Quali sono i documenti necessari per cambiare residenza?

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Sommario: Hai acquistato o affittato una nuova casa e sei in procinto di trasferirti? Allora dovresti conoscere bene tutte le informazioni inerenti al cambio residenza documenti, nonché quelle relative a tempistiche, costi, modalità e requisiti per presentare la domanda.

documenti cambio residenza

Inoltre, un aspetto importante durante il trasferimento nella nuova dimora riguarda anche la gestione delle utenze luce e gas, che avremo modo di trattare in questo articolo. Dunque, approfondiamo meglio tutte le informazioni legate al cambio residenza documenti e i vari passaggi per portare a termine la pratica.

Cambio residenza: quali sono i documenti principali per la procedura?

Veniamo subito al fulcro del nostro articolo, ossia la questione cambio residenza documenti. Per presentare correttamente la domanda occorre:

  • Modulo di cambio residenza, scaricabile dal sito del Comune e da compilare in tutti i campi richiesti.
  • Documento d’identità e tutti i dati anagrafici di ogni componente del nucleo familiare.
  • Informazioni sulla patente di guida e le targhe dei veicoli intestati.

Nel caso della carta d’identità, questa serve principalmente per effettuare il riconoscimento dei richiedenti. Dunque, non vige l’obbligo di aggiornarla con il nuovo indirizzo di residenza.

Una volta chiariti quali sono i documenti per cambio residenza, esaminiamo i requisiti necessari per presentare la domanda.

REQUISITI NECESSARI PER IL CAMBIO RESIDENZA

  • Avere compiuto almeno 18 anni d’età, risultando quindi maggiorenni.
  • Essere iscritti all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune.
  • Risultare iscritti all’AIRE in caso di residenza ubicata all’estero.

In caso di nucleo familiare con minori si occuperà della procedura il componente che esercita la genitorialità o la tutela.

Scopri la differenza tra voltura e subentro, due operazioni che, come vedremo più avanti, potrebbero esserti molto utili in caso di cambio residenza: clicca sul link per saperne di più.

Cambio di residenza documenti: a chi bisogna presentare la domanda?

Una volta preparati i documenti cambio residenza, la domanda deve essere inviata, con gli allegati richiesti, all’Anagrafe del Comune, attraverso le seguenti modalità:

  • Fisicamente, recandoti presso l’ufficio di competenza territoriale.
  • Per posta con raccomandata.
  • Tramite indirizzo di posta elettronica certificata.
  • Via fax.
  • Piattaforma online del sito dell’Anagrafe.

Il trasferimento della residenza va comunicato anche a tutti gli uffici, società ed enti con cui hai rapporti, come ad esempio:

  • La banca.
  • L’istituto assicurativo.
  • Datore di lavoro ed enti che hanno a che fare con il tuo impiego (INPS, INAIL, ecc.).
  • Medico di base.
  • Agenzia dell’Entrate, per quanto riguarda il pagamento del canone RAI.
  • Al tuo fornitore di luce, gas e servizi idrici.

Infatti, in merito a quest’ultimo, potrebbe essere necessario avviare procedura specifica, come la voltura acqua o il subentro luce e gas. Nei successivi paragrafi approfondiremo proprio la gestione delle utenze energia durante il cambio residenza.

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Residenza e domicilio: quali sono le differenze

Infine, prima di raccogliere e compilare i documenti necessari per cambio residenza, è doveroso precisare la distinzione tra residenza e domicilio.

L’articolo 43 del Codice Civile indica la residenza come il luogo in cui l’individuo vive in modo abituale e stabile. Invece, il domicilio identifica un posto in cui il soggetto si reca esclusivamente per affari ed interessi. Stando a quanto detto la residenza, per legge, deve essere stabilita nel Comune in cui si vive abitualmente per accedere a servizi demografici e legati alla territorialità in cui si vive, come:

  • Ricezione di certificati da parte dell’Ufficio Anagrafe territoriale.
  • Iscrizione alla lista elettorale del Comune.
  • Competenza degli organi giudiziari.
  • Adempimenti di matrimonio.
  • Assegnazione del medico di base o pediatra.
  • Ricezione di altre comunicazioni o documenti.

Dunque, non è possibile dichiarare una residenza in un luogo dove non si vive in maniera stabile e abituale, in quanto si andrebbe incontro a pesanti sanzioni amministrative.

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Quali documenti servono per attivare le utenze luce e gas quando si cambia residenza?

Proseguendo con l’argomento cambio residenza documenti, adesso ci occuperemo nello specifico di ciò che riguarda l’attivazione delle utenze luce e gas.

Prima di tutto, sappi che non è possibile in alcun modo trasferire la tua attuale offerta presso un’altra abitazione. Dovrai quindi presentare un modulo di chiusura contratto al tuo fornitore per poi riattivarne uno nuovo correlato alla futura residenza. Ci sono diverse tipologie di operazioni che puoi svolgere in base alla situazione:

  • Voltura luce e gas, qualora nella nuova casa il contatore sia attivo e tu decida di mantenere la tariffa degli inquilini che la abitavano precedentemente.
  • Subentro gas e luce: da richiedere nel caso in cui sia presente un contatore utilizzato in precedenza, ma che al momento del trasferimento risulti disattivato. Se invece il misuratore è presente, ma occorre attivarlo per la prima volta, si tratta di una nuova attivazione gas e luce.
  • Allaccio luce e gas, nel caso in cui nel nuovo immobile non vi sia né il contatore né l’allacciamento dell’impianto alla rete distributiva.

Esaminiamo nel dettaglio la documentazione necessaria per eseguirle.

