Aumento potenza contatore luce: come fare e tutti i costi

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Sommario: Ognuno di noi detiene abitudini di consumo differenti e può capitare che la potenza del tuo contatore luce non sia sufficiente a soddisfare i tuoi bisogni specifici.

In questo caso, hai la possibilità di effettuare una richiesta di aumento di potenza del contatore luce. Allo stesso modo, se la potenza disponibile dovesse risultare troppo alta per te, puoi richiederne una diminuzione.

Nello specifico, la potenza disponibile del tuo contatore costituisce il limite massimo di potenza che puoi assimilare dalla rete elettrica e corrisponde al livello di potenza che è segnato nel contratto.

Nei prossimi paragrafi trovi tutte le informazioni utili per effettuare una richiesta aumento della potenza del contatore luce.

Come aumentare la potenza del contatore luce?

L’aumento della potenza del contatore luce è un’operazione piuttosto semplice. Nello specifico, i passaggi sono i seguenti:

  1. Contatta il tuo fornitore di energia elettrica ed effettua la richiesta di aumento della potenza impegnata nel contratto
  2. L’operatore ha il compito di comunicare la tua domanda al distributore entro e non oltre due giorni lavorativi
  3. Una volta ricevuta e accettata la richiesta, il distributore interviene aumentando la potenza del contatore luce


Se il distributore non soddisfa la richiesta del cliente entro i termini previsti, l’utente può richiedere un indennizzo che varia in relazione al tempo trascorso.

In seguito, ci sono altri passi da seguire. Prima di tutto, se vuoi richiedere un aumento, devi essere a conoscenza di:

Potenza impegnata, ovvero la potenza massima che viene segnata nel contratto dal fornitore

Potenza istantanea, che costituisce la quantità totale di energia che viene consumata durante le giornate

In questo modo puoi determinare la potenza necessaria e comunicarla al tuo fornitore. In linea generale, ecco quali sono le potenze che vengono utilizzate:

  • 1,5 kW, costituisce la potenza minima utilizzabile ed è sufficienze per case molto piccole
  • 3 kW, rappresenta la potenza media che si trova nelle case in cui vivono 3/4 persone
  • 4,5 kW, è la potenza massima di case grandi in cui abitano famiglie numerose
  • 6 kW, numero che rappresenza il livello massimo di potenza disponibile

Quando fare l’aumento della potenza del contatore luce?

Un aumento di potenza del contatore della luce va richiesto quando il tuo sistema va frequentemente in sovraccarico a causa dell’eccessiva quantità di energia impegnata.

In particolare, l’uso di numerosi apparecchi può far sì che la potenza disponibile sul tuo contatore venga superata. Ciò causa l’interruzione immediata della fornitura di energia elettrica. In questo caso, oltre a richiedere un aumento di potenza del contatore, il consiglio è di porre attenzione agli elettrodomestici che consumano più energia e non attivarli contemporaneamente.

In generale, ti ricordiamo che più alta è la classe energetica dell’apparecchio maggiore è il consumo di energia. Di conseguenza, se nella tua abitazione disponi di numerosi elettrodomestici appartenenti ad una categoria energetica bassa, è probabile che tu debba aumentare la potenza del contatore della luce.

Tempistiche aumento contatore

Per quanto riguarda invece le tempistiche necessarie per un aumento della potenza del contatore, variano in relazione alla complessità dei lavori. Nello specifico, se si tratta di lavori semplici, il distributore locale porta a compimento il lavoro entro cinque giorni lavorativi a partire dalla data in cui ha ricevuto la domanda. Mentre se si è di fronte a operazioni più complicate, i tempi di attesa possono aumentare.

Talvolta, se la modifica della potenza non può essere eseguita subito dal tuo distributore, può essere necessario l’intervento di un tecnico per compiere un sopralluogo utile a definire la complessità dei lavori. In seguito al controllo, il cliente riceve un preventivo da parte del distributore entro quindici giorni lavorativi dalla data in cui è stata ricevuta la richiesta. Oltre ai costi, il preventivo contiene anche le tempistiche necessarie per concludere tutte le procedure.

