Come fare la disdetta del contratto del gas?
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Sommario: Ti stai trasferendo in una nuova casa e non sai come gestire la tua utenza gas e luce? Per prima cosa, sappi che non è possibile passare un contratto di fornitura su un altro indirizzo. Quindi, anche se hai un’offerta vantaggiosa e avresti voluto mantenerla, dovrai per forza richiedere la disdetta del contratto, per poi riattivarlo presso la nuova abitazione.
Ma come funziona? Approfondiamo l’argomento contratto gas disdetta in tutti i dettagli nei prossimi paragrafi.
La procedura per la disdetta del contratto gas
Dunque, partiamo dal primo passaggio utile per la procedura contratto gas disdetta, ossia la chiusura del contatore e la conseguente cessazione della fornitura. Quando decidi di disattivare un’utenza energetica, senza che avvenga un cambio fornitore o una voltura gas devi inoltrare la comunicazione al tuo provider di riferimento. Puoi farlo attraverso le varie modalità di contatto che tutti i gestori gas mettono a disposizione; le più comuni sono:
- Numero verde.
- Area Clienti riservata.
- Sportello fisico, se il provider ne ha attivi sul territorio.
Naturalmente, la domanda deve essere presentata dall'intestatario del contratto gas con un preavviso stabilito dal gestore. Nel caso in cui tu debba semplicemente attivare il gas passando ad un altro fornitore, non devi inviare alcuna richiesta: provvederà il nuovo venditore a gestire le operazioni.
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Le tempistiche della disdetta del contratto gas
Come visto, la disdetta contratto gas non richiede un iter complesso, in quanto basta inoltrare una semplice domanda al proprio fornitore. Ma in quanto tempo il contatore sarà disattivato? Normalmente la procedura di contratto gas disdetta è svolta nel tempo di 7 giorni lavorativi. Tuttavia, le tempistiche sono in parte condizionate dalla tipologia di contatore gas. Infatti:
- Se hai installato un dispositivo di ultima generazione o comunque che sia elettronico, la chiusura della fornitura avverrà nei tempi previsti, poiché sarà gestita da remoto.
- In caso di contatore metalmeccanico, sarà necessario l’intervento di un tecnico per apporre un sigillo. Dunque, i tempi di chiusura potrebbero allungarsi.
Prima che il procedimento per disdire gas volga al termine, riceverai naturalmente la bolletta gas finale da parte del gestore, che arriverà entro 6 settimane dalla data di disdetta fornitura gas.
I costi per disdire il contratto del gas
Proseguendo con l’argomento contratto gas disdetta, vediamo quali costi comporta richiedere l’interruzione della fornitura. In realtà non c’è un prezzo fisso, ma questo varia in base al singolo contratto sottoscritto e al distributore attivo nel territorio della tua utenza. Se non sai quale società serve la tua zona, puoi scoprirlo attraverso queste modalità:
- Leggendo la bolletta, nella quale, oltre alle offerte luce e gas attive, trovi sempre il nome dell’impresa distributrice che gestisce il servizio nella tua area.
- Informandoti personalmente presso il tuo gestore.
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Info
Tutti i dati e documenti necessari per la disdetta gas
Per disdire contratto gas dovrai naturalmente compilare un modulo da inviare al provider, allegando la documentazione necessaria per la procedura. In genere è composta da:
- Documento d’identità e codice fiscale.
- Codice PDR, identificativo della tua utenza gas, composto da 14 cifre alfanumeriche.
- Autolettura dei consumi, che puoi ricavare dai valori riportati sul contatore.
- Codice Cliente.
- Recapito per la bolletta di chiusura.
Il modulo con gli allegati dovrà essere inoltrato via e-mail oppure tramite il form online dall’Area Clienti riservata del tuo fornitore.
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Cosa fare in caso di ritardi nella disdetta del gas da parte del fornitore?
Come già illustrato, i tempi di chiusura di un contratto gas sono di circa 7 giorni lavorativi. Qualora questi vengano superati, come stabilito dall’ARERA, hai diritto al pagamento di un indennizzo pari a 35€, che può raddoppiare o triplicare a seconda dell'entità dei ritardi.
