Quando ci sarà la chiusura del Servizio Elettrico Nazionale?
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Sommario: La chiusura del Servizio Elettrico Nazionale andrà di pari passo alla cessazione del regime di Maggiore Tutela. Difatti, SEN è uno dei numerosi fornitori luce e gas attivi nel mercato tutelato la cui attività terminerà alla conclusione del mercato stesso.
Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere sulla fine del mercato tutelato, quali sono le motivazioni e come fare per trovare un fornitore nel mercato libero.
Quando ci sarà la chiusura del Servizio Elettrico Nazionale? Gennaio 2024?
Prorogata dopo diversi anni a Gennaio 2024, la conclusione del regime di Maggior Tutela detta la chiusura dei fornitori operanti nel mercato – tra cui appunto il Servizio Elettrico Nazionale. Quest’ultimo è una società di vendita appartenente al Gruppo Enel che, a differenza del fornitore Enel Energia, propone soluzioni di fornitura ai clienti del mercato tutelato.
Così come stabilito da ARERA – l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – il superamento dei prezzi del Servizio di Maggior Tutela avverrà ufficialmente il 10 Gennaio 2024.
Dopo questa data, il Servizio Elettrico Nazionale non potrà più erogare i propri servizi e i clienti sono invitati ad affidarsi ad Enel Energia e alle sue offerte.
Cosa cambierà al contatore dopo la chiusura?
Prorogata dopo diversi anni a Gennaio 2024, la conclusione del regime di Maggior Tutela detta la chiusura dei fornitori operanti nel mercato – tra cui appunto il Servizio Elettrico Nazionale. Quest’ultimo è una società di vendita appartenente al Gruppo Enel che, a differenza del fornitore Enel Energia, propone soluzioni di fornitura ai clienti del mercato tutelato.
Così come stabilito da ARERA – l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – il superamento dei prezzi del Servizio di Maggior Tutela avverrà ufficialmente il 10 Gennaio 2024. Dopo questa data, il Servizio Elettrico Nazionale non potrà più erogare i propri servizi e i clienti sono invitati ad affidarsi ad Enel Energia e alle sue offerte.
Quali sono le ragioni della chiusura?
Servizio Elettrico Nazionale chiusura è dovuta al superamento del Servizio di Maggior Tutela, che consentiva agli utenti di accedere a tariffe “controllate” trimestralmente da ARERA e strettamente legate all’andamento dei mercati energetici.
Dunque, qual è il motivo della chiusura del mercato?
L’idea del legislatore, in seguito alla direttiva dell’Unione Europea che sottolineava l’importanza della creazione di un Mercato Unico Nazionale aveva un obiettivo ben preciso. Difatti, con la creazione di un mercato libero, dove il controllo dello Stato non era più presente, i fornitori avevano la possibilità di “competere” tra loro – comportando la creazione di condizioni economiche più vantaggiose per gli utenti.
Ufficialmente, dal 2007, si è stabilito in Italia il mercato libero e dal 2019 era presente l’intenzione di chiudere il mercato di Maggior Tutela, così da possedere un unico libero mercato.
Di conseguenza, il Servizio Elettrico Nazionale Enel non ha più un mercato di riferimento ed è costretto a cessare la sua attività (con la relativa chiusura dell’ Area Clienti Servizio Elettrico Nazionale e un probabile trasferimento di contatti).
Cosa cambierà al contatore dopo la chiusura?
Con Servizio Elettrico Nazionale chiusura non sono previsti cambiamenti al contatore. Infatti quest’ultimo rimarrà attivo considerando che il servizio di fornitura delle utenze domestiche non verrà interrotto!
Tuttavia, può accadere che una volta concluso il contratto con il fornitore si riceva una bolletta di conguaglio – ovvero, una bolletta solitamente dall’alto importo che serve a compensare la differenza tra i consumi stimati e quelli effettivi.
Per evitare di pagare (talvolta ingiustamente) somme ingenti, è possibile:
- iniziare a comunicare l’autolettura al nuovo fornitore, così da evitare ricalcoli dispendiosi
- richiedere la rateizzazione bolletta, se vengono rispettati i requisiti stabiliti da ARERA
- contestare il conguaglio e richiedere un rimborso ove di diritto (per esempio, in caso di guasti o malfunzionamenti del contatore).
Una volta effettuato il passaggio al nuovo fornitore, il contatore rimarrà attivo e verrà registrato dal nuovo venditore al momento della formalizzazione del contratto. Proprio sul contatore infatti, sono riportati i due codici identificativi unici del cliente, che consentono al fornitore di registrare i consumi personali.
Chi sarà il nuovo fornitore luce e gas?
Una volta conclusasi la fase Servizio Elettrico Nazionale chiusura, quale sarà il nuovo fornitore? La scelta è libera e solo del cliente! Entro il 10 Gennaio 2024 tutti gli utenti del mercato di Maggior Tutela dovranno trovare un nuovo fornitore a cui affidarsi, in base a fattori come le proprie abitudini di consumo o le condizioni economiche offerte dal venditore.
