Laureata in Msc Marketing al King's College London, con triennale in Economics & Management presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Attualmente lavora nel team SEO di Papernest, dedicandosi anche alla redazione di articoli per Prontobolletta.
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Questa guidasulconsumocondizionatore vuole essere di supporto a tutti coloro che desiderano usufruire del comfort di questo dispositivo e stanno valutando di acquistarne uno nuovo oppure di sostituire un vecchio impianto ormai poco efficiente.
Spesso associato all'idea di apparecchio dispendioso, in realtà un acquistobenponderato e un impiegosmartdelclimatizzatore consentono di contenere la spesa energetica, senza rinunciare ai suoi benefici.
Fortunatamente oggigiorno sul mercato si trovano modelli e tecnologie per ogni esigenza e portafoglio. Però, per una scelta consapevole è indispensabile informarsi a dovere non solo su quanto consuma un condizionatore, ma anche sulle varie tipologie con rispettivi pro e contro.
Quindi nei prossimi paragrafi esploreremo il tema del consumo condizionatore, andando a scoprire i seguenti punti:
il funzionamento dell'apparecchio
i consumi e i costi del condizionatore
quale condizionatore convienescegliere
comerisparmiareinbolletta con il condizionatore
i vantaggi e gli svantaggi delle diverse tipologie di climatizzatori
la manutenzione, la pulizia e i guasti più frequenti del condizionatore
Condizionatore: come funziona?
Prima di vedere quanto consuma un condizionatore, soffermiamoci su comefunziona di preciso l'ariacondizionata nelle nostre case.
L'apparecchio per rinfrescare e deumidificare gli ambienti sfrutta i principifisici dei fluidi. A seconda della temperatura e della pressione alla quale sono sottoposti, questi possono trovarsi allo stato solido, liquido o gassoso. In particolare, nel passaggio da liquido a gassoso, il fluido assorbe calore dall'ambiente, per poi liberarlo nel processo inverso.
Il fluido impiegato nel condizionatore dell'abitazione è un liquidorefrigerante, che passa all'interno dei tubi dell'impianto. In seguito al calo di pressione, questo evapora prima di raggiungere la parte interna del dispositivo, lo split. Così facendo assorbeilcalore della stanza da raffreddare.
Dopodiché, il gas ritorna al compressore che lo comprime nell'unitàesterna, ossia il motore dell'apparecchio, affinché torni allo stato liquido e liberiil calore all'esterno. A questo punto, il liquido è pronto per ripetere il ciclo illustrato.Le due unità sono collegate tra di loro da un circuitoidraulico.
l'aria del locale passa tramite lo split e scambia calore con il fluido refrigerante che evapora sottraendo il calore
l'aria all'esterno passa attraverso l'unità esterna e viene utilizzata per espellere il calore dall'ambiente interno.
Invece, il procedimento di deumidificazione consente di ridurre il grado di umidità presente nell'aria attraverso la condensa. Quando è impostato in tale modalità, il climatizzatore aspira l'aria dall'ambiente e tramite il liquido refrigerante spinto dal compressore nella serpentina a bassa temperatura, la raffredda fino a far condensare l'acqua in essa contenuta. Una volta estratta l'umidità, l'aria viene poi immessa nella stanza, mentre l'acqua viene smaltita all'esterno con apposito tubo di scarico.
Consumi e costi di un condizionatore
Quantoconsumauncondizionatore e quali sono i costi correlati?
La scelta del modello è un requisito fondamentale per abbattere i consumi ed evitare sorprese in bolletta. A prescindere dalla tecnologia di interesse, è sempre preferibile optare per apparecchiconclasseenergeticasuperioreallaA. Questo perché oltre alla riduzione delle emissioni di CO2, consumano decisamente meno.
A tale scopo è bene consultare le etichetteenergetiche, che sono di duetipologie differenti:
climatizzatorimonoblocco, sia fissi che portatili, composti da un solo apparecchio collocato all'interno dell'unità da condizionare. Oltre alla classe energetica, per tali dispositivi trovi il valore EER, ossia l'indice di efficienza energetica in modalitàraffreddamento e la sigla COP, che invece fa riferimento al coefficiente di rendimento della funzionalità di riscaldamento, se presente
climatizzatorisplit, costituiti da due unità, una interna e l'altra esterna al locale alla stanza da climatizzare. L'etichetta riporta il parametro SEER, ovvero l'indice di efficienzaenergeticastagionale in modalità raffreddamento e la dicitura SCOP. Quest'ultimo, riferibile al riscaldamento, viene calcolato su tre fasce climatiche europee classificate come più calde, medie e più fredde.
Oltre a questi indicatori, sulle etichette figurano altri datiutili per capire quale climatizzatore consuma meno:
la potenza nominale espressa in kW
il consumo condizionatore kWh/anno
il consumo condizionatore all'ora nella modalità di funzionamento selezionata
il grado di rumorosità espresso in decibel.
