servizi accessori e prezzi di mercato in completa autonomia. Per quanto riguarda i costi, per l’appunto, nel libero mercato, essi sono determinati dal principio di concorrenza tra i fornitori e oscillano in base all’offerta e alla domanda del bene, in questo caso, delle componenti energetiche.

Il vantaggio del Mercato Libero risiede proprio nel fatto che i costi possono essere talvolta più contenuti e ridotti, per non parlare della possibilità di beneficiare di sconti o promozioni. Dall’altro lato, però, in risposta all’abbassamento della domanda, gli stessi indici tariffari potrebbero alzarsi a discrezione delle singole aziende.

Al contrario, il Mercato Tutelato – noto anche come Servizio di Maggior Tutela – è regolamentato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che definisce le condizioni di vendita e stabilisce un prezzo funzionale per tutti i clienti.

L’obiettivo di questo genere di tariffe è quello di tutelare ogni tipo di cliente e mantenere prezzi bassi e accessibili a tutti. Per questa ragione, i costi vengono regolamentati e periodicamente aggiornati in funzione all’andamento del mercato energetico.

Un esempio di ente che opera attraverso il regime del Servizio di Maggior Tutela è il Servizio Elettrico Nazionale. Questa azienda del Gruppo Enel nata nel 2007, si occupa per l’appunto di commerciare energia seguendo le direttive del Mercato Tutelato, in contrapposizione con la sua azienda “sorella” Enel Energia che vende a condizioni di libero mercato.

Qualsiasi sia il regime con cui scegli di sottoscrivere una tariffa per la tua utenza energetica, il consiglio è sempre quello di confrontarne molteplici tipologie al fine di delineare un quadro chiaro e funzionale di quale sia l’offerta più adatta alle tue esigenze energetiche e a quelle della tua famiglia.

Per conoscere altre informazioni sulle tariffe, sulle condizioni di Mercato Tutelato e Libero e sulle distinzioni principali tra fornitore e distributore, ti consigliamo di navigare all’interno delle sezioni dedicate a ciascun argomento sulla pagina ufficiale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, seguendo questo link.

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Info

Aggiornato su 1 Set, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Arianna Lampitiello