Tutto quello che devi sapere sulla bolletta Plenitude!
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Sommario: Le bollette sono un documento di estrema importanza: consentono di monitorare i consumi, conoscere come vengono suddivise le spese per la fornitura di luce e gas e riportano anche tutte le info relative alla propria utenza.
Per facilitarne la lettura, la bolletta Plenitude (ovvero l’ex fornitore Eni Gas e Luce) è strutturata in modo intuitivo, semplice e chiaro, ma vediamola più approfonditamente!
Quali sono i dati da tenere in considerazione nella bolletta Plenitude?
Ciò che rende complessa la lettura delle bollette è sicuramente la quantità di voci relative alle spese energetiche e di gas. Infatti, su un’unica bolletta, sono riportati non solo i costi relativi ai consumi di luce e gas effettuati, ma anche tutti gli oneri aggiuntivi relativi al trasporto, alla rete di distribuzione e anche al contatore.
Quindi, davanti ad una bolletta Plenitude sorgono spontanee numerose domande: a quanto ammontano i consumi del mese? Quali sono le condizioni contrattuali valide attualmente? Quanto incidono le imposte sul totale della bolletta?
Per aiutarti a trovare facilmente una risposta a tutte queste domande, scopriamo quali sono i dati della bolletta Eni Plenitude più importanti, utili per conoscere meglio la propria fornitura e la relativa spesa.
Mentre la prima pagina della bolletta riporta molto sinteticamente l’importo totale da pagare, è solo nelle pagine successive che troviamo la sua composizione nel dettaglio. Tuttavia, grazie alla sua grafica, è molto semplice individuare le differenti sezioni della bolletta tra cui:
Le sezioni della bolletta Plenitude:
- Info utili per l’utente, come il periodo di riferimento della bolletta e il suo codice cliente (necessario per accedere ai servizi online Plenitude o per effettuare operazioni come subentro e voltura)
- Le caratteristiche del contratto, come il tipo di offerta attiva e la data della sua attivazione
- Le caratteristiche della fornitura, incluso il tipo di contatore e il relativo codice PDR o POD
- I consumi, sia quelli calcolati dal fornitore che quelli comunicati dall’utente tramite l’autolettura
- Gli importi delle diverse spese per la fornitura (riportate sia generalmente che in dettaglio)
- Le imposte
- Lo storico dei consumi.
Vediamole più approfonditamente.
Le caratteristiche del contratto e della fornitura
Nella sezione “Caratteristiche”, Plenitude ha raccolto tutte le info utili relative al contratto sottoscritto dall’utente e alla fornitura di luce e gas di cui usufruisce.
In merito al contratto, il cliente potrà trovare il nome dell’offerta in corso, quando questa è stata attivata e quali sono le condizioni contrattuali valide (come un eventuale deposito cauzionale da versare e la frequenza della fatturazione dei consumi).
Invece, per quanto riguarda la fornitura, l’utente troverà elencati il punto di consegna e di riconsegna della materia prima di luce o gas, il numero di contatore e il suo modello, la tipologia d’uso della fornitura e, in base a quest’ultima, la potenza dell’impianto o il coefficiente correttivo C.
I consumi e gli importi
Nella parte centrale della bolletta, troviamo la sezione dedicata ai consumi e agli importi finali della bolletta. Si tratta delle sezioni di maggiore importanza, poiché consentono agli utenti di conoscere quali sono stati i propri consumi di luce e/o gas e vedere nel dettaglio di cosa si costituisce la spesa totale.
Nella parte dei consumi troviamo elencate quattro diverse letture dei consumi:
- L’ultima lettura rilevata dal distributore
- Ultima lettura fatturata dal fornitore
- Autolettura (ovviamente, solo se è stata effettuata e comunicata dal cliente a Plenitude)
- la lettura dei consumi attuali, calcolati durante il periodo a cui la bolletta fa riferimento.
Solo alla fine di questo prospetto, è indicato il totale dei consumi di luce e/o gas in Smc o Kw.