A titolo di esempio, il consumocondizionatore12000BTUinverter, con classe di efficienza energetica A++, COP 4.1 e SEER 7.6, è pari a 161kWh annui in modalità raffreddamento. Mentre quello di un vecchio apparecchio in classeD secondo etichetta equivale a 243kWh.
Invece, se ti stai chiedendo quantoconsumauncondizionatoreinun'ora, possiamo fare l'esempio di un modello base portatile classe A+++ e capacità di raffreddamento 8300 BTU/h In questo caso il consumo stimato è di 0,8 kWh/60minuti, tuttavia quello effettivo dipende dalla modalità di impiego e dal luogo in cui l'apparecchio è utilizzato.
Infine, per il calcolo del consumocondizionatoreineuro, dovrai fare riferimento al prezzo della componenteenergia applicato dal tuo gestore elettrico. Se non sai come individuarlo ti consigliamo la lettura della nostra guida su come leggere la bolletta e scoprire tutte le voci di spesa.
Quale condizionatore conviene scegliere?
Se hai deciso di acquistare un condizionatore, la scelta del modello più appropriato va ben ponderata. Questo principio vale un po' per tutti gli elettrodomestici di casa, così come per la cucina a induzione. Il mercato offre un'ampia gamma di soluzioni in grado di soddisfare diverse esigenze e budget. Di conseguenza, parti dall'analisi delle tue necessità e dell'uso che ne farai.
Ad esempio, quantestanze intendi raffrescare? Comeèstrutturatal'unitàabitativa? Se parliamo di una sola stanza, un condizionatore portatile potrebbe essere più che sufficiente, mentre se disponi di una metratura estesa, magari su più livelli, un impianto fisso è maggiormente indicato. Da qui potrai iniziare a ragionare anche sul numero delle unitàinterne da installare, orientandoti verso mono o multi-split.
E ancora se intendi fruire dell'ariacondizionata per più ore in modo consecutivo, mantenendo il fresco e al tempo stesso abbassando il consumo condizionatore, la tecnologia inverter potrebbe fare al caso tuo. Al contrario, se il tuo obiettivo è quello di raffrescare velocemente una camera per poche ore, l'on-off potrebbe risultare più conveniente.
Un ulteriore elemento da valutare riguarda le funzionalità dell'impianto. A seconda della zona climatica e del grado di coibentazione dell'immobile, oltre alla modalità di raffreddamento e deumidificazione, potresti avvalerti di quella relativa al riscaldamento optando per un apparecchioreversibile.
Insomma, come avrai capito le opzioni a tua disposizione sono tante e questo ti consente di selezionare la formula su misura più adatta a te. Ma se l'indecisione regna, puoi chiedere l'aiuto di un professionista, che attraverso una consulenza esperta, ti illustrerà le soluzioni praticabili, nonché i pro e contro di ognuna.
Nel successivo paragrafo approfondiremo un altro aspetto da non trascurare, ovvero quello del risparmio. A fronte dell'aumento della bolletta dell'energia riscontrato negli ultimi mesi da tutti i consumatori, ridurre il consumo condizionatore puntando su un utilizzo intelligente dello stesso è un'ottima idea.
Scopri come leggere i consumi del tuo contatore luce.
Risparmiare in bolletta: come farlo con il condizionatore
Adottando il buon senso è possibile risparmiareinbolletta senza rinunciare all'impiego del condizionatore nella calda stagione estiva oppure per il riscaldamento. Ecco qualche spunto utile:
la prima accortezza consiste nel nonabusare della disponibilità dell'apparecchio, utilizzandolo in modo smart. Ciò significa nonraffreddareeccessivamente l'ambiente, impostando temperature troppo basse. A volte tre gradi in meno di differenza con l'esterno offrono già un buon refrigerio
in più, ciò che risulta più opprimente nelle estati afose è l'elevatotassodiumidità, che amplifica la percezione del caldo. In queste circostanze basta attivare il condizionatore in modalitàdeumidificazione, che comporta un minordispendio energetico rispetto al raffrescamento
optare per la tecnologiainverter solo se si prevede un usoprolungato dell'aria condizionata nei locali dell'immobile. In caso contrario l'investimento iniziale risulterà sproporzionato rispetto alle reali esigenze di condizionamento
sfruttare il Bonuscondizionatori sotto forma di detrazione fiscale per l'acquisto o la sostituzione di un vecchio impianto con uno a risparmioenergetico
nonsottovalutare le regolari operazioni di pulizia e manutenzione che permettono di prevenire eventuali malfunzionamenti e guasti, godere di prestazioni efficienti e bandire gli sprechi energetici
dimensionarecorrettamentel'impianto, tenendo conto della superficie finestrata, della metratura degli ambienti e dell'esposizione. Un impianto sottodimensionato lavorerà di più per raggiungere la temperatura auspicata, quindi aumenterà il consumo di energiaelettrica, così come il rischio di usura. Al contrario, sovrastimarelapotenzarenderàdifficoltosa la deumidificazione dell'ambiente, poiché il climatizzatore raggiungerà troppo rapidamente la temperatura desiderata.
