Gas Naturale Liquefatto! Cosa cambia rispetto al GPL

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Sommario: Tra le varie tipologie di carburante a disposizione al giorno d’oggi, è possibile ricorrere anche a quella del Gas Naturale Liquefatto. Infatti, dati gli enormi sviluppi tecnologici, è possibile disporre di macchinari rapidi e vantaggiosi per la conversione delle materie prime in carburanti e forniture energetiche anche molto innovative, ecologiche e semplici da trasportare.

Il gas in forma liquida è tra le risorse energetiche più versatili e può rappresentare un punto di svolta anche per tutte quelle aziende che necessitano di un elevato fabbisogno di energia annuale.

Esistono delle differenze specifiche tra il Gas Naturale e quello liquefatto, che li distinguono in termini di durata, processi di lavorazione, costi e modalità di approvvigionamento. Quello che è certo, è che grazie alle tecniche di lavorazione avanzata del gas naturale, oggi, si può davvero disporre di qualsiasi tipologia di fornitura che si desideri.

In questa guida, troverai tutte le informazioni utili sull’innovativo carburante liquefatto, e in particolare su:

  • Gas Naturale Liquefatto (GNL): Di cosa si tratta?
  • Come viene trasportato il GNL in Italia?
  • Quali sono le differenze tra Gas Naturale liquefatto e il GPL?

Gas Naturale Liquefatto (GNL): Di cosa si tratta?

Questo tipo di carburante deriva dalla lavorazione del Gas Naturale che viene sottoposto ad alcune procedure specifiche. Infatti, dopo alcuni trattamenti di depurazione e disidratazione, la materia prima viene sottoposta a successive fasi di raffreddamento e condensazione che forniscono come risultato quello di un carburante altamente efficace che si presenta allo stato liquido.
gas liquefatto
Le fasi della liquefazione Gas Naturale che portano alla realizzazione ultima della futura fornitura energetica, possono essere riassunte in questo modo:

Le fasi per la realizzazione del GNL Gas:

  • Estrazione del Gas Naturale;
  • Trattamento: che comprende la rimozione di anidride carbonica e acido solfidrico, la successiva disidratazione e la rimozione di materiali dannosi come il mercurio;
  • La fase di preraffreddamento;
  • L’estrazione e il frazionamento di eventuali componenti pesanti;
  • La liquefazione;
  • Lo stoccaggio dell’ormai divenuto GNL;
  • Il caricamento delle navi metaniere per il successivo smistamento.

GNL è l’acronimo che contraddistingue questo tipo di gas e deriva dall’inglese liquefied natural gasDunque, il GNL è una miscela di idrocarburi che si presenta alla fine del processo di lavorazione come un fluido inodore e incolore, quasi della stessa densità dell’acqua. Questa miscela è costituita prevalentemente da metano (90-99% del totale) e da altri componenti secondari quali l’etano, il propano e il butano.

I processi di lavorazione che permettono di trasformare del gas naturale al suo stato originario in forma liquida, iniziano a manifestarsi attorno agli anni venti del Novecento quando vennero sperimentate le prime tecniche di liquefazione dell’aria. Il Gas Naturale liquefatto consolidò il suo utilizzo dagli anni quaranta del Novecento, grazie all’intervento degli USA che costruì i primi centri di stoccaggio. Tuttavia, l’impulso maggiore avviene a partire dagli anni sessanta, divenendo una delle risorse più innovative e funzionali in materia di carburanti sino ai giorni nostri.

 

 Infatti, il Gas Naturale liquefatto, assume una rilevanza significativa a partire da alcuni vantaggi che è in grado di fornire. Ovviamente, la sua convenienza è sempre commisurata al costo della materia prima, per cui il consiglio è quello di consultare una guida al prezzo del gas in Italia nel momento di interesse.

Il processo di lavorazione del Gas Liquido:

Il processo di realizzazione del Gas Naturale liquefatto prevede di sottoporre il gas naturale precedentemente estratto dai giacimenti sotto la superficie terrestre, ad un processo di liquefazione. Questa procedura avviene ad una temperatura di circa – 162 °C, il che consente la riduzione del volume del gas di circa 600 volte. La riduzione significativa del volume ne facilita il trasporto e la sua facile realizzazione. Questo, poiché vengono trasportate grandi quantità di materia energetica attraverso pochi viaggi.

Questa peculiarità influisce in modo significativo e positivo sul versante della sostenibilità. Infatti, è una forma energetica pulita, che rispetta la salute e che produce un quantitativo minimo di CO2. Per questo motivo evita anche l’inquinamento dovuto alle grandi quantità di mezzi di trasporto che lo smistano, potendo contare sulle ridotte dimensioni che assume e su un minor quantitativo di strumenti deputati al trasporto.