Ma è solo grazie alla seconda parte, ovvero quella relativa agli importi, che l’utente può avere una prima idea di tutte le voci di costo che compongono la spesa totale della bolletta. Infatti, qui vengono elencate nel dettaglio tutte le spese da sostenere, suddivise in:
Le spesa da sostenere:
- Spese per la materia prima di energia o gas naturale
- Le spese per il trasporto/distribuzione del gas e per la gestione del contatore
- Spesa per gli oneri di sistema
- Altre partite (come il costo dell’assicurazione contro i rischi derivanti dall’uso di gas oppure il costo per addebito diretto sul C/C).
Le imposte
Da aggiungere agli importi appena visti, troviamo poi le tre imposte sulla fornitura domestica di luce e gas: IVA, accisa e addizionale regionale. Queste ultime sono calcolate sul totale dei consumi effettuati durante il periodo di riferimento della bolletta, eccetto l’IVA.
❗❗ L’IVA infatti, viene calcolata al 5% su un imponibile che non comprende le spese accessorie (ovvero la voce “Altre partite”), poiché su queste la percentuale si alza al 22%.
Lo storico dei consumi
Nella parte inferiore della bolletta troviamo un’ultima sezione molto utile: lo storico dei consumi. Presentata sotto forma di un grafico, molto semplice ed intuitivo, Plenitude riassume i consumi di luce e/o gas del cliente effettuati negli ultimi mesi, così da poter monitorarli con facilità.
Come leggere le bollette Plenitude?
Una volta identificati i dati più importanti da conoscere riguardo la propria fornitura, leggere una bolletta Plenitude non sarà affatto difficile!
- La prima pagina, quella più sintetica, riporta il totale delle fattura e diverse info utili all’utente tra cui la data di emissione della prossima bolletta, lo stato dei pagamenti per la fornitura e come comunicare l’autolettura.
- Invece, nella seconda pagina, figurano ulteriori informazioni sulla fornitura e una più approfondita suddivisione della spesa totale (come abbiamo visto sopra).
Nelle successive pagine, troviamo i cosiddetti “Elementi di dettaglio“: qui possiamo trovare un prospetto ancor più dettagliato di tutte le voci di costo della bolletta. Ripartite in quote, ci sono il calcolo delle spese per la materia prima, per il trasporto/distribuzione, per la gestione del contatore, per gli oneri di sistema e le imposte relative ai differenti periodi di fornitura.
Se, nonostante tutto, leggere la bolletta rimane troppo complicato, è possibile chiedere supporto a Plenitude! Infatti, sul web si possono trovare diverse recensioni positive di clienti che trovano il servizio clienti di Plenitude e il suo team molto utile. Quindi, per richiedere qualsiasi tipo di informazione, potrai accedere alla sezione contatti di Plenitude e comunicare con un operatore.
La spesa materia energia nella bolletta luce Plenitude
La spesa per la materia prima è la prima voce che troviamo nella sezione importi. Questa infatti rappresenta, quasi sempre, la componente che più grava sulla bolletta, rappresentando fino al 40% del totale.
La spesa per la materia prima, ovviamente, fa riferimento al tipo di fornitura attiva: se parliamo della fornitura di gas prende il nome di materia gas naturale; al contrario, se parliamo della fornitura di luce, prende il nome di materia energia. In quest’ultimo caso, la spesa è formata da due quote:
❌ Una quota fissa, che è necessario versare poiché si usufruisce di un punto di consegna attivo (e che quindi non ha niente a che fare con i consumi effettuati o con la potenza dell’impianto)
❌ Una quota energia, che al contrario della precedente, è calcolata esclusivamente sui consumi di energia elettrica effettuati.
Il prezzo della materia prima energia può essere aggiornato ogni tre mesi, in base all’andamento del mercato. Tuttavia, questo riguarda solo i clienti domestici, poiché per i clienti non domestici (quindi business o attività commerciali) il prezzo può variare di mese in mese.
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Info
Cos’è la materia energia nella bolletta luce Plenitude?
Abbiamo appena visto come viene calcolata la spesa per la materia energia nella bolletta Plenitude, ma a cosa si riferisce?