Documenti per la voltura gas e luce

La voltura gas e luce consiste nel cambiare l’intestazione del contratto luce e gas. Dunque, se stai per entrare in un immobile in cui vi è un contatore collegato ad un contratto di fornitura in essere, stipulato dai precedenti inquilini o proprietari, per mantenerlo attivo non ti resta che intestarlo a tuo nome. Così facendo non subirai alcuna interruzione del servizio, poiché il tutto avviene in piena continuità.

Per avviare la pratica, devi rivolgerti al gestore dell’offerta che copre la tua utenza, inviando un modulo apposito, con allegata la seguente documentazione:

  • Dati anagrafici, ovvero nome, cognome e codice fiscale del nuovo titolare.
  • Indirizzo di residenza e quello di recapito delle bollette.
  • Numero di telefono e indirizzo e-mail.
  • IBAN se intendi attivare la domiciliazione bancaria.
  • Indirizzo di fornitura.
  • Codici POD e/o PDR, che identificano in modo univoco rispettivamente l’utenza della luce e del gas. Li trovi sul contatore oppure su una bolletta del precedente inquilino/proprietario.
  • Dati catastali dell’unità abitativa.
  • Lettura del contatore facoltativa.
  • Dichiarazione o atto che attesti il titolo di occupazione dell’immobile.
  • Eventuale certificato di morte in caso di voltura mortis causa, in seguito al decesso del precedente intestatario.

I tempi previsti per il cambio d’intestatario dell’utenza sono di circa 5 giorni lavorativi.

In alternativa, puoi anche effettuare la voltura con contestuale cambio del provider, mediante un’unica domanda. Difatti, l’ARERA, attraverso apposita delibera ha semplificato la gestione delle pratiche energetiche da parte degli utenti, introducendo tale novità.

Desideri saperne di più sull’operazione per modificare l’intestazione delle bollette? Leggi il nostro approfondimento per capire meglio a chi a chi spetta la voltura delle utenze.

Subentro gas e luce e nuova attivazione: i documenti

Come già anticipato, il subentro riguarda la riattivazione di un contatore utilizzato in precedenza ma in disuso al momento del cambio residenza (o in qualsiasi altro caso). Tale pratica comporta quindi la sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura con la società di vendita da te selezionata.

I documenti da presentare sono gli stessi previsti per la voltura. Cambiano invece le tempistiche, che prevedono l’attivazione della nuova fornitura in:

  • 7 giorni lavorativi circa per l’utenza luce.
  • 10 giorni lavorativi circa per il servizio gas.

Per scoprire il costo del subentro ti invitiamo alla lettura del nostro approfondimento dedicato.

A differenza di quanto avviene per il subentro, se il contatore risulta installato nella nuova casa ma mai utilizzato si può semplicemente richiedere una nuova attivazione. Dunque, tutto quello che devi fare è rivolgerti al fornitore di tuo interesse e attivare la tariffa più in linea con le tue esigenze.

Nuovo allaccio luce e gas: ecco la documentazione

Il nuovo allaccio luce e gas deve essere richiesto nel caso in cui nella nuova residenza manchi un contatore luce e gas e quindi il collegamento alla rete di distribuzione. Per avviare i lavori di posa e connessione dell’impianto devi rivolgerti al fornitore che propone l’offerta da te prescelta, da attivare presso l’abitazione.

Ecco la documentazione da produrre:

  • Dati anagrafici.
  • Copia del documento d’identità.
  • Codice fiscale.
  • Indirizzo di fornitura.
  • Indirizzo di residenza (solo se questo è diverso dal primo).
  • Dati catastali relativi all’immobile da allacciare.
  • Atto di notorietà che attesti la regolare detenzione della nuova casa.
  • Potenza da impiegare nel caso dell’energia elettrica (normalmente per i contratti energia ad uso domestico si richiede pari a 3 kW).
  • Destinazione d’impiego del gas, tra riscaldamento, uso cucina e acqua calda sanitaria.
  • Coordinate bancarie se desideri l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente.

Una volta ottenute queste informazioni, il fornitore provvederà nell’arco di tempo di 2 giorni lavorativi ad informare il distributore locale di competenza. Questo ti ricontatterà per stabilire data e orario di un sopralluogo, necessario per organizzare i lavori. Eseguite le doverose verifiche, ti sarà inviato il preventivo per le lavorazioni. Se lo accetterai potrà iniziare la fase di installazione del contatore.

Le tempistiche per la realizzazione dell’impianto variano in base alla complessità degli interventi, che possono essere semplici o complessi. Nel primo caso i lavori si concluderanno entro 10 giorni lavorativi, mentre nel secondo si potrebbero protrarre fino a 60 giorni lavorativi.

I costi e le tempistiche associati al cambio residenza

Tornando all’argomento cambio residenza documenti, la procedura è completamente gratuita e deve essere presentata entro 20 giorni dalla data del trasferimento. Una volta effettuato il trasferimento, il nuovo Comune di residenza, per accertare la veridicità di quanto hai dichiarato, avvierà dei controlli che si concluderanno entro 45 giorni. Al termine delle dovute verifiche:

  • Nel caso in cui sia tutto in regola non ti sarà comunicato nulla.
  • Qualora siano state rilevate delle anomalie ti sarà inviata una comunicazione di rigetto.

Laddove si verificasse la seconda situazione puoi presentare una richiesta di annullamento dell’istanza con comprovate motivazioni nel tempo massimo di 10 giorni. Invece, se il nuovo Comune ti fa notare l’assenza di parte della documentazione obbligatoria da presentare puoi provvedere a inviarla entro 90 giorni.

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Ultima modifica il 4 novembre 2024 alle ore 15:46

Arianna Lampitiello

Arianna Lampitiello

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