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Come viene trasportato il GNL in Italia?

Lo stato liquido del gas lo rende estremamente semplice da trasportare. Infatti, ogni grande fornitore e i principali gestori di gas, si avvalgono anche dell’acquisto e della vendita di Gas Naturale in forma liquida. L’Italia, rappresenta una nazione che fa uso del Gas Naturale, di cui però ne importa una quantità significativa. Grazie al volume ridotto che caratterizza questo tipo di fornitura energetica, esso è generalmente stoccato e trasportato via mare fino a raggiungere la nostra Penisola grazie alle enormi navi metaniere.

Una volta raggiunta la destinazione, il gas liquefatto segue due vie di intervento:

Da un lato, esso è rivenduto e impiegato nella forma liquida con cui arriva. Infatti, il Gas Naturale liquefatto può essere utilizzato nei trasporti come carburante ecologico, in particolare rivolto ad alimentare i mezzi pesanti su strada.

Inoltre, è adatto ad essere consumato presso gli impianti industriali o come alternativa ai combustibili fossili tradizionali. Può trovare impiego per rifornire il trasporto ferroviario e quello marittimo, sostituendo di conseguenza il diesel, la benzina, l’olio combustibile o il diesel marino. L’utilizzo di GNL in sostituzione del gasolio nel trasporto pesante, sia marittimo sia ferroviario e persino quello su strada, comporta rilevanti vantaggi ambientali. Tra questi, si registra una significativa riduzione delle emissioni dei gas climalteranti che di quelli inquinanti, soprattutto nel caso in cui il GNL impiegato derivi dal metano prodotto da fonti rinnovabili.

Dall’altro lato, il gas giunto in Italia in formato liquido, viene indirizzato ai centri di rigassificazione, i quali sono deputati alla trasformazione del prodotto dallo stato liquido con cui arriva a quello gassoso, per consentirne gli usi consueti. In questo caso, il Gas Naturale liquefatto viene scaricato in un impianto di stoccaggio, presso uno dei rigassificatori, che si occupa di riportarlo alla forma gassosa. Grazie a questo passaggio, è reso disponibile per il consumo tradizionale come quello domestico.

Quali sono le differenze tra Gas Naturale liquefatto e il GPL?

Gas liquido
Il GNL e il GPL consentono entrambi agli utenti di cui ne sono riforniti, di utilizzare una fornitura energetica funzionale e di qualità. In entrambi i casi è possibile scegliere tra le due tipologie di fornitura quella preferita per il rifornimento domestico, in base anche ad alcuni criteri come il punto di stoccaggio più vicino o il consumo medio del gas che si prevede di fare.

Essi condividono vari punti di contatto ma anche differenze significative. Per quanto riguarda le similarità, si registrano:

Similiarità GNL e GPL:

  • Stessi meccanismi di trasporto, stoccaggio e smistamento grazie autobotti e serbatoio deputati, prima della loro consumazione;
  • Potenzialmente possono essere impiegati per gli stessi utilizzi, tra cui: riscaldamento, processi industriali, formazione di vapore;
  • Entrambe sono forme di energia pulita poiché con il processo di liquefazione, vengono eliminate tutte le sostanze inquinanti e nocive come l’anidride carbonica o l’idrogeno solforato.

Per quanto riguarda gli elementi di differenza, va ricordato:

Differenze GNL e GPL:

  • La differente composizione della materia energetica, infatti, il GNL è formato principalmente dal metano, mentre il GPL si compone principalmente di butano e propano;
  • Le diverse temperature di liquefazione: il GNL diventa liquido alla temperatura di -162°C, per questo il serbatoio per stoccarlo deve essere criogenico. Al contrario, il GPL può essere immagazzinato e trasportato anche a temperature più elevate. Data quest’ultima caratteristica, diviene chiaro come il GPL può essere trasferito grazie a semplici bombole o in serbatoi normali non refrigerati, rendendo più agevole l’intero processo.
  • Le diverse caratteristiche, destinano GNL e GPL a usi differenti: il GNL è adottato principalmente per consumi importanti e regolari di gas, come per uso industriale o per trasporti pesanti. Invece, il GPL è impiegato, come è visibile nella vita di tutti i giorni, per i consumi a livelli medio/bassi cioè quelli domestici di una famiglia.

Per avere altre informazioni importanti sulle componenti di gas naturale e sulle loro caratteristiche, ti invitiamo a visitare questo link.

Infine, per maggiori informazioni sul mondo dell’energia, ti consigliamo di visitare le nostre pagine elencate di seguito:

 

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Info

Aggiornato su 27 Mar, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Alice Cazzulini

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