Del Gruppo Enel, il provider attualmente presente sul mercato libero è Enel Energia, che da anni propone soluzioni di fornitura convenienti e su misura per i suoi utenti. Tuttavia, l’utente può ugualmente scegliere un diverso operatore e sottoscrivere l’offerta che più preferisce.
Cosa succede nel caso in cui si fosse indecisi?
Nel caso in cui si fosse indecisi non c’è preoccuparsi. Coloro che entro la scadenza prefissata non riescono a trovare un diverso gestore potranno usufruire del Servizio a Tutele Graduali – che garantisce la continuità della fornitura di luce e gas. Ma di cosa si tratta?
Ai clienti domestici, oltre all’assegnazione di un fornitore provvisorio, verrà attribuita una relativa offerta PLACET – ovvero, promo luce e gas che si trovano ad uno stato intermedio tra il mercato libero e quello di Maggior Tutela, presentando un mix di condizioni e caratteristiche di entrambe.
Questa offerta avrà una durata pari a 6 mesi, dopodiché verrà proposto ai clienti che non hanno ancora cambiato provider un nuovo contratto PLACET, appartenente però ad un fornitore differente scelto tramite gara nazionale. Durante i diversi passaggi non sarà necessario richiedere alcuna operazione (né attivazione né voltura) anzi, la fornitura non verrà mai interrotta.
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Info
Mercato tutelato vs Mercato Libero: quali sono le principali differenze?
Attualmente coesistono due mercati energetici: il mercato libero e il mercato tutelato. Entrambi contano un grande numero di utenti ma, come abbiamo visto in precedenza, presto sarà obbligatorio per tutti passare al libero mercato.
Ma quali sono le principali differenze che caratterizzano i due sistemi? Scopriamolo subito.
Il mercato tutelato
Il mercato tutelato nasce per garantire la vendita di energia elettrica e gas “a prezzi ragionevoli, comparabili, trasparenti e non discriminatori”. Il fine del Servizio di Maggior Tutela è quello di assicurare la tutela dei consumatori tramite il controllo e la definizione di prezzi equi.
Proprio per questo, lo Stato e le Autorità statali hanno un ruolo fondamentale nel “monitoraggio” del mercato, talvolta revisionando le condizioni di prezzo che si formano secondo le dinamiche di mercato.
Nel mercato tutelato l’ARERA ha un ruolo fondamentale. Tra alcune delle sue funzioni principali troviamo:
- la definizione nel settore energetico di tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture, garantendo la parità d’accesso a tutti gli operatori
- la garanzia di pubblicità e trasparenza delle condizioni di servizio
- la promozione di standard di sicurezza e alti livelli di concorrenza negli approvvigionamenti
- la definizione delle disposizioni per il settore dell’energia elettrica e del gas, per il settore idrico e per il servizio di telecalore
- la definizione dei minimi livelli di qualità dei servizi per gli aspetti tecnici, contrattuali e per gli standard di servizio
- l’attività di monitoraggio, di vigilanza e controllo
- l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per i clienti del mercato di Maggior Tutela.
Il Controllo dei Prezzi di Energia e Gas nel Mercato di Maggior Tutela da parte dell’ARERA
Nel mercato di Maggior Tutela i fornitori non possono stabilire liberamente le condizioni contrattuali e di prezzo per i loro clienti, ma devono seguire le direttive di ARERA. Difatti, è l’Autorità a stabilire periodicamente il prezzo della materia prima (e le intere condizioni economiche):
- trimestralmente, per quanto riguarda l’energia elettrica
- mensilmente, invece, per quanto riguarda il gas.
Più in particolare, questi ultimi due valori corrispondono rispettivamente all’indice PUN – Prezzo Unico Nazionale – e all’indice PSV, che seguono gli andamenti del mercato energetico nazionale ed europeo.
Il mercato libero
Introdotto alla fine degli anni ’90, il mercato libero nasce con l’intenzione di offrire a venditori, aziende e società private la possibilità di proporre la propria offerta sul mercato – consentendo, di conseguenza, una libera scelta da parte degli utenti.
Nel mercato energetico libero l’intervento dello Stato si limita all’attività dell’ANTITRUST, Autorità volta a garantire la corretta concorrenza e la tutela del consumatore.
Nonostante ciò, tutti i fornitori presenti nel mercato possono gestire a loro discrezione la propria attività; in poche parole, possono creare liberamente formule di prezzo, offrire nuove soluzioni di fornitura e prefissare tariffe autonomamente. In questo modo, i clienti appartenenti al mercato libero hanno a disposizione un’ampia varietà di offerte luce gas tra cui scegliere – optando per quella che più li soddisfa rispetto a abitudini di consumo, esigenze e rapporto qualità-prezzo.
