TTF prezzo gas: che cos’è e come si calcola?

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Sommario: Il TTF, dall’inglese Title Transfer Facility, è il mercato di riferimento europeo per il gas naturale e riunisce a livello nazionale e internazionale, produttori, società di stoccaggio, società di distribuzione di gas e operatori di rete. L’indice TTF è espresso in €/MWh e viene convertito in €/Smc moltiplicando quest’ultimo per un fattore di conversione pari a 0,0107. In questo articolo esploreremo nel dettaglio di che cosa si tratta e scopriremo perchè è importante per il mercato del gas.

TTF gas, indice PUN e prezzo di riferimento PSV sono solo alcune delle complicate sigle che appartengono al mercato energetico e che, talvolta, possono suscitare confusione. Sempre più presenti nelle formule di prezzo delle offerte proposte dai fornitori sul mercato, TTF, PUN e PSV sono indici che vengono utilizzati dalle società energetiche che forniscono energia elettrica e gas nello stabilire il prezzo della fornitura. Tramite calcoli che includono prezzi di riferimento, consumi e contributi fissi, i fornitori definiscono così il costo totale di una qualsiasi offerta luce e gas – destinata sia ai clienti del mercato di maggiore tutela sia ai clienti del mercato libero.

Vediamo allora cos’è l’indice TTF, qual è il prezzo TTF gas attuale e come questo venga adottato anche sul territorio italiano.

Cos’è e cosa significa TTF?

La sigla TTF sta per Title Transfer Facility – ovvero, il mercato di riferimento europeo per il gas naturale. Con sede in Olanda, il TTF gas Amsterdam rappresenta la piattaforma per eccellenza del mercato all’ingrosso del gas in Europa.

Mettendo in contatto produttori di gas nazionali ed internazionali, fornitori e operatori energetici, società di stoccaggio e società di distribuzione, il TTF è un vero e proprio punto di riferimento per la vendita e l’acquisto di gas per i paesi europei. Il rapporto continuo tra le differenti parti (e quindi il rapporto domanda-offerta che si instaura sulla piattaforma) consente di stabilire giornalmente il cosiddetto indice TTF gas. Ma di cosa si tratta?

L’indice TTF rappresenta il prezzo del gas di riferimento per tutti i paesi europei che hanno accesso al mercato virtuale. La compravendita tra produttori e fornitori in questa borsa comporta la definizione di prezzi “standard”, che vengono ritenuti di centrale importanza per i fornitori. Difatti, gli operatori italiani partono proprio dal prezzo TTF gas (nonché il prezzo di acquisto del gas) per stabilire solo successivamente un margine di profitto, nel momento in cui il gas viene venduto ai clienti finali.

Bisogna sottolineare che l’indice TTF gas riguarda il prezzo della materia prima al netto delle imposte, escludendo anche altri costi ed oneri come le spese di trasporto o di gestione del gas che vengono stabilite a livello nazionale e locale. Le quotazioni TTF gas sono espresse in €/MWh (l’unità di misura convenzionale di tutte le fonti di energia) e convertiti poi in €/Smc. Quest’ultimo è l’unità di misura standardizzata per il gas, che consente di rilevare in modo equo ed univoco la quantità di gas contenuta in un metro cubo in condizioni standard. Più nello specifico, una temperatura di 15°C e una pressione atmosferica pari a 1013,25 millibar.

Ovviamente, questo sistema di calcolo dell’indice e del prezzo di riferimento non è uguale per tutti i mercati. Difatti, nel resto del mondo sono presenti altri mercati energetici come il NYMEX – New York Mercantile Exchange o l’ICE – Intercontinental Exchange, punto di riferimento per altri paesi.

Il Prezzo del Gas TTF nel 2023

Il TTF gas prezzo e l’andamento dell’indice TTF variano nel tempo, a seconda di molteplici differenti fattori. Tra alcuni dei più comuni possiamo elencare:

  • la variazione del rapporto tra domanda e offerta di gas
  • le crisi, le tensioni e gli avvenimenti geopolitici di rilevanza internazionale
  • l’andamento dei prezzi di combustibili alternativi, come carbone o petrolio
  • la stagionalità dei consumi di gas (strettamente legati alle condizioni climatiche)
  • l’aumento dei volumi di gas reperibili sul mercato.

Ma come viene calcolato precisamente il prezzo TTF gas? Definito mensilmente, l’indice TTF viene calcolato misurando la media aritmetica di tutte le quotazioni giornaliere del mese corrente. Queste vengono raccolte e pubblicate da ICIS-Heren: la società che raccoglie giorno per giorno le quotazioni del TTF e che riporta per ciascun mese il valore dell’indice TTF.