Aumentare potenza contatore luce

Quanto costa aumentare la potenza del contatore luce?

Vediamo ora quanto costa aumentare potenza contatore. Il costo della richiesta di aumento della potenza del contatore luce varia in base all’appartenenza del fornitore al mercato libero o al mercato tutelato.

Innanzitutto, è necessario dire che dal primo aprile del 2017 è stata introdotta una riforma che ha eliminato il contributo fisso amministrativo pari a 27 euro e ridotto il contributo previsto per ogni kW di potenza aggiuntiva. In più, l’utente si ritrova più libero di fronte alla scelta dei livelli di potenza impegnata.

In particolare, è possibile per il cliente richiedere di passare da un livello di 3 kW a 3,5 kW, oppure a 4 kW fino a 6 kW. Ad oggi, gran parte delle famiglia nel nostro paese ha un contatore luce con una potenza massima pari a 3 kW.

Per quanto riguarda il costo per l’aumento della potenza del contatore nel mercato di maggior tutela, l’utente deve sostenere:

Costo aumento contatore - Mercato Maggior Tutela

  • un contributo amministrativo fisso pari a 23 euro per la gestione della pratica da saldare al proprio fornitore
  • una quota di potenza fissa pari a circa 70 euro che va pagata per ogni kW che si aggiunge alla fornitura di partenza indicata nel contratto


Invece, nel mercato libero, il cliente deve sostenere:

Costo aumento contatore - Mercato Libero

  • un contributo fisso pari a 23 euro per la gestione della pratica di cui si fa carico il fornitore di riferimento
  • le aziende hanno carta bianca nel proporre ai propri clienti prezzi non vincolati. Dunque il costo della quota potenza fissa cambia in relazione agli accordi firmati nel contratto di fornitura

Quanto costa aumentare la potenza del contatore luce?
Mercato Tutelato Mercato Libero
Contributo amministrativo – 23 € Contributo amministrativo – 23 €
Quota di potenza fissa – 70 € Quota di potenza fissa – Variabile a seconda del fornitore

In aggiunta, tramite il saldo di una cifra aggiuntiva nella bolletta della luce, il cliente ha la possibilità di utilizzare una quantità di potenza massima maggiore.

Leggi il nostro articolo in cui elenchiamo tutti i costi da sostenere per l’aumento della potenza del contatore.

Esiste la possibilità di richiedere l’aumento di potenza nel momento stesso dell’attivazione del contatore. In questo caso, si risparmierebbero i costi amministrativi ma capita che se si tratta di nuovi allacciamenti il distributore limiti la potenza massima impegnata.

Quanto costa aumentare i kW da 3 a 4.5?

Oltre all’aumento del numero dei livelli di potenza, la riforma delle tariffe di aprile ha introdotto una riduzione dei costi una tantum per coloro che effettuano un cambio di potenza. Vediamo insieme quanto costa aumentare i kw:

  • Ma passare da 3 a 4,5 kW è conveniente?

Dipende dal tipo di abitazione o locale per cui stai richiedendo l’aumento di potenza e anche dalla tipologia di apparecchi. In superfici di 100 metri quadrati in cui vivono 3 o 4 persone, le utenze domestiche hanno bisogno di una potenza pari a 3 kW. Nella stessa situazione, se sono presenti elettrodomestici che consumano molta energia come condizionatori, congelatori o scaldabagno, la potenza consigliata è di 4 kW.

Dunque, la scelta della potenza del contatore va fatta tenendo conto di alcuni fattori, in particolare:

  1. La potenza richiesta da ciascun apparecchio presente in casa
  2. Le caratteristiche dell’abitazione
  3. Il numero di abitanti che vivono nella casa
  4. Le abitudini di consumo dei singoli


quanto costa aumentare potenza contatore Enel luce?

Quanto costa avere 4.5 kW Enel?

