Scopri come fare l’aumento della potenza contatore gas e quanto costa

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Sommario: L’aumento della potenza del contatore gas rappresenta una delle tante pratiche del mondo dell’energia. Difatti, non di rado tale operazione potrebbe rendersi necessaria, ad esempio qualora volessi effettuare dei lavori di ampliamento o trasformazione del tuo impianto.

La gestione ottimale delle forniture prevede che ci sia corrispondenza tra il consumo energetico e la capacità di misurazione massima dell’apparecchio installato. In caso contrario, la potenza potrebbe risultare sottostimata o sovradimensionata in relazione alle tue effettive esigenze.

Ogni società , quindi, consente di richiederne la modifica così come la diminuzione, sia per il gas che per l’energia elettrica.

Però, prima di presentare la domanda, è opportuno informarsi e conoscere alcuni dati tecnici della tua fornitura. Ciò ti consentirà di capire se tale procedura fa al caso tuo. In questo articolo ti illustriamo tutto ciò che ti serve sapere sull’aumento potenza contatore gas. Nello specifico vedremo:

  1. la potenza termica del contatore
  2. come aumentarla
  3. quando richiederla
  4. i costi correlati
  5. la definizione

Qual è la potenza termica del contatore gas?

Innanzitutto, prima di vedere come aumentare la potenza contatore gas metano, scopriamo qual è la potenza termica del dispositivo. Chiunque possieda una utenza, sa perfettamente che tale apparecchio permette di rilevare e contabilizzare la quantità di gas utilizzata.

Tuttavia ne esistono molteplici modelli, che possiamo suddividere in base alla classe di assegnazione, definita dalla lettera G. Ciascuna di esse, identifica una capacità di misurazione massima e pertanto è strettamente correlata al consumo energetico del profilo cliente. Ecco perché il contatore di una utenza domestica possiede dimensioni e peculiarità differenti da quello idoneo per esempio ad una attività industriale.

Tra le principali classi energetiche dei contatori figurano:

  • G4 è la tipologia più comune installata presso le abitazioni ed ha una potenza termica massima pari a 38 kW. In alternativa troviamo la G6, di poco superiore con 58 kW. 
  • G1,6 e G2,5 sono utilizzate esclusivamente per le forniture di GPL
  • G10 è adatta all’uso condominiale, in presenza di riscaldamento centralizzato e caldaia unica
  • G16 e tutte le categorie superiori corrispondono a consumi molto elevati di tipo industriale

Se vuoi sapere come effettuare correttamente la lettura contatore gas elettronico o individuare la matricola contatore, leggi le nostre pagine dedicate e trova la risposta alle tue domande.

Dove trovo la potenza del contatore?

Dove trovare la potenza del contatore della luce? Questo dato ti è stato richiesto dal tuo fornitore in fase di sottoscrizione del contratto. Però, la lettura della fattura non ti darà accesso diretto a questa informazione.

Tuttavia, consultando la prima pagina della bolletta, nella sezione inerente i dati tecnici della fornitura compare l’indicazione della classe del misuratore, che per la maggior parte delle utenze domestiche corrisponde alla G4. In tal modo puoi risalire facilmente alla potenza termica massima, espressa in kW, pari a 38 kW.

Inoltre, accanto a tale parametro, puoi visualizzarne altri molto importanti per la gestione della tua utenza, tra cui:

  • la tipologia cliente, indicante la dicitura domestico
  • l’indirizzo di fornitura
  • il PDR, Punto di Riconsegna, identifica il luogo fisico in cui il gas viene consegnato dal venditore e prelevato dal consumatore finale
  • il codice REMI o PDC indica il punto di consegna dell’impianto di distribuzione che alimenta il PDR
  • la matricola del contatore, una serie numerica assegnata dall’azienda produttrice
  • il consumo annuo relativo a 12 mesi di fornitura, ricavato tramite i dati storici dell’utente
  • la tipologia d’uso che può comprendere riscaldamento, uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria
  • il PCS (potere calorifico superiore), ossia la quantità di energia ricavabile da un metro cubo di gas

Infine, se sei in possesso di un contatore elettrico gas di ultima generazione, tramite il display digitale potrai visualizzare sia la potenza nominale, sia la portata massima e minima dell’apparecchio. Nel caso di contatore gas vecchio invece, non sarà possibile ma se dovesse interessarti effettuare una sostituzione puoi leggere la nostra guida: sostituzione contatore enel.