In caso di ritardo nella ricezione dell’ultima bolletta da parte del fornitore, ci sono degli indennizzi a tuo vantaggio, quali:
Rimborsi ritardo consegna ultima bolletta | |
---|---|
Importo dell'indennizzo | Giorni di ritardo |
4€ | da 1 a 10 giorni |
2€ | Ogni 10 giorni aggiuntivi a quelli sopra |
22€ | <90 giorni |
Morosità e disdetta del contratto del gas: è possibile?
In casi di morosità, ovvero di arretrati nel pagamento delle bollette, può avvenire la disdetta del contratto gas? La risposta è affermativa. Tuttavia il fornitore ti invierà un documento di sollecito per saldare i pagamenti arretrati entro una data ben definita. La comunicazione può avvenire in due modalità:
- Tramite indirizzo e-mail PEC.
- Via posta con raccomandata A/R.
Inoltre, il fornitore ti indicherà:
- Costi inerenti a un’eventuale sospensione e riattivazione della fornitura.
- Le modalità attraverso cui comunicare l’avvenuto saldo delle spese arretrate.
In caso di mancato pagamento delle bollette, passati i giorni di tolleranza, il fornitore può richiedere la sospensione della fornitura al distributore. Tuttavia, secondo quanto previsto dall’ARERA non si può procedere alla disattivazione in queste situazioni:
- Qualora il cliente finale abbia presentato un reclamo in seguito alla sollecitazione del pagamento, senza che il fornitore abbia dato risposta adeguata.
- Se i consumatori morosi sono enti pubblici e privati che svolgono attività finalizzate alla salute e all’educazione, come cliniche, scuole, carceri, ecc.
Disdetta Gas senza preavviso: cosa sapere
In caso di morosità la disdetta gas può avvenire: tuttavia il fornitore sempre è tenuto a dare un preavviso al cliente finale. Solo a seguito di mancato pagamento dopo il periodo di tolleranza (circa 5 giorni) e l'invio dei solleciti, il gestore potrà procedere alla disattivazione della fornitura.
Eccezioni
Disattivazione del gas per pericolo: come ottenere la riattivazione?
La tua fornitura gas è stata disattivata ma hai tutti i pagamenti in regola? Allora probabilmente il distacco è avvenuto per scongiurare un eventuale pericolo e quindi per consentire i lavori di messa in sicurezza.
In questi casi riattivare la propria utenza gas è molto semplice: basta andare sul sito della società distributrice di competenza della tua zona e reperire il modulo di riattivazione. Puoi inviarlo tramite l’Area Clienti online oppure indirizzo di posta elettronica, allegando la seguente documentazione:
- Informazioni di contatto.
- Codice PDR, identificativo del punto di riconsegna della fornitura, che puoi trovare in bolletta o sul contatore gas.
- Modulo allegato A/12, che certifica lo svolgimento dei lavori andati a buon fine da parte dell’installatore. Quest’ultimo deve allegare una copia del certificato di possesso dei requisiti professionali per portare a termine le operazioni.
- Revoca dell’ordinanza di chiusura in caso di intervento dei vigili del fuoco.
La riattivazione del gas dipende dai tempi disposti dal distributore, che si impegna per concludere l’operazione il più rapidamente possibile.
Quale fornitore gas conviene?
Una volta spiegato tutto ciò che è utile sapere sull’argomento contratto gas disdetta, vediamo quali sono i fattori principali per scegliere un fornitore gas conveniente. Naturalmente, ogni situazione è unica, per cui la scelta della soluzione più adatta a te dipende dalle tue esigenze.
- Prezzi convenienti.
- Possibilità di offerta fissa o in linea con i costi di mercato.
- Disponibilità ed efficienza del servizio assistenza.
- Mercato di appartenenza, se libero o tutelato: generalmente il primo è molto più conveniente in quanto ti consente maggiore flessibilità nelle offerte e nella gestione del contratto.
- Possibilità di avere un unico contratto che includa anche il servizio luce.
Se non sai bene quale offerta scegliere per la tua utenza gas, puoi cercare quella che combacia maggiormente con le tue esigenze utilizzando il Portale Offerte di ARERA. Scopri come funziona, cliccando qui.