Prezzi del gas TTF: cosa è successo nel 2023?

Nel 2023, i prezzi del gas TTF si sono ridotti notevolmente! Infatti, nel mese di gennaio l’indice TTF ammontava a 0,680 €/Smc mentre a febbraio è sceso a 0,576 €/Smc. Parliamo di valori molto più convenienti rispetto a quelli dello scorso anno, quando nel mese di settembre si raggiunse un picco di 2,019 €/Smc. Per il TTF gas oggi, dunque per il mese attuale, il valore indicizzato non è ancora stato calcolato da Heren.

L’attuale situazione internazionale, parecchio incerta, potrebbe causare ulteriori oscillazioni del prezzo di scambio del gas a livello europeo. Tuttavia, è da tempo che sempre più Paesi, proprio per far fronte a problemi che potrebbero ricorrere in un futuro, hanno cominciato a sviluppare progetti per la transizione energetica e per un più efficace sfruttamento delle risorse. In Italia un esempio sono il GSE o la società Terna – la cui attività è proprio rivolta alla transizione energetica, prediligendo l’utilizzo di fonti più sostenibili come il biometano o la ricerca per innovare la trasmissione energetica tramite rete.

In che modo e quali offerte gas seguono il TTF?

Alcune delle offerte proposte dai fornitori del territorio ai clienti italiani sono promo indicizzate secondo TTF. Cosa vuol dire?

Sul mercato si possono trovare due principali tipologie di piani tariffari: piani a prezzo fisso e piani a prezzo variabile.

  1. Con le tariffe a prezzo fisso, il costo per la componente della materia prima gas rimane invariato per un determinato periodo di tempo (solitamente per i primi 12 o 24 mesi di fornitura). Questo significa che, sottoscrivendo una promo di questo genere, è possibile programmare le proprie spese con maggiore sicurezza poiché si è a conoscenza con grande anticipo di quelli che saranno i costi per la propria fornitura domestica.
  2. Al contrario, con le tariffe variabili (dette anche a prezzo indicizzato) il prezzo della componente materia gas varia in relazione al prezzo all’ingrosso del gas naturale. Dunque, le spese per la propria fornitura di gas possono essere diverse di mese in mese poiché strettamente legate all’andamento del mercato.

Attualmente, le offerte a prezzo indicizzato sono numerosissime! Tuttavia, la maggior parte delle promo dedicate ai clienti privati e domestici non si basano sull’indice TTF, bensì sull’indice PSV. Quest’ultimo è il Punto di Scambio Virtuale – ovvero la media aritmetica delle quotazioni giornaliere relative allo scambio di gas sul mercato all’ingrosso italiano.

Bisogna infatti ricordare che, oltre ad un mercato europeo, i singoli paesi si rifanno ad un mercato nazionale – dove gli attori principali sono operatori e società italiane.

Tra le migliori offerte a tariffa variabile che seguono l’andamento dell’indice PSV italiano troviamo:

FORNITOREOFFERTAPREZZO

Pulsee LIMIT.E PSV +12 €/mese*
Edison World PSV + 0,05€/Smc*
A2A Smart PUN + 0.03200 €kWh*
Sorgenia Next Energy Sunlight PSV + 0,15 €/Smc*
Wekiwi Gas alla fonte PSV + 1.39 €/Smc*
Illumia Flex PSV + 0,10 €/Smc
Enel E-Light 0,735 €/Smc*

In tutti questi i casi, la spesa per la fornitura di gas consiste nel prezzo indicizzato (quindi il prezzo della materia prima gas nel mercato all’ingrosso), talvolta sommato ad un piccolo contributo da calcolare in base ai consumi effettuati. Quest’ultimo può coincidere con:

  • una FEE – cioè un contributo minimo da versare per la copertura dei costi del fornitore, che consente ai clienti di accedere al prezzo del gas alle condizioni vantaggiose del mercato all’ingrosso
  • lo spread gas – ovvero una quota calcolata sui consumi per coprire la differenza tra il prezzo di acquisto delle risorse e quello di vendita al cliente finale.

Nonostante l’indice PSV sia prediletto dai fornitori nel calcolo del prezzo gas Italia, alcune compagnie, tra cui Enel, utilizzano l’indice TTF per determinare il costo della fornitura.

La promo business di Enel

Enel Trend Gas Impresa offre per le imprese una promo business che segue l’indice TTFqa. Quest’ultimo viene determinato ogni trimestre secondo la media aritmetica delle quotazione trimestrali OTC, rilevate sempre dalla società Heren, con riferimento al secondo mese solare antecedente il medesimo trimestre. Con Trend Gas Impresa, la spesa per la fornitura di gas viene calcolata secondo la seguente formula: prezzo di costo della materia prima gas (TTF) + contributo al consumo (α) pari a 0,2 €/Smc – fisso per i primi 12 mesi della fornitura.

