Cos’è il deposito cauzionale di ENEL e a quanto ammonta?

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Sommario: Tra le varie voci che ti può capitare di leggere nella tua bolletta della luce o del gas c’è anche quella del deposito cauzionale Enel.

Continua a leggere la pagina per scoprire di cosa si tratta, a quanto ammonta la somma da pagare e quando è possibile ottenere il rimborso.

In sintesi, Il deposito cauzionale Enel Energia è semplicemente una cauzione che l’ente richiede per tutelarsi rispetto a possibili morosità. Difatti, verrà trattenuta dal fornitore in caso tu non saldassi delle bollette. Diversamente, l’intero ammontare ti verrà restituito al termine del rapporto con Enel.

Sull’argomento esistono tante differenze a seconda che la tua offerta rientri nel regime di maggior tutela o nel mercato libero. Nel primo caso, gli importi sono scelti direttamente da ARERA. Mentre nel secondo è proprio Enel a stabilirli. A ogni modo, in entrambe le circostanze ci sono dei limiti massimi che non possono mai essere superati.

Prima di attivare un’offerta è sempre bene informarsi su tutto ciò che dovrai pagare. Quindi, continua nella lettura dell’articolo per scoprire:

  1. Che cosa è esattamente il deposito cauzionale Enel
  2. Quanto e quando si paga
  3. Quando avviene la restituzione di questa caparra e secondo quali modalità
  4. Se si tratta di una procedura obbligatoria o esistono casi in cui non è prevista

Deposito cauzionale Enel: di cosa di tratta?

Il deposito cauzionale Enel è una garanzia che l’ente richiede nel momento in cui firmi un accordo per l’attivazione di un’offerte di luce e/o gas. Difatti si tratta della caparra che Enel si tratterrà in caso tu non dovessi pagare una fattura nel corso della fornitura. Viceversa, al termine del contratto o in qualsiasi momento tu decidessi di recedere, la somma ti verrà restituita a patto che tu sia stato adempiente e non ci siano bollette scoperte.

Tuttavia, Enel richiede un deposito cauzionale anche per altre operazioni. In particolare puoi doverlo pagare:

In quali casi è necessario pagare il deposito cauzionale enel energia:

  • Per l’allacciamento quando l’immobile non è raggiunto dalla fornitura
  • In caso di subentro e riattivazione del contatore Enel
  • Quando passi a Enel da un altro ente di fornitura
  • Per il cambio di intestatario dell’offerta tramite voltura
  • Se installi nuovi contatori Enel nella tua abitazione

Quanto e quando si paga per il deposito cauzionale?

Vediamo adesso quando si paga il deposito cauzionale Enel e a quanto ammonta la somma che ti verrà richiesta.

Se il tuo contratto prevede il pagamento delle bollette tramite bollettino postale, dovrai pagare la caparra alla prima bolletta che riceverai. Infatti, l’azienda provvederà a inserire l’importo tra le varie voci che compongono la fattura generale.

Al contrario, se la modalità di pagamento che hai scelto è la domiciliazione bancaria, non ti verrà addebitato alcun deposito cauzionale. Questo perché Enel considererà la comunicazione dell’IBAN una garanzia sufficiente a tutelarsi.

Per quanto riguarda l’ammontare del deposito cauzionale Enel, è necessario fare una distinzione tra:

  1. Mercato tutelato
  2. Mercato libero

Deposito cauzionale nel mercato tutelato

Il deposito cauzionale Enel nel mercato tutelato è stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA. Per l’energia elettrica, la somma varia in base alla potenza; per il gas, in base al consumo. Esistono comunque dei tetti massimi che non possono essere sforati. In particolare:

Tetto massimo deposito cauzionale enel
Per i clienti privati 11,50€ per ogni kW di potenza
Nel caso di chi si avvale del bonus sociale 5,20€ ogni kW
Per i clienti non domestici 15,50€ ogni kW
I nuovi clienti 5,20€ per ogni kW di potenza nella prima bolletta, mentre il resto verrà suddiviso in 12 rate

Per pagare il deposito cauzionale, non sarà necessario fare un versamento specifico ma si somma al totale della spesa nelle bolletta per cui l’ammontare del deposito da pagare compare nella fattura. In base al tipo di cliente che sei, esiste un tetto massimo oltre il quale non puoi pagare:

  • Se sei un nuovo cliente, dovrai pagare 5,20€ per ogni kW di potenza nella prima bolletta, mentre il resto verrà suddiviso in 12 rate.
  • Per i clienti privati, il deposito cauzionale Enel non può essere superiore agli 11,50€ per ogni kW di potenza
  • Nel caso di chi si avvale del bonus sociale, la somma è di 5,20€ ogni kW
  • Per i clienti non domestici – quindi aziende e partite IVA – è di 15,50€ ogni kW

In ogni caso, gli importi massimi che abbiamo appena descritto vengono raddoppiati in caso di cattivi pagatori. Con questo nome vengono indicati tutti quei clienti che non hanno saldato almeno due bollette. Invece, se ti avvali del bonus sociale, metà della somma totale ti verrà rimborsata se pagherai le fatture per 12 mesi senza irregolarità.