Ricordiamo che la progressiva sostituzione dei dispositivi tradizionali con gli smart meter, prevista da apposita delibera dell’Autorità, ha interessato dapprima quelli di grande dimensione (dalla classe G40 in su) fino ad includere quelli ad uso domestico.

Leggi la nostra guida sull’aumento potenza contatore, per ricevere tutte le informazioni essenziali su questa pratica.

Come aumentare la potenza del contatore gas?

Ora prendiamo in rassegna la procedura per l’aumento potenza contatore gas. Quest’ultima varia in base alle circostanze per cui si presenta la richiesta.

Tuttavia, in linea generale:

  • in presenza di un contratto di fornitura attivo, dovrai rivolgerti al tuo fornitore. Sarà compito di questo soggetto inoltrare la domanda al distributore territorialmente competente, che provvederà all’elaborazione del preventivo. Infatti, a quest’ultimo spetta il controllo del corretto funzionamento degli impianti di una determinata zona, nonché l’installazione e manutenzione dei contatori
  • invece, le richieste di variazione portata per PDR non contrattualizzati possono essere inoltrate direttamente all’impresa di distribuzione

In relazione alla potenza richiesta dal cliente finale, l’intervento dell’azienda distributrice potrebbe comportare attività diversificate. Ad esempio:

  1. Installazione contatore gas in riferimento alla classe corretta, compresi eventuali adattamenti di natura idraulica dell’attacco
  2. rifacimento dell’allacciamento, laddove quello precedentemente predisposto non fosse ritenuto idoneo
  3. la sospensione dell’erogazione, in caso di contatore aperto e funzionante
  4. il successivo ripristino della fornitura, con la conseguente riapertura dell’apparecchio
  5. l’accertamento documentale previsto dalla delibera n.40/2014 dell’ARERA


Infine, sfruttando i canali di comunicazione messi a disposizione dalla tua società di vendita, potrai presentare la domanda per l’aumento potenza contatore gas uso domestico. Alcune di esse, sul proprio sito web forniscono già la modulistica necessaria. Inoltre dovrai comunicare:

  • il PDR, ossia il codice che identifica in modo univoco la tua utenza gas
  • la potenza attuale disponibile
  • la portata termica complessiva dell’impianto desiderata
  • i tuoi dati anagrafici, nonché i tuoi contatti per eventuali sopralluoghi

Quando aumentare la potenza del contatore?

Adesso vediamo quando è opportuno procedere all’aumento potenza contatore gas domestico.

Se la potenza termica del tuo impianto non è adeguata al profillo di consumo, potresti fare una prima valutazione in merito ai carichi delle apparecchiature presenti in casa, alimentate a gas. Quest’ultimi differiscono notevolmente a seconda della funzione per cui utilizzi il metano. Ad esempio:

  • una caldaia ad uso residenziale di norma possiede una potenza termica compresa tra i 24 e 35 kW. Il range dei valori è ampio, poiché potrebbe servire solo per il riscaldamento degli ambienti oppure includere la produzione di acqua calda sanitaria. La scelta della caldaia a gas è condizionata da numerosi fattori, quali ad esempio il volume da riscaldare e la posizione ed isolamento dell’abitazione. Indicativamente, per una superficie inferiore ai 100 metri quadri è richiesta una potenza tra i 20 e i 28 kW, mentre per aree superiori tra i 25 kW e 35 kW (ACS e riscaldamento)
  • un piano cottura con 4 fuochi accesi contemporaneamente a fiamma alta, ha una potenza nominale tra i 7 e 9 kW. Invece, i singoli bruciatori grandi, medi e piccoli, possono fornire rispettivamente 3/5 kW, 1,5/2 kW e 1 kW

Tale considerazione è valida anche per la fornitura di energia elettrica. Quindi, se ti trovi nella condizione di dover effettuare questa pratica, la nostra guida sull’aumento potenza contatore luce ti sarà certamente di aiuto.

Per concludere, occorre tener presente che il valore di 35 kW è il parametro di riferimento per la normativa che regola la realizzazione degli impianti domestici del gas. Infatti, oltre a tale soglia per il dimensionamento degli stessi è necessario il progetto elaborato da un professionista abilitato. In caso contrario è sufficiente l’intervento dell’installatore.

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Info

Quanto costa aumentare la potenza del contatore gas?