Quali sono le differenze tra TTF Spot e Future?

Come abbiamo capito, il Title Transfer Facility è una piattaforma virtuale grazie alla quale le parti coinvolte nel mercato energetico del proprio Paese possono acquistare o vendere gas. Quest’ultimo infatti, essendo un bene fungibile (ovvero uguale indipendentemente dal suo produttore) è oggetto di scambio sul mercato e sulla borsa.

Proprio qui la compravendita di gas può avvenire secondo differenti accordi, tra i cui possiamo indicarne due principali:

  1. il contratto a prezzo Spot
  2. il contratto a prezzo Future.

Il TTF Spot è il prezzo di riferimento per il gas che viene acquistato e consegnato a breve termine. Cosa significa? Il produttore dal quale un fornitore o una società ha acquistato una certa quantità di gas provvederà immediatamente alla sua consegna, solitamente tramite un contratto Day Ahead – ovvero, con consegna il giorno seguente.

Il TTF Future, invece, si riferisce al prezzo per la compravendita e lo scambio di gas nel lungo periodo. In questo caso, il prezzo per la materia prima viene concordato (secondo stime e previsioni) nel momento in cui si formalizza il contratto; tuttavia, il pagamento e la consegna del gas vengono effettuati solo in un secondo momento, in data precedentemente fissata nell’accordo.

Facendo un confronto tra i due contratti, quello che prevede un prezzo Future è sicuramente più sicuro. Tramite un accordo di questo tipo le aziende, così come i governi, possono beneficiare di una maggiore stabilità e sicurezza per la fornitura di gas – poiché maggiormente protetti dalle oscillazioni delle quotazioni.

Allo stesso modo, l’incertezza del lungo periodo comporta una più grande esposizione alle speculazioni di mercato.

TTF e PSV che differenze ci sono?

TTF e PSV sono due indici molto importanti nel mercato energetico che, come abbiamo visto, sono il punto di partenza nella definizione del prezzo delle offerte gas formulate dai fornitori. Ma qual è la differenza?

Mentre il TTF è il prezzo indicizzato a livello europeo, il PSV è il risultato degli scambi e della compravendita di gas tra soli attori nazionali. Dunque, è il cosiddetto prezzo all’ingrosso a cui i fornitori italiani fanno riferimento.

Sulla piattaforma olandese TTF, le parti coinvolte nello scambio sono numerose e la quantità stessa di materia prima scambiata è nettamente superiore. Questo perché, oltre all’Italia, ci sono tanti altri Paesi che partecipano allo scambio: Germania, Francia, Norvegia, Spagna, ecc.

Che cos'è il PSV?

Il PSV (Punto di Scambio Virtuale) è invece l‘hub dedicato allo scambio di gas in Italia e viene gestito dalla società Snam, che si occupa del trasporto dei gasdotti sul territorio italiano. Su questa piattaforma il gas viene venduto ed acquistato al prezzo regolato dagli scambi che avvengono nella Borsa del gas nazionale italiana, gestita dal GME – Gestore dei Mercati Energetici.

Come viene calcolato il PSV? Il valore dell’indice (ovvero il prezzo del gas scambiato sulla Borsa Italiana del gas) si ottiene calcolando la media aritmetica dei prezzi giornalieri all’ingrosso. Questi, così come avviene per il TTF gas, vengono espressi in €/MWh e solo successivamente trasformati in €/Smc – lo Standard metro cubo gas.

Nonostante siano indici differenti, le dinamiche di scambio sulla borsa TTF di Amsterdam hanno ripercussioni anche sull’indice di matrice italiana. Di seguito una tabella in cui riportiamo i valori dei due indici negli ultimi mesi:


MESE

INDICE TTF

INDICE PSV
Maggio 2023 0,608 €/Smc 0,32398 €/Smc
Febbraio 2023 0,608 €/Smc 0,576 €/Smc
Gennaio 2023 0,680 €/Smc 0,732 €/Smc
Dicembre 2022 1,268 €/Smc 1,247 €/Smc
Novembre 2022 0,975 €/Smc 0,975 €/Smc
Ottobre 2022 0,850 €/Smc 0,835 €/Smc
Settembre 2022 2,019 €/Smc 1,963 €/Smc
Agosto 2022 2,379 €/Smc 2,498 €/Smc

Come si può notare, i due indici hanno valori molto simili, con differenze minime di pochi centesimi.