Tutti questi comportamenti e azioni virtuosi per ridurreilconsumocondizionatore potrebbero essere vanificati da una tariffa luce poco competitiva. Se questo è il tuo caso, non perderti la nostra guida sul cambio del fornitore dell'energia elettrica e inizia subito a risparmiare!
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Tipologie di climatizzatori: vantaggi e svantaggi
Vediamo ora quali sono le tipologiediclimatizzatori più comuni sul mercato e i vantaggi e svantaggi correlati. Nel dettaglio prendiamo in esame:
condizionatoreportatilemonoblocco: leggero e compatto, è costituito da un unico volume che racchiude in sé tutti i componenti necessari per il funzionamento. Il punto di forza più rilevante è l'assenza di unitàdainstallareall'esterno, tuttavia resta la necessità di smaltire il calore tramite apposito tubo di scarico. È un'opzione da considerare per le seconde case o quando l'installazione di un modello fisso a parete non è praticabile. La criticità dei condizionatori portatili è rappresentata dal loro rendimento, decisamente inferiore rispetto ai tradizionali
condizionatoreon-off: è meno costoso dell'inverter, ma consumapiùenergia. Fin dall'accensione il dispositivo raggiunge la massimapotenza, che spesso risulta superiore rispetto a quella che servirebbe per rinfrescare l'ambiente. Il pro di questa tecnologia è dato dalla velocitàdiraffreddamento della stanza
condizionatoreinverter: questo modello consente di impostare una temperatura di riferimento e la potenza dell'apparecchio si autoregola, in modo graduale, in funzione del raffreddamento conseguito. In sostanza, dopo qualche ora di accensione, l'energia elettrica impiegata è quella sufficiente a mantenere stabili le condizioni di benessere desiderate. Se da un lato il prezzo di acquisto può essere elevato, dall'altro questa tipologia assicura un notevole risparmioenergetico
climatizzatore a pompa di calore: è una soluzione flessibile, indicata che per chi desidera raffrescare e riscaldare la propria abitazione avvalendosi di unsoloimpianto, adatto a tutte le stagioni.
La versatilità degli impianti di climatizzazione si riflette anche nel tipodiinstallazione. Le modalità a disposizione sono tre:
aparete: permette di sfruttare in modo ottimale lo spazio domestico condizionato poiché garantisce il minimo ingombro
apavimento: è indicata in presenza di soffitti bassi. Il flusso di emissione dell'aria può essere orientato tramite lamelle regolabili
asoffitto: diffonde l'aria condizionata in modo omogeneo ed è preferibile quando si ha bisogno di spazio libero a pavimento o a parete.
Manutenzione: pulizia e guasti più frequenti del condizionatore
La manutenzione del condizionatore è un'operazione fondamentale che non va trascurata se desideri allungare la vita e l'efficienza dell'apparecchio, risparmiando sul costo kWh della tua bolletta luce.
In quest'ottica, il primo passo da compiere consiste nella pulizia, ponendo particolare attenzione ai filtri che, se sporchi o ostruiti, comportano uno sprecodienergia e influiscono negativamente sulla qualitàdell'aria immessa nell'ambiente. Dopo averli lavati con sola acqua, si lasciano asciugare avendo cura di non esporli direttamente alla luce del sole, per poi reinserirli all'interno dell'unità.
Il nostro consiglio è quello di effettuare la pulizia periodicamente, prima di riavviare il condizionatore dopo un periodo di inattività. Questa attività ti permetterà anche di ridurre al minimo il verificarsi di problematiche e anomalie, che tuttavia sono sempre in agguato. Ad esempio tra le piùcomuni troviamo:
la valvola di espansione guasta
la formazione di ghiaccio nell'evaporatore
l'intasamento del circuito di raffreddamento
l'emissione di rumori anomali
il compressore guasto
la quantità di refrigerante non corretta.
In queste circostanze, meglio evitare il fai da te e ricorrere all'aiuto di un tecnico specializzato, che laddove fosse necessario, potrà riparare o sostituire i componenti danneggiati.
Per ulteriori consigli sul consumo condizionatori, ma non solo, ti invitiamo a visitare il sito ufficiale ENEA, l'Agenzia Nazionale per l'Efficienza Energetica, a questo link. Qui trovi validi suggerimenti per contrastare il caro energia e risparmiare in bolletta, oltre a informazioni utili sulle agevolazioni fiscali.
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