Quanto costa aumentare la potenza del contatore gas? Bisogna premettere che questa operazione rientra nell’accertamento sicurezza post contatore che include tra l’altro impianti:

  • di nuova installazione, ovvero mai stati allacciati alla rete di distribuzione, oppure di nuova realizzazione, nel caso di utenza alimentata in precedenza tramite bidoni di GPL
  • modificati, che hanno comportato la temporanea sospensione dell’erogazione del gas. Nello specifico, in questa categoria è compresa la riattivazione della fornitura per cambio di contatore, su richiesta del cliente, al fine di variare la portata termica complessiva dell’impianto
  • trasformati, ad esempio precedentemente alimentati con altra tipologia di gas differente dal metano, ad esclusione delle bombole di GPL, che rientrano nella prima voce

Per un nuovo allaccio, le spese a tuo carico sono variabili poiché dipendono dal listino del distributore di riferimento e dal grado di complessità delle lavorazioni da eseguire. Pertanto, a seguito di un sopralluogo riceverai un preventivo elaborato ad hoc.

Inoltre, se intendi attivare la fornitura, dovrai anche affrontare il costo dell’accertamento documentale a garanzia della sicurezza dell’impianto installato. Quest’ultimo, al netto delle imposte, cambia in relazione alla portata termica complessiva espressa in kW:

  • se minore o uguale a 35 kW equivale a €47,00
  • se maggiore di 35 kW e inferiore o uguale a 350 kW è pari a €60,00
  • se maggiore di 350 kW corrisponde a €70,00

Invece, la riattivazione della fornitura, con intervento di lettura a seguito della sospensione per impianto modificato o trasformato, prevede a favore dell’azienda di distribuzione:

  • €30,00 per contatori fino alla classe G6
  • €45,00 per apparecchi superiori 

Cosa sono Potenza termica e Spesa per trasporto e gestione del contatore?

Ora scopriamo cosa sono la potenza termica e la spesa per il trasporto e la gestione del contatore e la loro incidenza in bolletta. Invece, per approfondire il costo aumento potenza contatore potrebbe interessarti la lettura del nostro articolo.

La classe del contatore, contrassegnata dalla lettera G, è definita dalla capacità di misurazione dello stesso. Pertanto, all’aumentare dei consumi energetici dovrà seguire l’installazione di un dispositivo che possieda una potenza termica maggiore. Occorre precisare che la classe di assegnazione è uno dei tanti elementi che concorrono a definire l’importo della fattura.

Ma esistono altre voci correlate ai costi sostenuti dalla società di distribuzione per il trasporto del gas fino al consumatore finale, nonché per la lettura del consumo, che appaiono in bolletta sotto la dicitura spesa per trasporto e gestione del contatore. Tali importi non dipendono dalla singola società di vendita ma vengono calcolati in base a una tariffa stabilita dall’ARERA, differente per area geografica e tipologia di utenti.

Infatti, Il territorio nazionale è stato suddiviso per i servizi di distribuzione e misura del gas nei seguenti ambiti tariffari:

Divisione Servizi di distribuzione e misura del gas
Nord Occidentale Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria
Nord Orientale Lombardia, Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna
Centrale Toscana, Umbria e Marche
Centro Sud-orientale Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata
Centro Sud-occidentale Lazio e Campania
Meridionale Calabria e Sicilia
Isolano Sardegna

Per concludere, il costo della componente relativa al trasporto e gestione del contatore è composto da:

  • una quota fissa €/anno, che si paga anche in assenza di consumo, per ogni punto di riconsegna attivo
  • una quota energia, espressa in €/Smc, riparametrata sull’effettivo consumo energetico di ciascun consumatore

Che cos’è la potenza o portata termica?

Che cos’è la potenza o portata termica?

Prima di tutto, con questo termine si indica la quantità di calore, misurata in kW, generata in una unità di tempo da un dispositivo alla massima potenza. Ogni apparecchio domestico che impiega del gas ha una specifica portata. Dalla somma delle singole potenze otteniamo la potenza termica complessiva di un impianto a gas.

Inoltre tale parametro non va confuso con tre valori riferiti al medesimo concetto di portata:

  1. massima (Qmax), oltre la quale un dispositivo può essere sottoposto per un breve lasso di tempo prima di rompersi
  2. minima (Qmin), coincide con la soglia di funzionamento oltre la quale l’apparecchiatura non è in grado di garantire l’efficienza delle sue prestazioni
  3. volumetrica, indica il volume di gas che passa nell’unità di tempo specifica e si misura in metri cubi all’ora

Se desideri ricevere maggiori informazioni in merito all’aumento potenza contatore gas e luce, visita il sito dell’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente a questa pagina.

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Info

Aggiornato su 5 Gen, 2024

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Matteo Bono

Redattore Energia

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