Come accennato in precedenza, con l’introduzione della riforma delle tariffe, dal 2017 gli utenti possono richiedere l’aumento di potenza del contatore anche a “scatti” di 0,5 kW. Ciò ha favorito coloro che volevano richiedere un aumento di potenza del contatore luce da 3 kW a 4.5 kW.

Dunque, per un installazione contatore luce con una potenza di 4.5 kW, il costo da sostenere è pari a circa 110 euro in più rispetto a 3 kW. In aggiunta deve essere versato un contributo di circa 69 euro che può variare in base alla potenza disponibile richiesta dall’utente. Si ricorda che tali costi corrispondono unicamente all’attivazione e che il prezzo mensile risulta in media pià alto.

Con un impianto di 4.5 kW è di fatto impossibile utilizzare contemporaneamente una vecchia lavatrice e una vecchia lavastoviglie. Mentre in presenza di elettrodomestici moderni con alte classi energetiche, si possono mettere in funzione contemporaneamente lavatrice, lavastoviglie e anche un apparecchio più piccolo, come l’aspirapolvere.

Dunque, il numero di apparecchi che si possono accendere contemporaneamente con un impianto di 4,5 kW varia in base alla potenza di ogni elettrodomestico e dall’uso che se ne fa.

Quanto costa avere 6 kW?

Non esiste un prezzo definito per quanto riguarda l’installazione di un contatore con una potenza pari a 6 kW. Difatti, il costo per kWh può essere stabilito solo in seguito ad un analisi approfondita delle tue esigenze e ad un sopralluogo effettuato da un tecnico.

Spesso rappresenta una soluzione che viene adottata di frequenta da chi utilizza solamente apparecchiature elettriche all’interno della propria abitazione.

Ma ci sono molte altre motivazioni che possono portare verso questa scelta, per esempio:

  • Vivendo all’interno di una famiglia formata da più di 4 persone in cui si usufruisce prevalentemente di apparecchi elettrici
  • Se stai valutando di coprire il fabbisogno energetico che proviene da una pompa di calore
  • Vuoi ricavare il massimo dell’energia solare evitando di effettuare un allaccio ad un contatore trifase
  • Hai un’automobile o un altro mezzo elettrico e vuoi sfruttare parte dell’energia di cui disponi per ricaricarla

Se leggi la bolletta e controlli i consumi annuali segnati in kWh e metti a confronti questi dati con le capacità di un impianto da 6 kW, puoi capire se questo passaggio è conveniente per te.

Ovviamente, un impianto da 6 kW ha un prezzo più alto rispetto a uno da 3 kW 4.5 kW. Tuttavia il costo può essere ammortizzato tramite l’alimentazione dei consumi della propria abitazione con l’elettricità derivata dal proprio impianto.

Leggi anche la nostra guida all’aumento della potenza del contatore gas.

 

Non è possibile fornire un’indicazione precisa riguardo al prezzo totale dell’operazione che varia in base a diversi fattori, nello specifico:

  • Costo dei moduli fotovoltaici e dei materiali
  • Complessità dei lavori per la realizzazione dell’impianto
  • Detrazioni fiscali, che nel giro di 10 anni restituiscono il 50% della spesa totale


Inoltre, come per tutti gli investimenti, anche in questo caso va effettuata un’analisi costi-benefici. Difatti, il fattore che va osservato non è tanto il costo sostenuto quanto il tempo di rendita economica dall’investimento. È bene sapere che un impianto da 6 kW produce circa 8.000 kWh di energia all’anno e porta ad un risparmio sulla bolletta pari a circa 1.600 all’anno.

Dunque, se si decide di installare un impianto in un’ottica di autoconsumo, la dimensione va bilanciata in base ai consumi effettivi della famiglia o dell’azienda.

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Info

Quanto costa fare l’aumento potenza contatore Enel?

Il cambio della potenza e, se necessario, della tensione del contatore della luce provoca alcune modifiche nelle condizioni economiche e talvolta anche variazioni nelle condizioni tecniche della propria fornitura.