La spesa per la materia energia non è altro che la spesa riguardante la fornitura di energia elettrica, comprese le attività svolte dal fornitore per garantirla. Essendo quindi strettamente legata al fornitore, l’ammontare della materia energia è uno strumento utile per confrontare tra loro le offerte e capire quale è la promo più vantaggiosa.
Analizzando le componenti incluse nella spesa materia energia, possiamo elencare:
Componenti di costo energia:
- Il prezzo dell’energia
- Il prezzo del dispacciamento (quota fissa)
- I costi di commercializzazione e vendita dell’energia.
- Il prezzo della perequazione
Vediamole più da vicino.
Il prezzo dell’energia
La prima voce di costo inclusa nella materia energia nella bolletta Plenitude è il prezzo dell’energia. Quest’ultimo, a seconda del mercato di appartenenza, viene stabilito dall’ARERA trimestralmente (in base agli andamenti del mercato) oppure viene deciso liberamente dal fornitore luce e gas.
Quando parliamo del prezzo dell’energia, parliamo del costo previsto per l’acquisto dell’energia elettrica da rivendere poi ai clienti finali. Difatti, è l’importo per cui vengono moltiplicati i consumi della clientela per calcolare la spesa relativa alla fornitura.
A seconda dell’offerta a cui l’utente aderisce, il prezzo dell’energia può essere fisso oppure variabile. Nel primo caso, il fornitore opta per bloccare il prezzo della componente energia per un periodo che va da 1 a 3 anni; invece, nelle offerte a prezzo variabile (o indicizzato), il prezzo della materia prima segue l’andamento del mercato.
Se invece l’offerta attualmente valida è di tipo biorario, il prezzo dell’energia varia a seconda della fascia oraria in cui viene consumata l’energia. Più in particolare, possiamo trovare tre diverse fasce orarie:
La fascia F1, attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 19:00
La fascia F2, attiva dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 e il sabato dalle 7:00 alle 23:00
Infine, la fascia F3, la più economica, attiva dal lunedì al sabato dalle 23:00 alle 7:00, tutte le domeniche e durante i giorni festivi (H24).
Come ultimo, il prezzo dell’energia elettrica comprende anche le cosiddette perdite di rete – ovvero, dispersioni di energia che si verificano durante la produzione oppure durante la distribuzione di corrente (e che causano quindi una perdita anche in termini economici).
Il prezzo di dispacciamento
Fissato trimestralmente dall’ARERA, il prezzo di dispacciamento copre il costo del servizio che garantisce l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica locale; in poche parole, è il servizio che si occupa di equilibrare l’energia immessa nelle reti elettriche e l’energia complessiva che invece viene prelevata dai clienti finali per la loro fornitura.
Il prezzo della perequazione
Il prezzo della perequazione corrisponde ad un importo (non sempre positivo) che viene inserito in bolletta per garantire che le spese corrisposte trimestralmente per l’energia e per il dispacciamento corrispondano a quelle effettivamente sostenute dal fornitore.
Proprio per questo motivo, il “prezzo” della perequazione non sempre grava in bolletta. In alcuni casi, quando le spese pagate dai clienti risultano maggiori rispetto a quelle pagate dal fornitore, la differenza viene riportata in negativo sulla bolletta. Viceversa, se il cliente ha pagato di meno e si trova quindi in una situazione di debito, l’importo sarà positivo e porterà ad un aumento del totale in bolletta.
I costi di commercializzazione e vendita
I costi di commercializzazione e vendita coprono quei costi fissi che il fornitore sostiene per svolgere le attività di gestione commerciale dei propri clienti.
Di norma, è parametrata ad un livello che corrisponde alle spese medie corrisposte dalle imprese di vendita che operano nel mercato libero.
Trasporto di energia elettrica, di cosa si tratta?
A differenza della spesa per la materia energia, che può essere modificata dal fornitore, la spesa relativa al trasporto e alla distribuzione dell’energia elettrica è stabilita unicamente da ARERA.
Per garantire la fornitura di energia elettrica alla propria clientela, i fornitori di energia acquistano la materia prima dai distributori. Questi ultimi gestiscono a 360° il trasporto e la distribuzione dell’energia, dalle varie centrali di produzione fino all’utente finale.