Dal Prezzo Fisso al Variabile: La Diversità delle Offerte nel Mercato Energetico Libero
Nel corso degli anni, considerata la libertà di cui potevano usufruire, i fornitori hanno formulato molteplici tipologie di promo e tariffe. La principale novità è stata l’introduzione delle offerte a prezzo fisso, in aggiunta a quelle a prezzo variabile (le uniche disponibili nel mercato tutelato).
Mentre quest’ultime prevedono una continua variazione del prezzo della materia prima sulla base delle dinamiche del mercato energetico – e che spesso comportano un aumento del costo – con le offerte a prezzo fisso la spesa dei clienti viene calcolata tramite un corrispettivo fisso e invariato per i primi 12 o 24 mesi di fornitura. Dunque, con questo tipo di offerta, il costo della materia prima rimane uguale per un periodo di tempo prolungato, consentendo ai clienti di beneficiare di una maggiore sicurezza economica.
Ciò che davvero caratterizza il mercato libero è l’alto livello di concorrenza tra i fornitori. La liberalizzazione stessa del mercato incentiva i venditori a proporre offerte competitive, addirittura con bonus o sconti ulteriori che rendono le promo ancora più convenienti. Alcuni esempi sono gli sconti di Wekiwi, i servizi di assistenza gratuiti A2A o i buoni regalo Amazon di Sorgenia.
Come cambiare fornitore? Dati, costi e tempistiche
Attualmente, circa 13 milioni di famiglie fanno ancora parte del mercato tutelato. Tra i possibili motivi che trattengono gli utenti a completare il passaggio al mercato libero potrebbe esserci l’apparente complessità di questa operazione. Cerchiamo allora di semplificare la procedura, individuando gli step più importanti, le tempistiche e i relativi costi.
Come prima cosa, ricordiamo che il passaggio al mercato libero può essere effettuato in qualsiasi momento: non appena si trova un’offerta luce e gas adatta, non sono presenti limiti o vincoli di tempo da rispettare per sottoscriverla.
Il primo step consiste nella ricerca di una nuova promo di fornitura per le utenze domestiche. In seguito a Servizio Elettrico Nazionale chiusura, i clienti del fornitore possono decidere di passare al “partner” Enel Energia oppure affidarsi ad un fornitore completamente diverso.
Nel primo caso, è possibile contattare via email il Servizio Elettrico Nazionale per sapere se esistono offerte dedicate ai vecchi clienti o, semplicemente, per conoscere le soluzioni attualmente proposte sul mercato. Al contrario, nel secondo caso, è possibile scegliere un fornitore a piacere affidandosi a raccomandazioni di altri utenti o comparando personalmente le numerose tariffe attive.
Per rendere più facile la comparazione, consigliamo il tool di ARERA: Portale Offerte. Si tratta di uno strumento online che consente di:
- confrontare la totalità delle promo attualmente presenti sul mercato libero
- effettuare una ricerca personalizzata per trovare un’offerta su misura.
Una volta individuata la promo che si desidera attivare, bisogna procedere all’avvio della procedura. I fornitori mettono a disposizione diverse modalità per la sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura. Tra le più comuni possiamo elencare:
- l’attivazione online, tramite un modulo compilabile al computer
- l’attivazione telefonica, con il supporto di un operatore del servizio clienti
- l’attivazione ad uno sportello fisico, con la possibilità di ricevere consulenza sul tipo di offerta migliore per l’utente.
Per la formalizzazione del contratto è necessaria una documentazione che include:
- un documento di identità dell’intestatario
- l’indirizzo di fornitura e l’indirizzo di fatturazione (se diversi da quello di residenza)
- il codice POD o PDR (rispettivamente per la fornitura di luce o gas)
- la potenza impegnata del contatore
- i contatti dell’intestatario (numero di telefono e indirizzo e-mail)
- il codice IBAN, in caso di domiciliazione bancaria.
Costi e tempistiche
Passare al mercato libero è gratuito: non ci sono spese particolari da sostenere che riguardano il passaggio al mercato libero (e il passaggio ad un nuovo fornitore). Al contrario, le uniche spese possibili riguardano:
- l’imposta di bollo, pari a €16
- un eventuale deposito cauzionale, solo se richiesto dal fornitore scelto.
Le tempistiche previste per il completamento del passaggio raggiungono il mese: dal primo giorno del mese successivo alla sottoscrizione del contratto.
Giorni dopo il passaggio, il nuovo fornitore eseguirà la prima lettura del contatore luce e gas, trasmettendo i dati al vecchio fornitore per la bolletta di conguaglio (di cui abbiamo parlato prima). Da questo momento in poi, l’utente sarà ufficialmente svincolato dal precedente contratto e farà ufficialmente riferimento al provider del mercato libero.
Per saperne di più sul passaggio al mercato libero e sulle disposizioni dell’ARERA, clicca qui.