Condizionatore inverter: cos'è e come funziona?
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Sommario: A differenza dei climatizzatori tradizionali che lavorano a potenza erogata costante, i condizionatori inverter lavorano a potenza erogata variabile in funzione della temperatura dell’ambiente da riscaldare o da raffreddare.
Continua a leggere l’articolo per avere maggiori informazioni sul condizionatore inverter, in particolare:
- quali sono le differenze tra un condizionatore normale e un condizionatore inverter
- che tipo di consumo ha e quali sono i costi di un climatizzatore inverter
- i vantaggi e gli svantaggi di un climatizzatore inverter
- come scegliere l’apparecchio per la propria casa
- cosa fare per effettuare la manutenzione dei condizionatori inverter
Condizionatore inverter: cos’è e come funziona?
Come accennato nel paragrafo introduttivo, a differenza dei condizionatori “”tradizionali””, i condizionatori inverter consentono di passare da una gamma di potenza che passa da un massimo a un minimo in autonomia tenendo conto delle necessità di raffreddamento dell’ambiente.
Inoltre, i condizionatori inverter raggiungono in poco tempo la temperatura ambiente che si desidera attraverso un consumo di energia ottimizzato. Una volta raggiunta la temperatura desiderata, l’inverter diminuisce la velocità del motore mantenendo una funzionalità minima in modo da conservare la temperatura impostata. Così facendo garantisce un dispendio di energia minimo senza consumare energia per fermarsi e per ripartire.
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Tutte le differenze tra un condizionatore normale e uno inverter
Le differenze tra un condizionatore normale e uno inverter sono sostanzialmente tre:
- consumi di energia elettrica: il
consumo del condizionatore
inverter è minore poiché la velocità di rotazione del compressore è regolata con costanza in modo tale da avere prestazioni ottimali. Nei condizionatori tradizionali, il consumo di energia è maggiore poiché, una volta acceso l’apparecchio, il compressore lavora a potenza massima fino al momento dello spegnimento e riparte al massimo della potenza nel momento in cui nella stanza non c’è più la temperatura impostata in precedenza - comfort: una tecnologia inverter riesce a mantenere la temperatura costante con buona precisione, dunque garantisce un maggior comfort
- rumori: il climatizzatore inverter è più silenzioso dal momento che, una volta raggiunta la temperatura desiderata, la sua velocità rallenta e di conseguenza diminuisce il rumore in sottofondo. In maniera differente, la tecnologia tradizionale on/off funziona a potenza massima.
Scopri di più sul consumo energetico del
condizionatore split.
Consumo e costi di un climatizzatore inverter
Il climatizzatore a tecnologia inverter è noto per il basso consumo energetico se messo a confronto con i modelli di condizionatori tradizionali. In linea generale, un condizionatore inverter consuma mediamente 300-500 watt, un consumo molto ridotto dato dalla tecnologia che regola il flusso d’aria e la temperatura in maniera efficiente.
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Vantaggi e svantaggi di un climatizzatore inverter
L’opinione generale degli esperti del settore è quella che un climatizzatore con tecnologia inverter sia migliore di un modello standard On-Off. Tuttavia, i due modelli hanno alcune differenze nel loro funzionamento che comportano vantaggi e svantaggi:
Per quanto riguarda i vantaggi, i condizionatori inverter:
- hanno un minore consumo energetico: le stime indicano un risparmio medio pari al 30% rispetto alla tecnologia standard
- maggiore comfort: la tecnologia inverter non sottopone le persone a frequenti sbalzi di temperatura che possono recare danni alla salute
- minore rumorosità: non lavorando costantemente alla potenza massima, quando i climatizzatori inverter raggiungono la temperatura ideale e riducono il carico di lavoro sono molto silenziosi
- durata maggiore: la durata media di una tecnologia inverter è maggiore rispetto ai modelli standard. Non essendo sottoposti di continuo ai processi di accensione e spegnimento, gli apparecchi consumeranno meno energia e dureranno di più
- detrazioni fiscali: chi decide di affidarsi alla tecnologia inverter può usufruire delle detrazioni fiscali.
Tuttavia, non è sempre conveniente scegliere un condizionatore inverter. Infatti, se si ha bisogno di un condizionatore per poche ore al giorno, non conviene scegliere la tecnologia inverter poiché non si riuscirebbe ad ammortizzare i costi alti e sarebbe dunque svantaggioso.
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Info
Come scegliere il condizionatore per la propria casa?
Se hai deciso di acquistare un condizionatore ma non sai quale modello fa il caso tuo, potrebbe aiutarti rispondere a cinque quesiti:
- condizionatore fisso o un condizionatore portatile: entrambe le tipologie hanno vantaggi e svantaggi in relazione alle esigenze individuali
- quante stanze vuoi raffreddare/riscaldare: la quantità di ambienti da raffreddare/rinfrescare è un elemento fondamentale da valutare
- di che potenza hai bisogno: la potenza è un indice che si misura in BTU/h (British Termal Unit orari) e indica la capacità di raffreddamento dell’apparecchio in un’ora
- climatizzatore inverter o modello standard on – off: dopo aver letto questo articolo conoscerai le differenze tra le due tecnologie
- che cosa deve fare il mio condizionatore: raffreddare o riscaldare?
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e sull’aumento della bolletta.
Manutenzione e problemi di un condizionatore inverter
Per garantire un funzionamento ottimale del condizionatore inverter nel tempo senza dover ricorrere a sostituzioni o riparazioni, è fondamentale effettuare una manutenzione precisa e costante.
Nel dettaglio, è importante:
- porre il condizionatore inverter in un posto asciutto e a contatto con aria pulita (è molto consigliato il garage)
- tenere pulita la presa d’aria: i climatizzatori inverter hanno filtri di aspirazione che si sporcano facilmente se il condizionatore si trova in un posto in cui è presente tanta polvere. Dunque almeno una volta all’anno è bene far pulire il filtro d’aspirazione dell’aria da un tecnico specializzato. Un ottimo strumento che può essere utilizzato per eliminare sporco e polvere è il compressore
- verificare i codici di errore: un’operazione che può essere effettuata controllando il display che, in caso di problemi, mostrerà un codice di errore o una spia accesa.
In linea generale è sempre bene ricordare che il tempo medio di vita dei condizionatori inverter è di circa 8 – 12 anni. Di conseguenza dopo vent’anni di vita del climatizzatore, va considerato un cambio o un ricondizionamento dello stesso
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