L’indice PFOR (TTFqa)

Un altro indice molto importante che potremmo definire intermedio è il Pfor: un indice che si basa sul valore del TTF ma che viene utilizzato per un aggiornamento trimestrale del prezzo del gas naturale.

Il Pfor coincide con il TTFqa – uno degli standard di riferimento (e di indicizzazione) più diffusi tra i paesi europei e attualmente utilizzato da alcuni fornitori del mercato libero. La sigla TTFqa sta per Title Transfer Facility Quarter Ahead e, al contrario del TTF definito mensilmente, viene stabilito ogni tre mesi nel mercato olandese.

Il Pfor dal 1° Ottobre 2022 non è più l’indice di riferimento di ARERA per le quotazioni del gas. Nonostante il suo calcolo anticipato consentisse ai clienti di conoscere le spese previste anche per i mesi successivi, l’Autorità di Regolazione Energia Reti Ambiente ha optato per la sua sostituzione con l’indice PSV. In questo modo, la frequenza di aggiornamento del prezzo è aumentata, essendo questa calcolata sulla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV Italiano (con frequenza mensile).

Quale valore segue il prezzo del gas in Italia e perché?

Il valore del prezzo del gas in Italia segue l’indice PSV, sia nel mercato di maggior tutela sia nel mercato libero. Infatti, diventa molto più responsabile avere come punto di riferimento un indice che viene stabilito secondo le dinamiche del mercato energetico italiano e solo influenzato da quelle del mercato internazionale.

Fino a poco tempo fa l’indice di riferimento era il Pfor che, come abbiamo visto, veniva calcolato a partire proprio dal TTF olandese. Tuttavia, la situazione dello scorso anno, insieme ai rincari e alle tensioni nel territorio europeo, hanno portato l’ARERA a prendere una decisione: seguire il PSV.

Il PSV: un indice molto reattivo alla borsa.

Il PSV, a differenza del Pfor, è un indice molto più reattivo alla Borsa nazionale del gas, poiché non viene più aggiornato trimestralmente bensì mensilmente. Nonostante ciò, essendo questo un cambiamento recente, sono ancora differenti i fornitori che sul mercato dispongono di offerte con prezzo calcolato secondo l’indice Pfor. Un esempio è proprio l’offerta business Enel vista poco sopra.

A questo punto, in seguito a questa sostituzione, è molto probabile che i fornitori cominceranno a sostituire gradualmente l’indice Pfor con l’indice PSV, così da garantire una maggiore trasparenza ai loro clienti.

Dove trovare tutti gli aggiornamenti sul TTF

Un aspetto positivo delle promo con prezzo indicizzato secondo TTF gas è sicuramente la possibilità di tenere monitorate le oscillazioni delle sue quotazioni in borsa, conoscendo il suo valore in qualunque momento lo si desideri.

Per i più esperti, visionare gli aggiornamenti sul TTF gas è possibile visitando siti ufficiali dedicati al Title Transfer Facility – così da monitorare variazioni, aumenti o ribassi delle quotazioni europee del gas.

In alternativa, è possibile accedere alle pagine di fornitori italiani come A2A che dispongono di una sezione dedicata proprio ai differenti indici energetici. Qui, oltre a trovare una spiegazione molto approfondita sul calcolo e sull’utilizzo di questi indici, vengono riportati anche i valori mensili dell’indice.

Ricordiamo che, così come è possibile controllare l’andamento dell’indice TTF gas, è possibile seguire le variazioni anche degli indici italiani PSV e PUN.

L’indice PUN

Così come per il gas, in Italia è presente anche un indice di mercato relativo all’energia elettrica: l’indice PUN.

Che cos'è il PUN?

Il PUN – Prezzo Unico Nazionale, indica il prezzo all’ingrosso della componente prima energia scambiata tra produttori, società e fornitori italiani. Siamo infatti nel mercato nazionale della Borsa Elettrica Italiana, piattaforma di riferimento per lo scambio e la compravendita di energia a livello nazionale.

Il funzionamento della Borsa Elettrica Italiana è molto simile a quello del mercato TTF; l’ente, sulla base della quantità di energia prodotta, dei prezzi locali e del rapporto domanda-offerta, stabilisce un costo medio all’ingrosso. Quest’ultimo varia giornalmente, influenzato dall’andamento del mercato, dal costo delle energie alternative (energie rinnovabili, petrolio o gas) e dagli avvenimenti geopolitici nazionali e non, rilevanti per il nostro Paese.

Per consultare le quotazioni prezzo TTF gas in tempo reale, visita questa pagina.

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Info

Aggiornato su 29 Giu, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Daniele Tarantino

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