Con Enel hai la possibilità di ottenere un preventivo in cui ti viene comunicato il costo complessivo dell’operazione. Nello specifico, il prezzo varia in base alla potenza e/o tensione che richiedi e comprende una quota relativa e una quota dipendente che corrispondono rispettivamente a:

Attività riguardo alla rete di distribuzione

Condizioni specifiche del contratto di fornitura sottoscritto con l’operatore

In aggiunta, nel preventivo viene segnata una stima compiuta da Enel stesso riguardo ai possibili impatti sulla bolletta in conseguenza alla variazione richiesta. Questo perché i servizi di trasporto, di distribuzione dell’energia e di gestione del contatore, gli oneri generali di sistema e il totale delle accise mutano in relazione alla potenza del contatore.

Infine, per quanto riguarda le possibilità di pagamento del preventivo, queste cambiano in base al prezzo totale. Nel dettaglio se l’intero importo risulta inferiore a 1000 euro, hai tre opzioni:

  1. Addebito del costo in bolletta
  2. Saldo online tramite carta di credito
  3. Pagamento con bollettino


In maniera differente, se il costo totale è pari o superiore a 1000 euro non è possibile usufruire dell’addebito in bolletta ma è obbligatorio pagare online con carta di credito o attraverso il bollettino.

Se invece vuoi effettuare un cambio contatore gas 2022, ti seguito ti lasciamo una guida per enel cambio contatori. Troverai tutte le informazioni necessarie.

Cos’è la potenza impegnata?

Potenza impegnata

La potenza impegnata rappresenta il livello di potenza che ogni operatore indica all’interno dei contratti.
Nel dettaglio, questo valore viene definito in relazione ai bisogni di ogni cliente nel momento stesso della sottoscrizione del contratto. Tale dato è stabilito in funzione del numero e della tipologia di apparecchi elettrici presenti nella propria abitazione e dall’uso che si fa di essi.

Quindi, la scelta della potenza del contatore va effettuata osservando il consumo di energia elettrica dell’abitazione o del locale commerciale e del numero di elettrodomestici presenti all’interno. In aggiunta, è bene considerare non solo il consumo di ogni apparecchio ma anche tenere conto di quali elettrodomestici vengono messi in funzione contemporaneamente.

In altre parole, la potenza impegnata si può definire così:

  • La potenza massima che il venditore riconosce al contatore del tuo impianto
  • Il limite contrattuale che stabilisce la quantità di energia che puoi consumare per la tua utenza, che sia privata o aziendale. Ad esempio, ogni cliente può scegliere se avere una potenza pari a 3 kW, 4.5 kW o di più


In linea teorica, in presenza di utenze domestiche monofase, l’utente può proporre al proprio venditore qualsiasi cifra fino a 6 kW.

In maniera differente, la potenza disponibile indica la quantità massima di potenza che l’utente può prelevare dalla rete elettrica. Se questo valore viene oltrepassato dopo aver messo in funzione più apparecchi in contemporanea, il contatore scatta e la fornitura di energia viene interrotta temporaneamente.

In questi casi, le motivazioni del sovraccarico energetico risiedono nell’utilizzo di elettrodomestici che necessitano di una potenza superiore rispetto alla quantitò disponibile.

Per quanto riguarda le utenze domestiche, la potenza disponibile rappresenta il 10 % in più della potenza impegnata. In altre parole, il cliente ha la possibilità di utilizzare il 10% in più dell’energia consentita.

Al fine di evitare di incorrere in blackout, si consiglia di effettuare le valutazioni necessarie per l’aumento della potenza del contatore. In ogni caso, è sempre possibile richiedere una variazione così da avere a disposizione una quantità di potenza che possa sostenere il carico energetico dei propri apparecchi.

Infine, per coloro che possiedono un contatore elettricità, esiste la possibilità di conoscere la potenza istantanea. Tale valore indica la quantità di potenza che viene assorbita da un apparecchio mentre è in funzione.

Per maggiori informazioni ti invitiamo a consultare il sito ufficiale di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che trovi a questa pagina.

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Info

Aggiornato su 24 Mar, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Matteo Bono

Redattore Energia

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