Molti non lo sanno, ma anche Enel ha una divisione attiva proprio nel regime di maggior tutela. La sua denominazione è Servizio Elettrico Nazionale e, per sapere se è questo il tuo fornitore, ti basterà consultare la bolletta. Ne approfittiamo per ricordarti che il 1 gennaio 2023 il mercato tutelato sparirà. Inizia a dare un’occhiata alle offerte del mercato libero per non farti trovare impreparato!

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Info

Deposito cauzionale nel mercato libero

Se hai attivato un’offerta che rientra nel mercato libero, sarà la singola azienda – e non è l’ARERA – a stabilire gli importi. Nel caso del deposito cauzionale Enel, l’importo varia di contratto in contratto e dovrai accertartene prima di firmare. Ad ogni modo, valgono i tetti massimi elencati qualche riga più in alto. Quindi l’ente potrà soltanto decidere o di abbassarli, o di non prevedere alcuna cauzione.

La restituzione deposito cauzionale Enel Energia

La restituzione del deposito cauzionale avviene nell’ultima bolletta Enel del rapporto. Difatti, nella fattura finale troverai uno sconto corrispondente all’ammontare totale della caparra.

Il conguaglio arriva entro sei settimane dalla rescissione del contratto. Questo avviene indipendentemente dalla ragione che ti porta a interrompere la tua fornitura. Ad esempio:

  • Se effettui la disdetta e chiudi i contatori del tuo immobile
  • In caso di cambio di fornitore perché hai trovato un’offerta più conveniente
  • Quando cambi casa e il nuovo inquilino richiede la voltura per il cambio di intestatario delle forniture

Proprio a quest’ultimo proposito, ti lasciamo il nostro articolo sulla voltura per decesso Enel che rappresenta sempre una casistica complicata da gestire.

Tornando al deposito, ricorda che hai diritto alla restituzione anche quando modifichi la modalità di pagamento della bolletta e passi dal bollettino alla domiciliazione bancaria. In caso di problemi, ti consigliamo di contattare il servizio clienti dell’ente per ricevere assistenza o richiedere il rimborso Enel se necessario.

Gli interessi sul deposito vengono restituiti?

Circa gli interessi sul deposito cauzionale Enel, esiste una direttiva specifica che ne regola la gestione. Nel caso in cui il tuo fornitore operi nel mercato tutelato, gli interessi vengono restituiti sempre a chiusura del rapporto.

Diversamente, se la tua fornitura è all’interno del mercato libero può succedere che la normativa non venga rispettata. Infatti, di frequente capita che gli interessi non vengano restituiti se l’ammontare degli stessi non è rilevante, nonostante il valore dei soldi depositati come cauzione sia regolarmente aumentato nel corso degli anni.

Ovviamente si tratta di una pratica poco corretta. Proprio per questo è possibile rivolgersi alle associazioni dei consumatori per provare a recuperarli.

Il deposito cauzionale Enel è obbligatorio?

Il deposito cauzionale Enel non è obbligatorio, ma la prassi è che venga richiesto sempre. Difatti, nel regime di maggior tutela non c’è modo di evitarlo essendo richiesto direttamente da ARERA. Al contrario, nel mercato libero viene richiesto su libera iniziativa dell’ente. Come abbiamo visto, la somma varia di contratto in contratto, ma ad oggi non esiste una tariffa Enel che non lo preveda.

Quindi, l’unico modo che hai per evitarne il pagamento è scegliere di saldare automaticamente le bollette tramite conto corrente bancario senza passare dal bollettino postale tradizionale. Tuttavia, anche in questo caso l’Enel ha piena libertà di scelta. Pertanto potrebbe succedere che in futuro il fornitore inserisca il deposito di una cauzione anche in caso di domiciliazione bancaria.

Se vuoi approfondire l’argomento, oppure rimanere sempre aggiornato sul tema dell’energia consultando una fonte affidabile, a questo link trovi il sito ufficiale di ARERA.

Per maggiori informazioni sul fornitore, visita le nostre pagine:

 

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Info

Aggiornato su 24 Mar, 2023

redaction La redazione di Energia-Luce.it
Redactor

Alessandro S.

Redattore esperto di Energia, contrattualistica internet e nuove tecnologie

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