Dunque, i clienti devono corrispondere una quota relativa proprio al trasporto dell’energia e, più in particolare, per coprire le spese di:
- Trasporto dell’energia sulla rete di trasmissione nazionale e locale
- Distribuzione locale i energia, che avviene attraverso le reti elettriche di media e bassa tensione del territorio
- Gestione e lettura dei contatori.
In aggiunta, il cliente dovrà sommare due ulteriori tariffe: la componente tariffaria UC3 per coprire gli squilibri dei costi di trasporto e la componente UC6, un incentivo per migliorare la gestione delle reti di distribuzione.
Come viene calcolata la spesa per il trasporto?
La spesa per il trasporto della materia energia si può suddividere in tre quote:
- La quota fissa
- Quota potenza, proporzionale alla potenza impegnata dall’utenza
- Per ultima, la quota energia, calcolata sulla quantità di energia consumata.
La quota fissa, attualmente, ammonta a €20,28 annui ed è attribuita al singolo contatore. Invece, la quota energia che si paga in base ai consumi di energia, è pari a 0,00798 €/kWh.
Per quanto riguarda la quota potenza, quest’ultima viene calcolata in modo proporzionale rispetto alla potenza impegnata dal proprio contatore. Il costo stabilito da ARERA per ciascun kW impegnato è di 21,29 €/anno.
In cosa consiste la spesa per gli oneri di sistema?
L’ultima importante spesa riguardante la fornitura di energia elettrica è quella relativa agli oneri di sistema. Si tratta di una spesa che si compone di due quote, una fissa e una variabile, che coprono costi legati ad attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale.
Dopo una riforma del 2017, ovvero la riforma della tariffa TD, la spesa per gli oneri di sistema è aumentata e, più in particolare, è aumentata la quota fissa. Difatti, ad oggi, nelle bollette riguardanti la fornitura di luce, gli oneri di sistema corrispondono fino al 20% del totale.
Ma a cosa sono destinati i soldi che gli utenti versano per gli oneri di sistema? Nella spesa possiamo trovare due componenti principali:
❌ La componente ASOS, ovvero oneri dedicati al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione
❌ La componente ARIM, ovvero restanti oneri generali
Analizzando la spesa nel dettaglio, possiamo elencare diverse singole componenti di costo:
- Componente A3 – incentivi per le fonti rinnovabili e assimilate (77%)
- Componente Ae – agevolazioni a tutte quelle industrie e business ad alto consumo di energia (12,5%)
- La Componente UC7 – per promuovere l’efficienza energetica negli usi finali (4,1%)
- Componente A2 – oneri nucleari (2,7%)
- Componente UC4 – compensazioni per le imprese elettriche minori (1%)
- La Componente A5 – per sostenere la ricerca di sistema (1%)
- Componente A4 – agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario (0,8%)
- Componente As – oneri per il bonus elettrico (0,6%)
- Infine, la Componente MCT – compensazioni territoriali destinate agli enti locali che ospitano impianti nucleari (0,3%)
Oneri di sistema e nuovo decreto Energia
L’inizio del nuovo anno si è portato con sé un grande problema: l’esagerato rincaro del prezzo della materia prima di energia. Questo ha portato le spese in bolletta ad aumentare ad una cifra tale che il governo si è subito attivato per fermare questo fenomeno ed aiutare i cittadini.
Il governo ha infatti approvato, lo scorso aprile, il decreto Energia: una nuova legge che ha come obiettivo proprio quello di contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale tramite misure di emergenza. Tra queste, possiamo trovare anche il taglio agli oneri di sistema per tutte le forniture di luce e gas, domestiche e non.
Vista la delicata situazione in cui l’Italia e i suoi cittadini si trovano attualmente, il governo ha optato per prolungare questa misura e non inserire la spesa per gli oneri di sistema fino al terzo trimestre del 2022. Quindi, tutte le bollette che verranno emesse fino a Settembre 2022 non riporteranno tra le diverse voci di costo, quella relativa agli oneri di sistema.
Per leggere la guida alla lettura della bolletta Plenitude realizzata dal fornitore, clicca qui.
Di seguito alcune guide a cui puoi essere interessato/a: